Il legame che non ti aspetti tra insonnia e demenza: cosa rivela la ricerca
- Postato il 15 settembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
- 2 Visualizzazioni

Dormire bene non è solo una questione di riposo: può aiutare a mantenere giovane il cervello e ridurre il rischio di demenza. Un nuovo studio pubblicato su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology, lancia un allarme importante: chi soffre di insonnia cronica ha un rischio maggiore del 40% di sviluppare demenza o deficit cognitivi lievi rispetto a chi dorme meglio.
Cos’è l’insonnia cronica?
Si parla di insonnia cronica quando non si riesce a dormire bene almeno tre notti a settimana per oltre tre mesi. Colpisce circa il 16% della popolazione mondiale ed è spesso sottovalutata, soprattutto negli anziani che tendono a considerarla “normale”.
Lo studio
I ricercatori hanno seguito 2.750 adulti con età media di 70 anni per oltre cinque anni. Chi soffriva di insonnia cronica non solo ha mostrato un rischio più alto di sviluppare demenza, ma anche segni di invecchiamento cerebrale accelerato di 3,5 anni. Inoltre, dormire poco è risultato associato a un aumento di placche amiloidi e di lesioni della sostanza bianca, due indicatori collegati all’Alzheimer e a problemi cerebrovascolari.
Più pericolosa di altri fattori di rischio
Secondo gli autori, l’impatto dell’insonnia sul cervello è persino maggiore di fattori ben noti come diabete e ipertensione. Questo la rende un fattore di rischio modificabile, cioè un aspetto della salute su cui è possibile intervenire.
Come proteggersi
La terapia più efficace resta la cognitive behavioral therapy for insomnia (CBT-I), che aiuta a ristabilire abitudini di sonno sane senza ricorrere ai farmaci. Esistono anche percorsi online e app che possono rendere questo trattamento più accessibile.
Il messaggio chiave?
L’insonnia cronica non è solo “sentirsi stanchi”: può compromettere memoria, attenzione e velocità di pensiero, aumentando il rischio di malattie neurodegenerative. Riconoscerla e trattarla non significa solo dormire meglio, ma anche proteggere il cervello a lungo termine.
L'articolo Il legame che non ti aspetti tra insonnia e demenza: cosa rivela la ricerca proviene da Blitz quotidiano.