Google blocca la raccolta firme “Preti contro il genocidio”: “Vogliono fermarci”. Ecco il nuovo link per le adesioni

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

Stanno provando a fermarci. Stanotte alle 2:01 l’account della rete ‘Preti contro il Genocidio’ (profetiperlapace@gmail.com) è stato improvvisamente bloccato”. A parlare è padre Pietro Rossini, saveriano, membro del comitato direttivo e responsabile comunicazione della raccolta firme promossa da don Rito Maresca a cui hanno aderito già oltre mille religiosi da ogni parte del mondo: tra loro padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti e una decina di importanti vescovi. “Al tentativo di accesso è comparso il messaggio: ‘Il tuo account è stato disattivato’. A quanto pare la nostra campagna nata per rispondere ai crimini dello stato di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza e nei Territori Occupati, non piace a qualcuno” dice padre Rossini.

Nel comunicato ufficiale si spiega che è “stato immediatamente contattata l’assistenza Google. In un primo momento, l’operatore ha comunicato che l’account risultava ‘cancellato’, per poi correggere l’informazione e riferire che era ‘bloccato’. Google ha indicato di effettuare la procedura di ripristino, ma questa risulta di fatto impossibile, poiché richiede l’accesso allo stesso account che risulta inaccessibile. È stata quindi presentata una segnalazione formale: la risposta ricevuta prevede almeno una settimana di attesa”.

Un vero guaio per la campagna perché con questo problema non si riescono più a raccogliere le firme che fino a ieri sera avevano superato le mille. “Il documento – sottolinea padre Rossini – è indispensabile per l’incontro di preghiera a Roma previsto proprio per il 22 settembre. Il blocco improvviso di questo account rischia dunque di compromettere un’iniziativa di respiro internazionale, che coinvolge centinaia di religiosi impegnati per la pace e la giustizia”.

Nel frattempo i sacerdoti si sono organizzati con un nuovo link https://forms.gle/YoemRXDcpr3VUb477 per far firmare nuovamente gli aderenti. “Non sappiamo – dice don Maresca – se Google sbloccherà l’account ma noi ripartiamo. Non permettiamo a questo incidente di percorso, qualsiasi ne sia la causa di scoraggiarci. Qualcuno potrebbe chiedersi perché di nuovo Google. Perché abbiamo fiducia in un mondo capace di interrogarsi anche sul potere delle big-tech”.

L'articolo Google blocca la raccolta firme “Preti contro il genocidio”: “Vogliono fermarci”. Ecco il nuovo link per le adesioni proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti