Giappone, niente ingresso senza JESTA, la nuova registrazione obbligatoria

  • Postato il 26 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Il Giappone ha ufficialmente annunciato l’introduzione di una pre-registrazione elettronica obbligatoria per i visitatori provenienti da 71 Paesi e territori esenti da visto. In linea con i modelli già adottati dagli Stati Uniti con l’ESTA e dal Regno Unito con l’ETA, quella giapponese prenderà il nome di “JESTA” (Japan Electronic System for Travel Authorization) e verrà introdotto entro il 2028.

Questo è ciò che è stato dichiarato durante una conferenza stampa dal Ministro della Giustizia giapponese Keisuke Suzuki, il quale ha spiegato che, alla base di questo cambiamento, c’è la volontà di modernizzare i processi di immigrazione e gestire il crescente afflusso di turisti, garantendo al contempo la sicurezza nazionale.

Che cos’è JESTA

Il turismo è da tempo un pilastro dell’economia giapponese e, mentre il Paese punta a raggiungere la cifra record di 60 milioni di visitatori annuali entro il 2030, sfide come l’overtourism e la gestione delle frontiere sono diventate preoccupazioni pressanti per il governo. Ed è qui che entra in gioco il sistema JESTA, grazie al quale potrà avere accesso a tutta una serie di informazioni sul passaporto, sugli scopi del viaggio e persino dettagli specifici come contatti commerciali o istituzioni mediche.

JESTA non è un visto tradizionale, in quanto il Giappone ha stretto accordi con 71 Paesi, tra cui l’Italia, che consentono ai loro cittadini di viaggiare nel Paese senza dover richiedere un visto formale. Bensì, si tratta di un nuovo sistema elettronico di autorizzazione al viaggio, obbligatorio anche per i turisti italiani e per tutti coloro che finora potevano entrare senza visto.

JESTA, quindi, funzionerà come un pass digitale da richiedere prima della partenza, così da ottenere il permesso di ingresso nel Paese.

Come funziona JESTA, dove richiederlo e quanto costa

Per adesso, se avete organizzato un viaggio in Giappone, non cambierà nulla: tuttavia, seppur inizialmente il governo giapponese avesse fissato il lancio di JESTA per il 2030, il Ministro della Giustizia ha confermato che l’entrata in vigore avverrà entro la fine dell’anno fiscale 2028.

Una volta attivo, dovrete richiederlo online prima di partire compilando, sul sito ufficiale, un’apposita domanda. Qui dovrete fornire diverse informazioni, compreso il motivo del soggiorno e l’indirizzo dell’alloggio in cui dormirete durante il viaggio. Un aspetto positivo è che l’autorizzazione sarà valida per più anni, facilitando così i viaggi ripetuti senza dover compilare la domanda ogni volta.

In generale, per i soggiorni turistici la durata rimane invariata: fino a 90 giorni senza bisogno di visto. L’ingresso di JESTA sarà utile alle autorità, che potranno monitorare gli ingressi e assicurarsi che i visitatori rispettino le tempistiche di permanenza.

Non essendo ancora operativo, non si sa ancora quanto costerà presentare la domanda online. In generale, si prevede un costo simile a quello dei sistemi di autorizzazione digitale già attivi in altri Paesi, quindi indicativamente tra i 15 e i 20 euro.

Autore
SiViaggia.it

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