L’addio di Malagò apre i giochi per il futuro del Coni (con un’eredità pesante da raccogliere)

  • Postato il 15 aprile 2025
  • Di Panorama
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Il discorso con cui Giovanni Malagò ha tracciato davanti al Consiglio nazionale del Coni il bilancio dei suoi 12 anni, pieno di orgoglio per i traguardi raggiunti e rabbia per aver perso la partita politica sulla sua permanenza al Foro Italico, ha ufficialmente aperto i giochi per il futuro dello sport italiano. Per mesi Malagò e i suoi sostenitori hanno lottato per andare oltre la norma che limita a tre i mandati del presidente del Coni, appellandosi ai risultati e facendo leva sulla scadenza ormai imminente dei Giochi di Milano Cortina del febbraio 2026: tutto inutile. Ogni ipotesi di proroga, anche solo temporanea per coprire il periodo delle Olimpiadi, si è dovuta fermare davanti alla volontà del governo e del ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Nessuna deroga alla legge, la posizione è stata inflessibile e impermeabile alle pressioni perché Malagò rimanesse almeno per chiudere il lavoro iniziato su Milano Cortina.

Da ora in poi è il momento della discesa in campo di chi pensa di poterne raccogliere l’eredità. Il 6 giugno prossimo scade il termine per la presentazione delle candidature e prima di allora c’è da attendersi notevole attivismo perché lo scenario è fluido e molti dirigenti pensano – difficile dargli torto – che, pur dall’esterno, Malagò avrà un peso rilevante nella scelta del suo successore. Anche perché quando il 26 giugno si andrà al voto la pattuglia dei fedelissimi sarà ancora molto nutrita, superiore a quella dei nemici giurati e almeno pari a quella di chi si trova in mezzo a caccia di una pax sufficiente a garantire i 42 voti al candidato più forte, ad oggi non identificato.

Prendendo atto di non poter restare, Malagò non ha voluto dare indicazioni: lo farà più avanti, ha detto, quando il quadro delle candidature sarà completo. Pensa che il futuro numero uno del Coni debba essere espressione dell’assemblea dei presidenti di federazione, con questo dando un colpo a Luca Pancalli che ha già annunciato la discesa in campo con la fine del suo impegno al Comitato Paralimpico Italiano. Luciano Buonfiglio (Federcanoa) potrebbe corrispondere all’identikit più di Ettore Thermes, ex atleta di windsurf fuori dai giochi, e forse anche di Diana Bianchedi che dal 2020 lavora nello staff di Milano Cortina e si è detta disponibile.

Il quadro, però, è fluido anche perché l’uscita di scena di Malagò riporterà dentro le stanze del Coni anche i suoi avversari giurati: Angelo Binaghi, presidente della potentissima Fitp (Federazione Italiana del Tennis e del Padel), e Paolo Barelli che guida la Fin (Federnuoto): difficile che non provino a far pesare il loro rientro. In una situazione così complessa c’è chi immagina di poter costruire una nuova pax in nome delle sfide del futuro e chi addirittura guarda al passato e alla figura di Franco Carraro, già presidente tra il 1978 e il 1987, per superare l’empasse.

Di sicuro l’eredità di Malagò sarà pesantissima per chiunque. Non solo in termini di risultati sportivi, con le 108 medaglie raccolte tra Rio de Janeiro, Tokyo e Parigi, ma anche il peso a livello internazionale che il Coni ha ritrovato uscendo dalle “ceneri” (come le ha definite lui stesso) della candidatura ritirata per Roma 2024. Risultati che Malagò pensava potessero valergli un trattamento diverso da parte della politica. Non è accaduto e il suo addio è stato velenoso: “Prendo atto di questo, però non è giusto – ha sottolineato -. Pensavo, sbagliando, che certe cose potessero essere elementi di valutazione e invece non è stata fatta nessuna eccezione”. E poi l’attacco: “Siamo a questi punti perché c’è una legge e io mi inchino alla legge. Ma la legge deve essere sempre legge”. Tradotto: il cammino per arrivare ai Giochi del prossimo febbraio è ancora irto di ostacoli che possono necessitare di interventi ad hoc, farli dopo averli negati a Malagò potrebbe essere accolto come gesto di sfida dalla parte consistente del mondo dello sport che ancora lo sostiene.

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Panorama

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