Crisi dei pronto soccorso, Bucci: “Sono picchi, bisogna rivolgersi alle case di comunità”
- Postato il 29 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Sono picchi che poi rientrano, il problema grosso è quello di avere persone che affollano il pronto soccorso in codici bianchi o verdi”. Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, replica alle polemiche sull’affollamento dei pronto soccorso genovesi e alle proteste dei sindacati, che alla luce di una situazione sempre più pesante hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto.
Bucci ha definito appunto le lunghe code di ambulanze e pazienti in attesa – soprattutto al Villa Scassi e al Galliera – come “picchi che poi passano”, ma ha voluto lanciare un appello ai cittadini affinché si rivolgano alle case di comunità: “ Ci sono già case pronte a Genova, usiamole – ha detto – oppure usiamo il medico di medicina generale che ci dice dove andare. Se il codice non è di alta complessità in pronto soccorso bisogna aspettare delle ore, andare in un posto sbagliato quando il problema è di bassa complessità è un disagio aggiuntivo”.
Le case di comunità a Genova
A Genova le case di comunità in cui sono già entrati i medici di medicina generale sono quelle di Voltri, Pegli, Sestri Ponente, Borgo Fornari, Struppa e via Archimede. All’interno sono presenti il punto unico di accesso per l’accoglienza e le informazioni, visite con accesso diretto di medici di medicina generale, servizi di cure primarie erogati attraverso equipe multidisciplinari, servizi di assistenza domiciliare, servizi di specialistica ambulatoriale, servizi infermieristici, accesso ai servizi sociali, attività di screening e vaccinazione, punto prelievi.
Come si accede
L’accesso alle case di comunità a Genova avviene tramite visite dirette con i medici di medicina generale (senza prenotazione), oppure tramite il Punto Unico di Accesso (PUA) per informazioni e orientamento, e per prenotare altre prestazioni tramite il Cup (Centro Unico di Prenotazione).
Il problema, però, resta il personale, sia nelle case di comunità sia nei pronto soccorso, per non parlare degli studi dei medici di famiglia, che si ritrovano a gestire pazienti in numero ben superiore a quello previsto dalla legge: “Il presidente della Regione Marco Bucci continua a sostenere che sta andando tutto bene, parla del progetto di riforma per la sanità territoriale con le case di comunità, ma intanto non c’è nulla di tutto ciò e viviamo giornate come queste”, è stato lo sfogo di Luca Infantino, segretario generale della Fp Cgil Genova, ai microfoni di Genova24.
Lo sfogo dei sindacati
“Sono mesi che chiediamo di velocizzare il bando di concorso per infermieri e siamo alla sola uscita dell’avviso – ha sottolineato Infantino – anche le case di comunità sono cattedrali nel deserto se non metti dentro il personale. Medici e infermieri non stanno più in piedi, non ce la fanno più, e sulle barelle in attesa ci sono i cittadini, mentre si parla della magnificenza dell’operato della Regione di quest’anno”.