Emergenza acqua, dietrofront in Regione Basilicata

  • Postato il 21 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Emergenza acqua, dietrofront in Regione Basilicata

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Acqua, in Regione Basilicata, evapora l’emergenza. Durante il vertice con i sindaci, sminuita la gravità della crisi idrica. Al momento solo Potenza manterrà l’ordinanza con le restrizioni


Nessuna ordinanza regionale, almeno a breve, per limitare l’erogazione, e i consumi di acqua.
È questo l’esito, a sorpresa, della riunione convocata ieri mattina, venerdì 20 giugno, in Regione dall’Egrib (Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata) con i sindaci della provincia di Potenza.

EMERGENZA ACQUA, LA MARCIA INDIETRO DELLA REGIONE

Una parziale marcia indietro dopo l’annuncio dell’intenzione di discutere di «un provvedimento regionale quadro relativo all’uso sostenibile dell’acqua», e di ordinanze comunali per regolamentare i consumi sulla scorta di quella adottata, martedì, dal solo sindaco di Potenza, nonché presidente dell’assemblea dell’Egrib, Vincenzo Telesca. Rispondendo in maniera immediata a un primo sollecito al riguardo del prefetto del capoluogo, Michele Campanaro.
Nelle ore precedenti all’incontro di ieri, in realtà, si erano fatte sempre più evidenti le resistenze de primi cittadini ad adottare provvedimenti tanto impopolari. Specie in vista del ri-popolamento estivo di tanti centri svuotati dall’emigrazione per ragioni di studio e di lavoro.

LE PAROLE DI SANTARSIERO, AMMINISTRATORE UNICO EGRIB


A tranquillizzare gli animi, quindi, ha pensato l’amministratore unico dell’Egrib, Canio Santarsiero, invocando un «approccio olistico», e di «corresponsabilità» per evitare che tra qualche mese ci si ritrovi nella stessa situazione dello scorso autunno. Quando il prosciugamento della diga Camastra costrinse Acquedotto lucano ad attingere acqua dal Basento e a limitare ad alcune ore l’erogazione nei comuni della parte alta e centrale della Valle del Basento.

SANTARSIERO: «NON SIAMO IN EMERGENZA IDRICA»


«Oggi – ha dichiarato Santarsiero – non siamo in emergenza idrica ed è proprio per questo che dobbiamo agire con determinazione per prevenire l’avvio di una fase emergenziale. Gli interventi strutturali per l’ammodernamento delle reti sono stati avviati, ma non bastano. Senza un cambiamento culturale e comportamentale, senza la collaborazione attiva di tutti, il rischio di vanificare gli sforzi è concreto. Le istituzioni da sole non possono bastare se permangono abusi, sprechi e usi impropri della risorsa».

Santarsiero ha quindi chiesto di promuovere «Un impegno collettivo e permanente – ha concluso – fondato su responsabilità, consapevolezza e partecipazione».

ACQUEDOTTO LUCANO: «EROGHIAMO ACQUA SUFFICIENTE»


Spassionato l’approccio dell’amministratore unico di Acquedotto lucano spa, Andretta, che invece ha spiegato che «non siamo in emergenza idrica perché in questo momento riusciamo a erogare l’acqua sufficiente per gli attuali consumi, ma a causa dell’incremento della temperatura e della mancanza di pioggia siamo di fronte a riduzione portate sorgenti».

ANDRETTA, LA “CRISI” NON ESISTE


Dunque a detta sua la «crisi» menzionata dal prefetto di Potenza e dal sindaco del capoluogo nella sua ordinanza esiste. E non sarebbero peregrine le valutazioni di Telesca a favore dell’«adozione di misure straordinarie ed urgenti, finalizzate a preservare la maggiore quantità di risorsa idrica disponibile per garantire i fabbisogni primari per l’uso alimentare, domestico ed igienico nonché per evitare gravi pregiudizi agli interessi collettivi». Ovvero limitando e razionalizzando l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete idrica.

«APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ»


«Oggi abbiamo il serbatoio della diga Camastra con 3 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto all’anno ma stiamo vedendo una riduzione degli apporti delle sorgenti». Ha spiegato Andretta. «Per questo bisognerà limitare i consumi che in questo momento aumentano anche per utilizzo improprio, ad esempio con scopo irriguo, che non è certo compatibile con una situazione in cui l’acqua non è più considerabile un bene infinito».
«Il nostro è un appello alla responsabilità nell’uso della risorsa idrica, rivolto ai cittadini e ai sindaci». Ha insistito l’amministratore unico di Al spa. «Abbiamo registrato una riduzione del 20 per cento dell’acqua nelle sorgenti e soprattutto una cattiva pratica, ovvero quella di usare l’acqua potabile a fini irrigui in diversi comuni del Potentino. Per questo chiediamo la collaborazione, nel controllo, da parte dei primi cittadini».

ACQUA, LA SITUAZIONE BASENTO – CAMASTRA


Andretta è poi sceso nel dettaglio della situazione dello schema idrico Basento-Camastra, al centro della crisi dello scorso anno, spiegando che nell’invaso ad oggi ci sono 11,5 milioni di metri cubi di acqua, tre milioni in più dello scorso anno.
«Sono numeri che ci consentono di garantire l’erogazione h24, ma occorre – ha ribadito Andretta – tener presente che abbiamo registrato, nelle ultime due settimane, forti consumi idrici nelle aree rurali con l’utilizzo di acqua potabile, ad esempio, per innaffiare gli orti. E a questo si aggiunge un numero considerevole di utenze abusive».

COSA SUCCEDE SEI I CONSUMI AUMENTANO


«Per assicurare gli attuali livelli di consumo – ha aggiunto ancora Andretta – il potabilizzatore di Masseria Romaniello sta funzionando quasi al massimo delle sue potenzialità (650 litri al secondo) proprio per sopperire alla riduzione delle portate fornite dalle sorgenti».
Cosa succede se i consumi dovessero aumentare?
«Considerando che l’approvvigionamento dalle sorgenti in quota è destinato a calare anche in caso di piogge e che il potabilizzatore è arrivato quasi al massimo delle sue potenzialità – ha spiegato Andretta – non saremmo in grado di far fronte a tali aumenti».

A POTENZA CONSUMI DIMINUITI


«Negli ultimi mesi – ha sottolineato ancora l’amministratore unico di Acquedotto lucano – i consumi nella città di Potenza sono complessivamente diminuiti rispetto agli anni precedenti. Ciò dimostra che gli interventi effettuati a seguito della crisi idrica del 2024 hanno portato, rispetto al passato, un risparmio pari a circa il 10 per cento. Di contro però – ha proseguito – c’è un aumento dei consumi non solo nelle aree rurali del capoluogo ma anche su tutto lo schema idrico e, in particolare, nelle campagne di Pignola, Ruoti, Avigliano, Vaglio e Filiano».

ACQUA, SCHEMI IDRICI VULTURE MELFESE E MARMO MELANDRO


Andretta si è soffermato anche sulla situazione degli schemi idrici nel Vulture Melfese e del Marmo Melandro: «al momento non ci sono problemi di erogazione, né si registrano aumenti di consumo, ma considerando che nel Vulture Melfese per di più del 90 per cento delle portate utilizzate l’approvvigionamento è garantito da Acquedotto pugliese utilizzando le sorgenti del Sele, risulta necessario, in sede di accordo di programma, garantire le portate destinate ad Acquedotto lucano. Nel Marmo Melandro, invece, le principali fonti hanno quasi raggiunto le potenzialità massime. Di qui l’importanza di contenere i consumi».

APPUNTAMENTO CON I SINDACI DEL MATERANO


All’incontro di ieri, venerdì 20 giugno, seguirà un secondo appuntamento con i sindaci del materano.
Per le prossime settimane, però, sono stati già annunciati aggiornamenti per «fare il punto della situazione, monitorare i livelli di acqua in dighe e sorgenti, condividere gli interventi».

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