GAL Valli Savonesi, 770mila euro per 300 km di rete sentieristica nell’area Finale Outdoor Region
- Postato il 26 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. Un territorio che si unisce per valorizzare il proprio patrimonio naturale, rendendolo più accessibile, sicuro e fruibile per cittadini e visitatori.
Si sono conclusi gli interventi finanziati attraverso il bando del GAL “Valli Savonesi” dedicato alla riqualificazione della rete escursionistica, che ha visto protagonisti dodici Comuni dell’entroterra e del finalese: Finale Ligure (capofila), Bardineto, Calizzano, Osiglia, Boissano, Giustenice, Toirano, Orco Feglino, Calice Ligure, Rialto, Tovo San Giacomo e Vezzi Portio.
Un progetto nato dalla sinergia tra enti locali per restituire centralità a uno dei patrimoni più preziosi del territorio: il paesaggio. Un ambiente in cui natura, sport, storia e cultura si fondono in modo unico e che oggi, grazie a questi interventi, si arricchisce di una rete di oltre 300 km di percorsi pedonali e ciclabili, recuperati e resi nuovamente fruibili.
Gli interventi, per un importo complessivo di 770.000 euro, sono stati suddivisi in quattro lotti a secondo delle caratteristiche delle lavorazioni lungo la Rete Escursionistica Ligure (REL) e hanno riguardato l’adeguamento dei sentieri alle esigenze di percorribilità, la creazione di percorsi natura e aree attrezzate per l’osservazione del paesaggio e della biodiversità.
Tra gli obiettivi del bando, a valere sull’Intervento 7.05.30-31-32 della Strategia di Sviluppo Locale, vi era infatti il rafforzamento della rete sentieristica, migliorandola in particolare negli aspetti di fruibilità e percorribilità, oltre alla riqualificazione di aree di particolare attrattività per il turismo outdoor, di eccellenze del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico.
Questi hanno incluso lavori di ingegneria naturalistica come il ripristino dei fondi, la ricostruzione di gradini, la pulizia e il riordino di tracciati e tratti di torrente, oppure vere e proprie opere d’arte come ad esempio il restauro dell’acciottolato e dei sistemi di raccolta delle acque sulla storica Strada Beretta, sempre con grande attenzione all’equilibrio ambientale e al rispetto della storicità del percorso.
Non si tratta solo di sentieri escursionistici: il progetto ha infatti previsto anche il recupero di tratti dedicati alle mountain bike, con l’obiettivo di creare una rete connettiva tra mare ed entroterra, valorizzando l’accessibilità e la pluralità degli utilizzi. I percorsi, su fondo naturale o su tratti di ex provinciali, sono stati selezionati e riorganizzati anche attraverso una proposta di gerarchia d’uso, definita in base alle caratteristiche geologiche dei terreni, per garantire la migliore esperienza possibile a seconda delle modalità di fruizione.
Il progetto si è avvalso del lavoro di una squadra multidisciplinare composta dall’architetto Cristina Roggeri (progettazione), dalla dott.ssa Francesca Magillo (segnaletica e cartellonistica) e dal geologo Gianpiero Alberelli, con il coordinamento del personale degli Uffici Tecnici Comunali di Finale Ligure.

“Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti della riuscita degli interventi e del coinvolgimento dei Comuni che hanno aderito al progetto finanziato grazie a questo bando dedicato alla sentieristica, con Finale Ligure come Comune capofila per l’area della Finale Outdoor Region – afferma il presidente del GAL, Osvaldo Geddo –. Il programma ha avuto una dotazione complessiva di 2,1 milioni di euro, destinata agli enti locali attraverso un sistema di delega che ha permesso a tutti i 51 Comuni coinvolti di beneficiare di interventi di adeguamento e miglioramento della rete sentieristica per il trekking”.
“È stato un bando di grande valore, con ricadute concrete sull’intero territorio. Esperienze simili sono state realizzate anche attraverso i Comuni di Millesimo, Cairo, Cisano sul Neva e con l’ente Parco del Beigua” conclude il presidente Geddo.
Aggiunge il sindaco di Finale Ligure, Angelo Berlangieri: “Si tratta di un investimento che valorizza un intero territorio, con le sue risorse ambientali ma anche la sua vocazione outdoor e turistica. Il risultato è una rete più connessa, accogliente e attrattiva, che rafforza il legame tra comunità locali e ambiente, offrendo nuove opportunità per un turismo sostenibile e consapevole”.
“Gli elementi di innovazione più importanti, che si auspica possa essere ulteriormente sviluppata e implementata nella futura strategia di sviluppo locale, sono due. Anzitutto l’aver cominciato a raccontare, non solo la materia prima ma a costruire un vero prodotto turistico un passaggio innovativo importante; l’altro è l’aver superato l’approccio localistico territoriale passando a una visione comprensoriale” conclude il primo cittadino finalese.