Da attrazione degli anni '50 alla scia di morti
- Postato il 17 aprile 2025
- Di Agi.it
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Da attrazione degli anni '50 alla scia di morti
AGI - Otto minuti per superare 3 chilometri e un dislivello di 1060 metri, sospesi sul golfo di Napoli tra mare e monte. La funivia del Faito, da Castellammare di Stabia alla sommità di uno dei rilievi del Napoletano, era nata come attrazione turistica, aprendo al pubblico il 24 agosto 1952. E per otto anni ogni primavera e ogni estate aveva trasportato centinaia di gitanti e turisti a prendere il fresco e a godere di un panorama mozzafiato.
Incidente del 1960
Ma nella giornata di Ferragosto del 1960, la cabina proveniente dal monte, forse per l'alta velocità, si sganciò dai fili di trazione e si schiantò sui binari della sottostante Circumvesuviana, provocando la morte di quattro persone: il commerciante Francesco Cimmino e suo figlio Luigi di 9 anni; il manovratore della funivia, Armando Lanza; e un pensionato, Girolamo Di Costanzo. Il manovratore della stazione a monte fugge e sarà cercato per giorni. Vengono aperte due inchieste, anche se sin da subito fu confermata la corretta manutenzione dell'impianto.
Ripristino e fiducia
Ma, come sottolineava un articolo dell'epoca de La Stampa, se "occorrerà almeno un anno per il ripristino della funivia", "è però convinzione generale che dovrà passare molto tempo prima che sia ripristinata la fiducia dei napoletani in quel comodo e veloce mezzo". "Il fatto che la sciagura sia avvenuta proprio al termine della diciassettesima corsa alimenta i commenti dei credenti nella iettatura, e il 17 è uno dei numeri che verranno giocati nelle combinazioni ricavate dal fatto per il Lotto sabato prossimo", annota il cronista.
Manutenzione e ammodernamento
Partono i primi lavori di manutenzione straordinaria con la sostituzione delle due cabine. Nel 1988 l'ammodernamento, con risorse sia della Regione Campania che del Ministero dei trasporti per un totale di circa 3,5 miliardi di lire. L'impianto viene riaperto nel 1990. Nel 2012 l'impianto viene chiuso per mancanza di fondi per l'adeguamento strutturale. L'anno dopo passa dalla gestione della Circumvesuviana a quella dell'Ente Autonomo Volturno; alla fine del 2015 vengono avviati i lavori di manutenzione. La riapertura, grazie anche a una deroga ottenuta dal ministero, il 4 maggio 2016. I lavori di ristrutturazione, senza mai interrompere l'attività dell'impianto, proseguono fino ai primi mesi del 2018.
Poi l'esercizio normale e infine l'incidente di oggi, sette giorni dopo la riapertura per la stagione estiva.
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