Funerali di Papa Francesco, ecco cosa prevede il nuovo rito voluto da Bergoglio

  • Postato il 22 aprile 2025
  • Di Panorama
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La morte di Papa Francesco, avvenuta nel Lunedì dell’Angelo, ha segnato l’inizio della Sede Vacante e l’avvio di uno dei momenti più solenni della vita della Chiesa: le esequie del Pontefice. A regolamentare questa celebrazione è l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il rituale liturgico ufficiale per i funerali papali, recentemente rivisto e aggiornato proprio da Francesco nel 2024. Il nuovo rito riflette in pieno la sua visione di una Chiesa più essenziale, vicina al Vangelo, orientata alla sobrietà e alla testimonianza.

Cos’è l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis

L’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis è il documento che stabilisce in modo dettagliato le fasi successive alla morte di un Papa: dalla constatazione del decesso alla sepoltura. L’ultima versione, approvata da Papa Francesco il 29 aprile 2024, introduce semplificazioni significative pur mantenendo la struttura tradizionale, articolata in tre momenti fondamentali:

  1. Nella residenza del defunto – Il corpo del Papa viene composto e adagiato in una bara semplice, alla presenza del Cardinale Camerlengo e di alcuni prelati.
  2. Nella Basilica di San Pietro – Il feretro viene trasferito nella basilica vaticana, dove viene esposto alla venerazione dei fedeli. Il rito esequiale, celebrato dal Decano del Collegio Cardinalizio, mantiene solennità ma con un tono più sobrio.
  3. Nel luogo della sepoltura – La tumulazione avviene senza le tre bare tradizionali (cipresso, piombo e rovere), lasciando aperta la possibilità di scegliere una sepoltura diversa dalla cripta vaticana.

Le novità volute da Papa Francesco

Il nuovo Ordo riflette pienamente lo spirito del Concilio Vaticano II e la sensibilità pastorale di Francesco. Tra le principali innovazioni introdotte:

  • Riduzione dei titoli onorifici, privilegiando formule come Vescovo di Roma o Servo dei Servi di Dio.
  • Eliminazione di simboli considerati superflui, come il pastorale o la triregno sulla bara.
  • Maggiore centralità della Parola di Dio e della speranza nella Risurrezione, ponendo l’accento sull’essenza del messaggio cristiano piuttosto che su elementi cerimoniali o protocollari.

Tutto questo contribuisce a conferire al rito funebre una dimensione di “nobile semplicità”, espressione cara ai padri conciliari.

La scelta di riformare l’Ordo Exsequiarum rivela il desiderio profondo di Papa Francesco di trasformare il proprio commiato in un atto di fede e di servizio, piuttosto che in una manifestazione di potere. Le esequie – che si terranno sabato 26 aprile 2025 alle ore 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro secondo quanto previsto dal nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis – saranno seguite da milioni di fedeli in tutto il mondo e incarneranno la sua visione di una Chiesa povera, pellegrina e vicina agli ultimi.

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Panorama

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