Cosa vedere in Turchia in 7 giorni per un viaggio da sogno

La Turchia è un paese diviso tra due continenti, l’Europa da una parte e l’Asia dall’altra. Per la sua posizione geografica, la lunga storia e la cultura millenaria questo è un paese che affascina e conquista moltissimi visitatori. Quando si pensa ad un viaggio in Turchia bisogna, quindi, sapere che le città e le cose da vedere sono moltre ma un viaggio di sette giorni permette di avere un buon assaggio delle città. In una settimana, quindi, è possibile visitare alcune delle sue meraviglie più iconiche, esplorando non solo le città principali ma anche siti archeologici, dalle tranquille e i paesaggi lunari della Cappadocia.

Giorno 1: Istanbul, il cuore storico

Nonostante non sia la capitale del paese, per molti la scoperta della Turchia comincia proprio da Istanbul, una città dalla storia millenaria con un territorio che si estende tra Europa e Asia. Esplorare tutta la città in pochi giorni è davvero difficile dati i numerosi siti di interesse e anche il traffico di Istanbul che può essere davvero terribile. Ci sono alcune tappe, però, che non bisogna assolutamente mancare.

Sultanahmet, la zona da non perdere

La prima giornata può essere dedicata alla scoperta del quartiere di Sultanahmet, il cuore più antico della città. Qui si trovano la maestosa Basilica di Santa Sofia, un tempo chiesa bizantina e poi moschea, e la Moschea Blu, celebre per le sue 20.00o piastrelle di ceramica blu di İznik. Nella zona sorge anche l’Ippodromo, che al tempo dei romani ha ospitato spettacoli e corse con i cavalli ma poi è diventato anche luogo significativo per rivolte e sommosse che hanno fatto la storia della città. Non lontano, il Palazzo Topkapi è stato per secoli la residenza dei sultani ottomani e conserva ancora moltissime testimonianze di quel periodo. Da non perdere anche una sosta alla Basilica Cisterna, luogo che nonostante il nome non è un edificio religioso ma un museo. Questo spazio, infatti, è stato usato dai romani come sito dove immagazzinare l’acqua che poi veniva usata dai regnanti che vivevano nel Grande Palazzo.

Istanbul, Sultanahmet
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Il quartiere Sultanahmet è il cuore storico di Istanbul

Gran Bazar di Istanbul

Da Sultanahmet è possibile raggiungere a piedi il Gran Bazar, uno dei mercati coperti più grandi al mondo dove è impossibile non perdersi tra numerose bancarelle e negozi. Costruito per la prima volta a metà del XV secolo e poi più volte ampliato, il Grande Bazar ospita oggi non solo commercianti ma anche bar, ristoranti e due moschee. Con un’altra breve camminata dal Grande Bazar si può raggiungere la Moschea di Suleymaniye costruita a metà Cinquecento per uno trai i più famosi sovrani dell’Impero Ottomano, Solimano il Magnifico.

Giorno 2: Istanbul europea e crociera sul Bosforo

Il secondo giorno può essere dedicato a scoprire anche la zona europea di Istanbul in particolare il quartiere di Beyoğlu, che nei secoli è stato territorio sia della Repubblica di Genova sia di quella di Venezia. La giornata, poi, non può dirsi conclusa senza aver fatto una crociera sul Bosforo, ammirando gli splendidi palazzi e le moschee che si affacciano sullo stretto.

Beyoğlu e Corso Indipendenza

La zona di Beyoğlu durante il dominio ottomano è stata a lungo sede di ambasciate europee, uffici diplomatici e importanti aziende straniere. Anche per questo l’influenza europea si nota molto in quest’area della città. Il suo cuore è İstiklal Caddesi (ovvero Corso Indipendenza), una via pedonale lunga quasi 1,5 km che collega Piazza Taksim con Piazza Tünel. È una delle strade più famose della città, ricca di negozi, caffè e gallerie d’arte ed è percorsa anche da un tipico tram rosso.

Torre di Galata

Costruita nel 1348 dai Genovesi come torre di guardia, la Torre di Galata domina ancora oggi il quartiere con i suoi 67 metri di altezza. Nel corso dei secoli ha avuto diverse funzioni: prigione, osservatorio astronomico e torre di segnalazione. Il momento migliore per salire sino alla cima è sicuramente quello del tramonto dato che dalla sua terrazza panoramica si gode una vista spettacolare sulla città, sul Bosforo e sul Corno d’Oro. Dalla Torre di Galata è possibile camminare fino al famoso Ponte di Galata, un’opera di ingegneria straordinaria che collega la zona europea di Istanbul con quella ottomana.

Torre Galata
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La Torre Galata, costruita dai genovesi, domina il profilo della città

Giorno 3: Ankara, la capitale

Il terzo giorno può essere dedicato ad Ankara, capitale della Turchia, che si è da poco candidata nella Lista Propositiva dell’Unesco. Da Istanbul il modo più semplice per raggiungere la città è l’aereo.

Mausoleo di Atatürk e Museo delle Civiltà Anatoliche

Qui la prima tappa della giornata è il Mausoleo di Atatürk (o Anıtkabir), dedicato a Mustafa Kemal Atatürk (1881-1938) primo Presidente e fondatore della Repubblica Turca. Situato su una collina panoramica, l’Anıtkabir colpisce per la sua architettura monumentale e l’importanza che ricopre per i cittadini turchi.

Poco distante si trova il Museo delle Civiltà Anatoliche, che ospita una vasta collezione di reperti dell’Età del Bronzo, ma anche dei periodi romano, bizantino e di altre epoche che raccontano molto sulla storia del paese.

 Cittadella di Ankara
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L’antica Cittadella (Ankara Kalesi), domina la città di Ankara dall’alto

L’antica Ankara

Proseguendo verso il centro storico si incontrano la suggestiva Moschea di Hacı Bayram, costruita tra il XVI e il XVII secolo, e il Tempio di Augusto, un antico tempio romano edificato tra il 25 ed il 20 a.C. in seguito alla conquista romana dell’Anatolia. Parti del famoso testo “Res gestae divi Augusti” ovvero “Le imprese del divino Augusto” sono state incise nelle sue pareti e si possono ancora oggi leggere. A pochi passi si possono ammirare anche i resti delle Terme di Caracalla risalenti al IV secolo.

Infine, vale assolutamente una visita la Cittadella di Ankara (Ankara Kalesi), una fortezza edificata nel periodo romano ma poi ricostruita diverse volte. Innalzata sulla cima di una collina da lassù è possibile ammirare una splendida vista sulla città.

Giorno 4: Cappadocia e i paesaggi lunari

Raggiungi la Cappadocia, una regione unica al mondo per le sue formazioni rocciose scolpite nel corso del tempo dal vento e dall’acqua che sono noti come “Camini delle Fate” per la loro forma conica. I paesaggi naturali di questa zona sono davvero surreali tanto che qui vengono anche organizzati voli in mongolfiera all’alba per ammirare tutto il loro fascino.

Museo all’aperto di Göreme

La Cappadocia è particolarmente celebre per il suo Museo all’aperto di Göreme, un complesso di chiese rupestri, monasteri e edifici scavati nella roccia che conservano ancora affreschi e decorazioni realizzati tra il X e il XII secolo. Per il suo fascino e l’importanza storica il Parco di Göreme è stato dichiarato Patrimonio UNESCO. Qui molte delle formazioni rocciose, di origine vulcanica, sono state per secoli nascondiglio per eremiti o per martiri cristiani. Le chiese più famose sono la Chiesa Oscura (Karanlık Kilise), nota per gli splendidi affreschi, la Chiesa della Mela, la Chiesa di Santa Barbara e la cappella funeraria di San Basilio.

Città sotterranee

Un’esperienza immancabile è la visita a una delle città sotterranee, come Derinkuyu o Kaymakli: veri e propri labirinti di tunnel, stanze e cunicoli scavati fino a 80 metri di profondità durante le invasioni. La popolazione cristiana della zona, infatti, è stata a più riprese (tra il V e il X) oggetto di persecuzioni e proprio per sfuggire alle vessazioni sono state costruite delle vere e proprie città sotterranee. La più famosa di queste è Kaymakli che si dice sia la più grande di tutta la Cappadocia dato che si sviluppa su otto livelli, ma solo quattro di questi sono aperti alle visite. Passeggiare al suo interno è come entrare in un vero labirinto sotterraneo: strette gallerie conducono a stanze comuni, cucine, magazzini, chiese e persino stalle per gli animali.

Museo di Zelve

Il Museo all’aperto di Zelve è uno dei siti più suggestivi e meno affollati della Cappadocia. Situato a circa 10 chilometri da Göreme, Zelve è stato un villaggio abitato fino alla metà degli anni Cinquanta. Nato come centro monastico e luogo di rifugio, Zelve ospita speciali formazioni rocciose che rendono il paesaggio davvero surreale. Il complesso ospita chiese scavate nella roccia risalenti al IX-XIII secolo, ma anche una splendida moschea a testimonianza di come nel tempo questa zona fosse abitata sia da cristiani sia da musulmani.

Giorno 5: Volo in mongolfiera e il castello di Uçhisar

Una volta in Cappadocia una delle attività più emozionanti da fare è sicuramente il volo in mongolfiera all’alba, per ammirare dall’alto i paesaggi della zona. È un’esperienza che rimane davvero impressa. Successivamente, prima di partire alla volta della prossima tappa, si può visitare il castello di Uçhisar, una fortezza scavata nella roccia.

volo mongolfiera Cappadocia
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Il volo in mongolfiera all’alba in Cappadocia

Volo in mongolfiera sui cieli della Cappadocia

Nonostante non sia un’attività particolarmente economica, il volo in mongolfiera sui cieli della Cappadocia è un’attività assolutamente da mettere in programma. Dall’alto, infatti, il paesaggio della Cappadocia si svela in tutta la sua bellezza. Le valli scolpite dal vento, i villaggi antichi e le numerose formazioni in pietra cambiano colore con le prime luci del sole, creando un panorama che toglie il fiato. Guardare il sole sorgere da lassù con questo territorio fantastico ai piedi è davvero un’esperienza unica.

Castello di Uçhisar

Situato nel villaggio di Uçhisar, questo imponente castello di roccia vulcanica sorge nel punto più alto della Cappadocia e da lassù domina le valli circostanti con la sua forma maestosa. In realtà è un grande pinnacolo di tufo scavato su più livelli, che nel corso dei secoli ha svolto sia il ruolo di fortezza che di rifugio.

Giorno 6: Pamukkale e le terrazze di travertino

Pamukkale e Hierapolis formano uno dei siti più affascinanti della Turchia, dove natura e storia si intrecciano in un paesaggio unico.

Pamukkale
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Pamukkale e le sue splendide terrazze di travertino

Pamukkale

Il nome Pamukkale significa “castello di cotone” perché è questo che sembra vedere quando si ammira questo luogo unico al mondo, celebre per le sue spettacolari terrazze bianche di travertino. Qui l’acqua termale, ricca di calcio, scorre da millenni creando vasche naturali che assumono il colore bianco assomigliando a del cotone. L’acqua che sgorga ad alta temperatura viene sfruttata da tempo per le sue proprietà curative.

Hierapolis

Hierapolis sorge proprio sopra le terrazze di Pamukkale ed è una delle città antiche più affascinanti della Turchia. Fondata nel II secolo a.C. dai re di Pergamo, durante la dominazione romana è diventata un importante centro termale. Oggi si può passeggiare lungo la via dell’antica città e ammirare i resti ben conservati di diversi siti di epoca romana. Tra le prime testimonianze si incontra il teatro che poteva ospitare fino a 15.000 spettatori, poi le terme, i templi e soprattutto la necropoli che è una delle più vaste dell’Asia Minore, con moltissimi sarcofagi e monumenti funerari.

Giorno 7: Efeso, l’antica città romana

Per un bel viaggio indietro nel tempo, si può concludere il tour con una visita a Efeso, una delle città romane meglio conservate di tutto il Mediterraneo.

Biblioteca di Celso
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La Biblioteca di Celso, tra le testimonianze più belle ad Efeso

Sito di Efeso

Considerato uno dei siti archeologici più imponenti e meglio conservati del Mediterraneo, Efeso ha come simbolo la Biblioteca di Celso, costruita nel II secolo d.C. in onore del governatore romano Celso Polemeano. Accanto si trova il Grande Teatro, che poteva ospitare fino a 25.000 persone e oggi è ancora usato per concerti ed eventi. Non lontano si possono visitare i resti del Tempio di Artemide, una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico.

Visitare la Turchia: tutti i consigli utili

Per i cittadini italiani non è richiesto il visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni. È sufficiente il passaporto ma si può viaggiare anche con la carta d’identità valida per l’espatrio. I periodi migliori per un viaggio sono Primavera (aprile-giugno) e autunno (settembre-ottobre).

La Turchia è un Paese laico ma la maggioranza della popolazione è musulmana. Nelle grandi città non ci sono particolari restrizioni all’abbigliamento, mentre nei villaggi o aree rurali è preferibile vestirsi in modo più sobrio. Per entrare nelle moschee uomini e donne devono coprire gambe e spalle, inoltre, le donne devono indossare un foulard per coprire il capo.

Autore
SiViaggia.it

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