Italia, chi è Tresoldi, figlio d'arte, amico di Cobolli e Rune, che Gattuso vuole naturalizzare

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Nicolò Tresoldi nel mirino di Gennaro Gattuso. In vista del futuro, l’Italia sembra intenzionata a voler “naturalizzare” il talento originario di Cagliari, ma di nazionalità tedesca. Può essere lui il nuovo Retegui? Con il trasferimento in Arabia Saudita del centravanti italo-argentino, dopo il Mondiale potrebbero aprirsi spazi importanti per Francesco Pio Esposito e per altri giovani attaccanti in rampa di lancio. Scopriamo insieme perché il ct azzurro vorrebbe puntare con forza sul ragazzo cresciuto nelle giovanili dell’Hannover.

Chi è Nicolò Tresoldi, il figlio d’arte seguito da Gattuso

Nicolò Tresoldi, nato a Cagliari il 20 agosto 2004, è un talento purissimo della “cantera” dell’Hannover, storico club tedesco che gli ha permesso di completare tutta la trafila nel proprio settore giovanile, prima di lasciarlo andare in direzione Belgio. Oggi, infatti, il 21enne gioca in Jupiler League, massima divisione belga, con la maglia del Bruges, team con cui ha realizzato il suo primo gol in Champions League all’esordio contro il Monaco (4-1), dopo appena 32 minuti.

Dove ha giocato il padre Emanuele

Cresciuto a Gubbio, Tresoldi non era nato per fare il calciatore. Il suo sport preferito, in origine, era il tennis, abbandonato in favore del pallone all’età di 12 anni. E mai decisione fu più azzeccata. Nel 2017, segue i genitori ad Hannover ed è proprio in Germania che capisce che il calcio può essere sia una passione che un lavoro. La formazione locale lo nota e lo ingaggia, fino a farlo esordire in prima squadra, dove ha collezionato un totale di 80 presenze, 14 gol e 6 assist, tra Zweite Bundesliga e Coppa di Germania.

La famiglia di Nicolò, del resto, non è nuova al mondo del calcio. Il padre, Emanuele Tresoldi, ha un lungo passato da calciatore: dall’Atalanta alla SPAL, passando per Cesena e Castel di Sangro, fino ad arrivare a Cesena, Gubbio e Pergolese, con cui ha appeso gli scarpini al chiodo. Per lui, classe ’73, 343 apparizioni tra i professionisti, 118 delle quali in Serie B e 18 in A.

Nicolò, oltre ad aver già esordito in Champions League, è presto diventato il punto di riferimento avanzato della Germania Under 21, con la quale ha messo a referto 9 reti in 18 partite. Una ogni due, una media niente male per un attaccante. Non avendo ancora mosso i primi passi nella nazionale maggiore, però, Tresoldi si rende “convocabile” anche dall’Italia di Gennaro Gattuso, che ha messo da tempo gli occhi su di lui. Alto 1.86m, centravanti moderno, potrebbe rappresentare l’uomo giusto da affiancare a Francesco Pio Esposito e Moise Kean nella Nazionale del futuro.

Il sogno di giocare nel Milan

Tresoldi alla Camarda? Perché no. L’attaccante classe 2004, quattro anni in meno rispetto al gioiello attualmente in prestito al Lecce, non si pone limiti, come dimostrato anche contro la Lettonia, con una tripletta nell’ultima uscita dell’U21 tedesca. L’Italia ci pensa, con la consapevolezza di poter usufruire del cambio di regolamento operato dalla FIFA nel 2020, per quanto concerne i calciatori possessori di doppio passaporto.

Ad oggi ancora nulla di concreto, come ha confermato papà Emanuele: “Lui è tranquillo e si sente la maglia della Germania addosso, -riporta La Gazzetta dello Sport ma è milanista sfegatato e il suo sogno è giocare nel Milan, ha rivelato l’ex terzino sinistro dell’Atalanta. Del resto, se l’idolo è Filippo Inzaghi, più indizi fanno una prova.

Il tennis e l’amicizia con Cobolli e Rune

Il calcio, come detto, non era la sua prima scelta. Nicolò Tresoldi ha fatto parte delle selezioni giovanili della nazionale italiana di tennis, giocando per la rappresentativa Under 12 e allenandosi con talenti del calibro di Luca Nardi, oggi tra i migliori azzurri del circuito. Poi però, come raccontato dal padre, ha dovuto fare una scelta: “È stato come togliergli un braccio… Ha comunque molti amici nel tennis, tra cui Cobolli e Rune.

E adesso, Gattuso vuole bruciare sul tempo Nagelsmann, che lo ha escluso dalle partite di qualificazione contro Lussemburgo e Irlanda del Nord: “Per Tresoldi, come per Ahanor, stiamo parlando col presidente Gravina e con Buffon. Sono giocatori interessanti e che hanno la possibilità di vestire la maglia azzurra. Vediamo se si può fare qualcosa”, parola del ct azzurro.

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