Italia, Velasco da leggenda: il talento di Egonu e Antropova, Sylla e De Gennaro a tutto cuore ma che incubo Vargas

  • Postato il 7 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Prima l’oro olimpico poi quello Mondiale, in mezzo due edizioni della Nations League: non serve aggiungere altro per far capire che Julio Velasco ha un posto nella storia dello sport italiano, e un posto di grande rilievo. L’Italia è capace di soffrire contro la Turchia ma alla fine porta a casa con tutte le armi a disposizione una vittoria che vale la leggenda con 36 vittorie di fila.

Velasco completa il suo Grand Slam

Non esiste la carriera perfetta…o forse sì. La carriera di Julio Velasco potrebbe smentire l’assunto che la perfezione non esiste. Il tecnico argentino ha vinto tutto con la nazionale maschile (tranne l’oro olimpico) poi ha deciso di rischiare, si è rimesso in gioco andando a sedersi su una panchina complicata come quella della nazionale italiana femminile che veniva da un momento molto complicato e nel giro di poco più di un anno ha vinto l’oro olimpico e poi quello Mondiale e in mezzo due Nations League.

Italia-Turchia: le emozioni del match

Il talento di Egonu e Antropova

La firma su questi successi è quella del talento della nostra nazionale ma in particolare delle nostre stelle: Paola Egonu ed Ekaterina Antropova. Inutile che gli hater del Belpaese provino a inquinare la sua immagine, Egonu dimostra ancora una volta di essere una delle giocatrici più forti al mondo. A Parigi era stata spettacolare, in Thailandia forse non è andata vicina a quel livello di perfezione ma ha dimostrato maturità e leadership trovando sempre il modo di reagire ai momenti difficili.

Se il presente di Paola è d’oro, non lo è da meno il futuro con Ekaterina Antropova che contro il Brasile e la Turchia ha dimostrato di poter fare la differenza ogni volta che viene chiamata in causa. E come già detto in precedenza, altro che riserva.

Il cuore di Sylla e De Gennaro

Una squadra è forte quando è forte il suo gruppo: la dimostrazione di questa forza è nella capacità del team azzurro di saper rispondere ai momenti difficili. Nella finale contro la Turchia di momenti difficili ce ne sono stati tanti ma la reazione arriva non solo dalle giocatrici di miglior talento ma da chi sa cosa significa soffrire e vincere. Myriam Sylla ha un cuore che fa provincia, dopo i cinque set contro il Brasile, sembra non patire neanche la stanchezza. E’ ovunque in campo, sempre positiva e il suo contributo è fondamentale.

Cuore e anima di Moki De Gennaro, il libero italiano che potrebbe essere alla sua ultima partita con la maglia della nazionale e sembra un peccato visto che in campo è ancora capace di fare la differenza al punto da guadagnarsi il titolo di miglior libero al mondo.

Ma c’è molto di più nel gruppo azzurro con la crescita di Nervini, la capacità di Giovannini di entrare in finale e di non tremare, la solidità di Danesi e Fahr ma tutte sono riuscite a portare il loro contributo.

Santarelli è un mago, Vargas è un incubo

Daniele Santarelli è uno abituato a vincere, a Conegliano ha messo in fila una serie infinita di successi. Gli riesce praticamente sempre tranne quando gioca contro sua moglie Moki, la Turchia è una grande rivale anche perché c’è il lavoro del tecnico italiano che è senza dubbio uno dei migliori al mondo. E nella finale contro l’Italia i fiori vanno consegnati anche a Melissa Vargas, l’opposta di origini cubane, è stata un vero e proprio incubo con i suoi 33 punti e la capacità di creare un attacco vincente spesso anche dal nulla.

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