Il Castello di Chillon sorge su un’isola che domina il lago e custodisce mille storie medievali

I castelli sono tra i monumenti più visitati al mondo grazie alle leggende, alla storia e alla magica vista che molti offrono. Tra i più belli d’Europa c’è sicuramente il Castello di Chillon, una meraviglia custodita in Svizzera che vanta il riflesso argenteo delle Alpi proprio nel lago su cui si affaccia. Tra il cielo azzurro e il blu del lago Lemano, lo Chateau de Chillon fa da ponte tra epoche con un mosaico di torri, cortili e sale da visitare.

Il Castello di Chillon che domina il lago svizzero

Un intreccio di mura, torri e tetti appuntiti che si riflettono sull’acqua: questo è il primo assaggio che il Castello di Chillon regala a chi si avvicina per la visita. La struttura, che sembra quasi galleggiare sull’acqua in alcune giornate, è ben ancorata alla piccola isola rocciosa e fa da guardiano al Lago Lemano.

La sua architettura è un puzzle affascinante, frutto di secoli di ampliamenti e restauri. Camminando tra i suoi 25 edifici e i tre cortili interni, scoprirai un’anima duplice: quella nobile, con sale di rappresentanza, camere decorate e affreschi trecenteschi; e quella più oscura, fatta di sotterranei, prigioni e passaggi segreti che odorano ancora di mistero.

La storia racconta del passaggio dei Conti di Savoia, che usarono il castello come residenza estiva e stazione doganale ma anche l’eco delle catene nelle celle dove fu imprigionato François Bonivard, il personaggio che ispirò a Lord Byron il celebre poema Il prigioniero di Chillon.

Potrai salire fino al mastio, la torre più antica, per guardare dall’alto il lago e le montagne: una vista che vale ogni passo. Oppure fermarti un istante sulla loggia, lasciando che il vento ti racconti i segreti delle guardie che un tempo sorvegliavano queste mura.

Passeggerai tra cortili che un tempo ospitavano tornei e mercati, entrerai in cucine dove il profumo del pane si mescolava al fumo dei camini, e ti sorprenderai davanti alla cappella privata dei Savoia, con le sue volte gotiche e decorazioni medievali.

Dove si trova il castello di Chillon
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Il magnifico castello di Chillon al tramonto

Cosa vedere nel Castello di Chillon

Appena ti avvicini, ti rendi conto che non stai entrando in un semplice monumento: stai per fare un salto dentro un set cinematografico, con torri appuntite, cortili segreti e un lago che sembra messo lì apposta per far da specchio alle sue mura.

L’ingresso e i sotterranei

Superato il ponte, entri nella torre del Quattrocento, la sentinella che vegliava sull’accesso al castello. Le pareti conservano ancora decorazioni dell’Ottocento, ma l’atmosfera è puramente medievale. Il primo cortile ti accoglie ampio e luminoso, e subito vieni catturato da un senso di movimento: un tempo qui c’erano scuderie e stalle, con l’odore del fieno e il rumore degli zoccoli.

Poi scendi; le cantine dell’XI secolo hanno volte gotiche e lasciano a bocca aperta grazie alla luce che filtra. Una parte era per vino e viveri, un’altra per le prigioni. È qui che Bonivard passò anni della sua vita, senza sapere che un giorno la sua storia avrebbe fatto il giro del mondo grazie a Lord Byron. Da un passaggio segreto si arrivava al lago: fuga o contrabbando? A te immaginare.

Gli spazi del castellano

Risalendo, ti sposti verso il secondo cortile, collegato al primo da un passaggio ampliato nell’Ottocento. Era il regno del castellano, colui che gestiva tutto. Entri nella sala da pranzo e ti senti dentro una scena di banchetto medievale: colonne in quercia, soffitto a cassettoni, camino che sembra ancora caldo. Poi, l’aula nova: ricostruita nel Novecento, ma capace di farti credere che fuori dalla porta stia aspettando un ambasciatore in velluto e piume.

La residenza dei Savoia

Adesso viene la parte più chic: la residenza privata dei Savoia. Apri una porta e sei nell’anticamera e nella camera bernese, con decorazioni seicentesche che ti fanno pensare a notti silenziose e conversazioni a lume di candela. Poi la sala Pietro II di Savoia, dove gli ospiti restavano a bocca aperta davanti a decori raffinati, e la sala degli Stemmi, dove ogni parete grida potere con simboli e blasoni. La camera Domini è un colpo di scena: pareti ornate di animali e gigli, e una scala a chiocciola.

E non è finita: il salone piccolo, la sala lignea con vista da cartolina su Montreux, il Pelium trasformato da stanza calda a cortile, e la cappella di San Giorgio, che ha cambiato ruolo più volte nella sua vita: da luogo sacro a deposito di polvere da sparo e ritorno.

Le sale pubbliche e le torri di difesa

Il terzo cortile, chiamato d’Onore, è quello delle grandi occasioni. Qui l’Aula Magna ha ospitato banchetti, giustizia e perfino un mulino. Immagina le luci delle candele che si riflettono sul marmo nero delle colonne e il rumore di voci che si mescola al tintinnio delle coppe.

Poi c’è la camera dei Signori di Allinges, la cupa camera della Tortura, le latrine medievali (di nuovo: la storia passa anche da lì), la Camera Nova con il comitato per il restauro, e la Sala dei Plastici, dove puoi vedere il castello crescere pezzo dopo pezzo, come in un time-lapse d’altri tempi.

Il quarto cortile ha mura così spesse che sembrano fatte per respingere il tempo stesso. La seconda torre di difesa ospita una mostra di armature, la terza ti porta sui camminamenti di ronda: vento in faccia, lago sotto, Alpi davanti.

La Logia Parlamenti, che passò da sala della giustizia a cucina, ti ricorda che in un castello tutto può cambiare. La torre dell’orologio e il cammino di ronda chiudono questa parentesi guerriera con panorami da urlo.

Il tesoro e il mastio

Ora le due chicche finali. L’edificio del tesoro, un tempo cassaforte di gioielli e documenti, oggi ti porta verso l’ultima tappa: il mastio. Alto, severo, 25 metri di pura potenza. Salendo, ti senti osservatore privilegiato di secoli di storia. Arrivato in cima, ti prende un “wow” spontaneo: lago, montagne, cielo… e tu, lì in mezzo.

Come visitare il castello di Chillon
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Visitare il castello di Chillon in Svizzera

Dove si trova il Castello di Chillon e come raggiungerlo

Il Castello di Chillon è incastonato sulla sponda orientale del Lago Lemano, a pochi minuti da Montreux, con le Alpi a fare da cornice e l’acqua a lambirne le mura. È un punto in cui natura e storia si intrecciano, e forse è proprio questa combinazione a renderlo irresistibile.

Appartiene al comune di Veytaux, nel Canton Vaud, nella Svizzera francese. Da qui, il confine con la Francia è a un passo, e puoi quasi immaginare i mercanti medievali che percorrevano questa via per raggiungere il passo del Gran San Bernardo.

Arrivarci è semplice, e ogni opzione ha il suo fascino. In auto, potrai parcheggiare vicino al castello e goderti la vista già dal finestrino. Se ami i viaggi lenti, c’è la possibilità di raggiungerlo in battello, navigando sul lago fino a vedere la sagoma di Chillon avvicinarsi, come se emergesse dalle onde per darti il benvenuto.

C’è anche un autobus della linea 201 che ti lascerà proprio davanti al ponte d’ingresso, o un treno che ferma alla stazione di Veytaux-Chillon, a pochi passi dalle sue mura. E se ti piace camminare, puoi percorrere il sentiero panoramico da Montreux: una passeggiata che regala scorci da cartolina a ogni curva.

Autore
SiViaggia.it

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