Francis Kaufmann contro gli italiani: “Siete mafiosi”. Con l’alias Matteo Capozzi cercava barche in Italia

  • Postato il 19 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 3 Visualizzazioni

“Gli italiani sono dei mafiosi”. Con queste parole sprezzanti, Francis Kaufmann, 46 anni, si è rivolto alle autorità greche dopo il suo arresto, mentre era in attesa dell’udienza di convalida presso la Corte d’Appello di Larissa. L’uomo, accusato dalla Procura di Roma dell’omicidio aggravato di una bambina di sei mesi trovata morta a Villa Pamphili, si trova attualmente detenuto in un carcere ellenico. Kaufmann ha rifiutato l’estradizione in Italia, avviando una procedura che potrebbe richiedere almeno sessanta giorni per concludersi.

Nel frattempo, la Procura sta valutando una seconda imputazione per omicidio, legata alla morte di una donna – presumibilmente la madre della neonata – trovata priva di vita a circa 200 metri dal corpo della bambina. L’identità della donna non è ancora certa: si ipotizza possa trattarsi di una cittadina ucraina russofona fuggita dal conflitto e arrivata in Europa nel 2023, approdando poi a Malta.

Indagini a Malta e la “donna dei tatuaggi”

È proprio sull’isola di Malta che si concentra l’attività investigativa, per cercare di ricostruire l’identità della donna e le tappe della vita di Kaufmann. Registrato all’anagrafe locale con il nome Rexal Ford, ma anche con un alias italiano, “Matteo Capozzi”, il californiano risultava celibe e senza figli. Non ci sono tracce di parto negli ospedali maltesi, facendo pensare che la neonata possa essere nata in un appartamento, con l’eventuale aiuto di un medico privato.

Secondo il Times of Malta, l’uomo avrebbe vissuto per mesi a Marsascala, dove la polizia ha raccolto testimonianze dai vicini per capire la relazione con la cosiddetta “donna dei tatuaggi”. A marzo, lui, la donna e la bambina avrebbero lasciato Malta. Kaufmann ha raggiunto la Sicilia via mare a bordo di un catamarano a noleggio, confermando la disponibilità economica di cui godeva grazie a rimesse mensili inviate dai genitori americani, tra i 5.000 e i 6.000 euro.

omicidio villa pamphili
Francis Kaufmann contro gli italiani: “Siete mafiosi”. Con l’alias Matteo Capozzi cercava barche in Italia (foto ANSA) – Blitz quotidiano

I contatti sospetti e la fuga via mare

I sospetti sul piano di fuga di Kaufmann si infittiscono. A inizio marzo, sotto l’identità italiana di “Capozzi”, contatta via Facebook un fotografo palermitano con un messaggio diretto: “Ciao Giovanni, mi chiedevo se conosci qualcuno con barche private dalla Sicilia a Malta e ritorno?”. L’uomo ignaro non risponde, non avendo nulla a che fare con il settore.

Il 27 marzo, Kaufmann scrive anche a una società di carsharing di Enna, chiedendo aiuto per trovare un’imbarcazione. Anche qui nessuna risposta. Tuttavia, pochi giorni dopo, riesce effettivamente a partire: approda in Sicilia con un catamarano, ma resta il mistero se la donna e la bambina fossero con lui.

Intanto, in Italia, la polizia continua a ricostruire i suoi spostamenti. È stato accertato che a inizio aprile cercava casa a Roma, in particolare nelle zone di Monteverde e Gregorio VII, non lontano da Villa Pamphili, luogo del duplice delitto. Al momento dell’arresto era in possesso di tre carte di credito e tre SIM, l’ultima acquistata alla stazione Termini. I suoi movimenti e legami restano oggetto di indagine, mentre l’Italia attende di poterne chiedere l’estradizione.

L'articolo Francis Kaufmann contro gli italiani: “Siete mafiosi”. Con l’alias Matteo Capozzi cercava barche in Italia proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti