Kastos, l’isola greca dove il turismo non è ancora (quasi) arrivato
- Postato il 18 agosto 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Non c’è aeroporto, non c’è movida, e per arrivarci occorre amare l’idea di rallentare. Kastos è una striscia di terra verde persa nello Ionio, davanti a Lefkada, dove il ritmo lo detta il mare e l’unico traffico è quello delle barche dei pescatori (anche se, in alta stagione, non mancano yacht la sera). Qui il tempo sembra scorrere al passo delle onde e il turismo di massa si è fermato ben lontano, lasciando spazio a silenzi, sentieri polverosi e taverne che conoscono i loro ospiti per nome. Ecco cosa fare e vedere in questo gioiello della Grecia.
Dove si trova e come arrivare a Kastos
L’Isola di Kastos si trova nel Mar Ionio, poco a est di Lefkada e appena sotto la più grande Kalamos. È piccola, lunga una manciata di chilometri, e non ha aeroporto. Per arrivarci, quindi, serve un po’ di pazienza (e spirito d’avventura): si deve volare fino a Preveza, poi in auto fino a Mytikas, località da cui parte la barca passeggeri per Kastos (attenzione, non sono ammesse auto a bordo). In estate, ci sono anche alcune corse da Lefkada in giorni specifici, ma la situazione non è propriamente “rosa e fiori”.
E infatti è proprio qui che sta il “bello”, ma anche la difficoltà: i collegamenti non sono frequenti, spesso dipendono dal meteo e in bassa stagione si riducono all’osso. Non è perciò un luogo verso cui si può “partire al volo”, ma piuttosto un’isola in cui si arriva solo se davvero lo si vuole. E, quindi, è proprio questo che la tiene lontana dal turismo di massa rendendola una vera gemma dello Ionio.
Cosa vedere a Kastos
A Kastos non si viene per visitare musei (anche se ne esiste uno Marino piccolo e molto interessante), centri commerciali o percorrere itinerari obbligati: sull’isola le “attrazioni” sono fatte di mare trasparente, calette che sembrano private e sentieri che si perdono tra ulivi e pini. Piccola e pedonale (no, non ci sono auto, ma solo dei pickup che in estate fanno anche da taxi), è un posto da vivere senza fretta, dove ogni curva della costa o salita verso l’interno regala un punto di vista nuovo e, spesso, completamente deserto.
Il villaggio di Kastos
La prima cosa che vi consigliamo di visitare a Kastos è l’omonimo (e piccolissimo) villaggio. Si presenta come un agglomerato di case basse, bianche e color pastello che si affacciano su un porto minuscolo. È il classico paesino in cui si vive ancora con i ritmi lenti di una volta, dove le persone si fermano a chiacchierare davanti a una taverna come se il tempo fosse un bene comune da condividere, non da consumare.
Tra le cose più curiose da vedere c’è il piccolo cimitero accanto alla chiesa, con tombe logorate dal sole in cui si leggono storie di pescatori e viaggiatori che raccontano un’isola fatta di lotte, speranze e una resistenza gentile.
Scoprire il porto
Il porto di Kastos è un angolo di vita autentica dove tutto sembra muoversi al ritmo delle maree e delle stagioni. Le barche dei pescatori si alternano a qualche caicco di passaggio, mentre i locali si ritrovano a chiacchierare sulle banchine, scambiandosi notizie fresche e storie di mare.
Passeggiare lungo il molo significa immergersi in un’atmosfera rilassata, fatta di odori di salsedine, reti stese ad asciugare e gatti curiosi che controllano ogni movimento. È il posto dove l’isola si apre al mondo, ma senza fretta e pretese.
Esplorare i sentieri
Sono pochi i sentieri ufficialmente segnati e tutti privi di cartelli giganti o mappe turistiche appese. C’è però qualche indicazione modesta, che spesso si trova all’inizio dei percorsi o vicino a punti di interesse come il villaggio o le chiesette sparse nel territorio.
Il più noto è quello che parte dal villaggio e si snoda verso l’interno, attraversando uliveti secolari e boschetti di pini, fino a raggiungere un piccolo promontorio con vista sul mare aperto. Il sentiero è semplice, adatto a tutti, ma non bisogna mai sottovalutare il sole d’estate e il terreno a volte irregolare.
In alternativa, ci si può “perdere” tra i vicoli nascosti degli uliveti e i boschi di pini che odorano di resina e salsedine. In queste circostanze occorre seguire la traccia dei pastori o delle greggi, che conducono in angoli dell’isola dove il panorama si apre improvviso, con vedute che sembrano dipinte a mano.
Escursioni verso i resti di antiche cappelle e chiesette
Sparsi qua e là, tra uliveti e sentieri nascosti, si trovano piccoli resti di cappelle e chiesette che sembrano dimenticati dal tempo, ma che raccontano storie profonde di fede, resistenza e vita quotidiana. Non parliamo di edifici imponenti con, magari, commoventi affreschi restaurati, ma più che altro di posti dove la bellezza sta proprio nell’imperfezione, nei muri sciupati dal sole e nel silenzio che li avvolge.
Raggiungerli richiede un po’ di atteggiamento intraprendente e la voglia di seguire indicazioni minimali o le informazioni dei locali, che spesso conoscono ogni pietra e ogni racconto legato a questi posti sacri.
Mulini a vento storici
Sull’isola ci sono anche due mulini a vento storici ormai inutilizzati per quella funzione, ma che un tempo servivano a macinare grano sfruttando il vento. Sono semplici, senza fronzoli, costruiti in pietra e legno, ma hanno un fascino un po’ malinconico, segno di un tempo che è passato e di un modo di vivere ormai sparito.
Oggi uno di questi mulini è stato trasformato in un locale con una vista emozionante sul mare, divenendo struttura per mangiare e godersi il panorama.

Le spiagge più belle di Kastos
Non mancano di certo le spiagge in questa magnifica isola dello Ionio, che spesso sono angoli nascosti dove la natura mantiene il suo carattere intatto. Tra calette selvagge e tranquille, dove l’acqua è così limpida che sembra di nuotare dentro a un cristallo, sono il top per staccare davvero e trovare quel senso di isolamento che solo poche isole greche riescono ancora a regalare.
Kamini Beach
Kamini Beach, sulla costa orientale di Kastos, mantiene un’atmosfera raccolta e intima, lontana da qualsiasi forma di turismo invasivo. Il suo arenile è fatto di ciottoli levigati e sabbia fine, con un’acqua cristallina che passa dal turchese al blu intenso. Il fondale degrada dolcemente, ideale per nuotare senza fretta.
La vegetazione mediterranea e gli uliveti che la circondano creano un’atmosfera di totale isolamento. Non ci sono lettini, ombrelloni o bar: qui domina solo la natura. Si raggiunge a piedi con un breve sentiero dal villaggio o via mare con una piccola barca, tanto da essere il top per chi cerca relax, una nuotata tranquilla o semplicemente se si ha voglia di contemplare il mare.
Agios Emilianos
Molto interessante è anche Agios Emilianos, caratterizzata da un’atmosfera raccolta e tranquilla. Di ciottoli e sabbia, acque limpide che invitano a un tuffo rinfrescante, mette a disposizione anche una grotta marina chiamata Fokotrypa, o “Buco della Foca”, che si apre direttamente sul mare.
La caverna regala uno scenario suggestivo, con giochi di luce tra acqua e pareti rocciose, ideale per esplorazioni brevi in kayak o nuotando.
Il fondale attorno alla spiaggia è limpido e abbastanza basso, adatto anche a chi non è un nuotatore esperto. Non ci sono strutture turistiche, quindi occorre portare acqua e snack.
Vali Beach
Nella parte orientale di Kastos vale la pena fare un salto a Vali Beach, una delle spiagge più note di quest’isola. Il suo arenile combina ciottoli lisci e zone di sabbia, con acqua limpida e trasparente che invita a fare il bagno senza fretta. È facilmente raggiungibile a piedi dal villaggio principale, seguendo un sentiero breve e abbastanza semplice, oppure via mare con piccole barche.
La spiaggia offre uno spazio raccolto ma non isolato, molto apprezzato sia dai locali sia dai visitatori. Parliamo perciò di una spiaggia fantastica per chi cerca una giornata di mare senza allontanarsi troppo dal villaggio.
Limni Beach
C’è poi Limni, che in greco significa “porto,” che è una minuta insenatura naturale situata sulla costa sud-orientale di Kastos. In zona il mare calma le sue onde e la natura regna indisturbata, i fondali sono trasparenti e con sabbia fine e pietre levigate dal mare.
Non è tra le più frequentate, soprattutto perché non facilmente accessibile via terra (bisogna seguire un sentiero non sempre chiaro o optare per la via mare). In sostanza, è una sorta di rifugio per le giornate in cui si cerca il silenzio.
Ambelakia Beach
Infine Ambelakia Beach, baia nascosta lungo la costa orientale di Kastos. In passato, le colline intorno erano ricoperte di vigneti che si spingevano quasi fino al mare, mentre oggi, al posto delle vigne, ci sono ulivi e macchia mediterranea che creano un contrasto bellissimo con l’azzurro dell’acqua.
La spiaggia è di sabbia bianca e di ciottoli lisci, con un fondale che degrada dolcemente e un’acqua talmente trasparente da sembrare finta. Non è immediato raggiungerla, perché richiede una camminata di circa mezz’ora lungo un sentiero non segnalato, ma in compenso è fantastica anche per il calar del sole e per fare snorkeling, grazie alle piccole scogliere sommerse che la caratterizzano.
Informazioni utili per la visita
Per visitare Kastos c’è bisogno di un po’ di organizzazione, in quanto è piccola e poco turistica, ma proprio questo la rende un posto spettacolare. È importante sapere che sull’isola non ci sono banche né sportelli ATM, e le carte di credito o debito non vengono generalmente accettate( ci sono, chiaramente, delle eccezioni). In sostanza, il consiglio che dovete tenere a mente è quello di avere con voi contanti sufficienti per tutto il soggiorno.
Non sono presenti nemmeno farmacie, e i servizi sono limitati a un mini-market nel porto che offre prodotti di prima necessità come frutta, verdura e latticini. L’acqua del rubinetto è potabile, ma molti preferiscono acquistarla in bottiglia, e in estate le risorse idriche possono essere limitate, quindi meglio consumarla con parsimonia.
La copertura telefonica e internet è variabile, soprattutto nelle zone più isolate. Se ne avete bisogno, è indicato informarsi prima sui punti con Wi-Fi. Essendo un’isola pedonale, conviene portare scarpe comode per camminare su sentieri sterrati o acciottolati, crema solare, cappello, repellente per insetti e torcia, perché le strade molto spesso non sono illuminate di notte.
La stagione migliore per scoprire questo angolo incanto di Grecia va da maggio a ottobre, con picco a luglio e agosto: nei mesi più caldi l’isola può essere più affollata, mentre fuori stagione offre un’esperienza più intima e rilassata. Con una buona pianificazione e flessibilità, Kastos regala un’immersione autentica nella natura, tra calette nascoste, uliveti, pini profumati e il ritmo lento della vita locale, dove ogni angolo sembra sospeso e ogni passeggiata riserva scorci da cartolina.