Essere proprietari di una Ferrari grazie alle criptovalute: la nuova idea di Maranello
- Postato il 28 ottobre 2025
- A Tc
- Di F1ingenerale
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                                                                            Ferrari porta la 499P sulla blockchain: un token digitale per l’asta più esclusiva di sempre grazie alle criptovalute
Un gettone digitale per un’asta milionaria. È questa l’ultima frontiera dell’innovazione firmata Ferrari, che insieme alla fintech italiana Conio ha sviluppato un sistema di token digitali per criptovalute dedicato alla leggendaria Ferrari 499P, tre volte vincitrice della 24 Ore di Le Mans.
L’iniziativa, pensata per i membri dell’esclusivo Hyperclub — la cerchia ristretta dei clienti più appassionati e facoltosi della casa di Maranello — prevede la vendita di speciali gettoni digitali che rappresentano quote simboliche della 499P. Chi riuscirà a collezionare tutti i token, acquistandoli o scambiandoli attraverso la blockchain, si aggiudicherà alla fine la vera vettura da competizione. La vendita sarà possibile dal 2027 in poi, come confermato anche da Alessandra Todeschini durante le Finali Mondiali svoltesi al Mugello.
L’obiettivo, spiegano da Maranello, è creare un’esperienza esclusiva e al tempo stesso tecnologicamente avanzata. Questo servirà per unire il mondo del collezionismo automobilistico a quello della finanza digitale.

«Questo progetto nasce dal desiderio di rafforzare il senso di appartenenza della clientela più fedele. Non solo: anche offrire esperienze esclusive, in linea con la nostra visione orientata al futuro», ha dichiarato Enrico Galliera, responsabile marketing e commerciale di Ferrari.
Ferrari in criptovalute: la nuova iniziativa per i tifosi
A sviluppare la parte tecnologica è stata Conio, società fintech partecipata da Banca Generali e Poste Italiane. Il suo CEO Christian Miccoli ha sottolineato il valore culturale della collaborazione:
«Per noi questa collaborazione è la prova che la blockchain può essere molto più di uno strumento tecnico. Può essere un linguaggio per raccontare storie di valore, passione e futuro».
Anche Gian Maria Mossa, CEO di Banca Generali, ha commentato positivamente l’iniziativa.
«Questa e altre esperienze nate dal confronto con le imprese contribuiranno a plasmare il futuro della finanza digitale Made in Italy».
Il progetto potrebbe essere solo il primo passo di una strategia più ampia che porterà Ferrari sempre più nel mondo delle criptovalute. Dal 2023, infatti, la casa di Maranello accetta Bitcoin, Ether e USDC come mezzo di pagamento per i propri veicoli, inizialmente negli Stati Uniti e, successivamente, anche in Europa.
Dietro questa mossa c’è anche una precisa strategia commerciale. Maranello punta infatti ad attrarre una nuova élite di investitori digitali. Secondo un recente studio di Henley & Partners e New World Wealth, nel mondo ci sono circa 242.000 cripto-milionari, ovvero individui con un patrimonio in criptovalute superiore al milione di dollari.
Attraverso questo progetto, Ferrari conferma la sua vocazione all’innovazione e la capacità di coniugare heritage e tecnologia. L’unione tra blockchain, collezionismo e passione automobilistica rappresenta un passo concreto verso una nuova forma di esclusività digitale, dove il lusso non si misura solo in cavalli, ma anche in bit.
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