Con Francesco Ferrari l'Italia del basket può sognare in grande: a 20 anni segna 36 punti, 34 anni dopo Carlton Myers
- Postato il 11 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni
Il nome è una garanzia, almeno in termini di velocità. D’accordo, di questi tempi la battuta potrebbe anche sembrare “sinistra”, ma Francesco Ferrari è uno che ha fatto capire di voler andare di corsa. E i 36 punti segnati nella sfida tra la sua Gesteco Cividale e l’Urania Milano stanno lì a testimoniare che in questo ragazzo di appena 20 anni sta covando qualcosa di grande. Perché erano 34 anni che un ventenne non andava a segno in modo così fragoroso in una partita dei due massimi campionati nazionali, e il nome del predecessore è tutto dire: Carlton Myers, uno dei più grandi cestisti italiani di sempre. Qualcosa di cui andar fiero.
- Una partita irreale: 5/5 da tre e un complessivo 14/17 dal campo
- La Virtus nel futuro: Bologna lo aspetta la prossima estate
- Una carriera per gradi: l'esordio in nazionale prima che in LBA
Una partita irreale: 5/5 da tre e un complessivo 14/17 dal campo
Ferrari non è un nome sconosciuto al grande pubblico: in estate ha trascinato l’Under 20 al titolo europeo di categoria, poi qualche settimana fa Luca Banchi l’ha voluto anche in nazionale, facendolo esordire nella finestra di qualificazione al mondiale 2027 (due punti segnati con l’Islanda, altrettanti con la Lituania).
Il ritorno in A2 con Cividale è servito però per riscrivere il libro dei record: con 36 punti realizzati in 31 minuti ha ribadito al mondo intero che lui è già pronto per condividere parquet e platee di ben più alto rango. Il 14/17 dal campo (di cui 5/5 dall’arco) è un’altra cartolina che testimonia quanto talento ci sia in questo giovanotto che sente di voler prendere sulle proprie spalle un pezzo del futuro del basket italiano, magari in coppia con Luigi Suigo, anche lui prelevato da Banchi e subito messo all’opera nella nazionale dei grandi.
Nel successo dei friulani per 78-65 nello score di Ferrari vanno aggiunti anche 7 rimbalzi e una palla recuperata, giusto per rendere il tutto ancora più elettrizzante ed entusiasmante.
La Virtus nel futuro: Bologna lo aspetta la prossima estate
Stefano Pillastrini, il coach che l’ha preso sotto la sua ala, di lui dice che è un predestinato. E basta guardare le medie di inizio stagione per farsene un’idea ancora migliore: 14 punti in 31 minuti di impiego a serata, con il 55% da due, il 38% da tre e il 66% ai liberi, con 7 rimbalzi, 1.08 recuperi e 1.39 assist (valutazione media di 18.23). In poche settimane il giovane Francesco s’è fatto carico di buona parte del fatturato offensivo della Gesteco, che ben volentieri ha deciso di affidargli i palloni che scottano di più.
Il passaggio in azzurro, unico giocatore di A2 convocato da Banchi, è la testimonianza che qui le categorie c’azzeccano poco: Ferrari è un prospetto dell’oggi e del domani, e nel futuro ha già una “promessa” (anche qualcosa di più) con la Virtus Bologna, che nella stagione 2026-27 ha in mente di farlo traslocare in LBA.
Un numero 4 moderno, dotato di mezzi fisici notevoli (2,04 cm), corsa, gioco spalle a canestro e di un tiro perimetrale che può fare le fortune di tanti. Qualcosa da limare nella metà campo difensiva c’è, ma nulla che non si possa allenare. Insomma, un prospetto come non si vedeva da un lustro.
Una carriera per gradi: l’esordio in nazionale prima che in LBA
Rispetto a molti suoi coetanei, Ferrari ha scelto una via più “lineare” per diventare grande. Non s’è fatto abbindolare dalla chiamata di qualche big, ma ha preferito fare i passi lunghi quanto la gamba, prima a Borgomanero alternandosi tra la prima squadra (che militava nella B Interregionale, cioè la quarta serie) e l’affiliata in Serie C Silver. In Under 19 fa notizia la sua gara da 66 punti nel match tra College BK Borgomanero e My Basket Genova del 25 marzo 2024, buona soprattutto per destare la curiosità degli appassionati di tutto lo stivale.
Prende così parte alla Next Gen Cup in “prestito” all’Olimpia Milano U19, e oltre a vincere il torneo viene eletto MVP della finale. A Cividale, dove sbarca l’estate successiva, cresce all’ombra di un coach abituato a lavorare con i giovani come Pillastrini, ma è nell’estate del 2025 che il suo nome fa il giro del mondo (specie sui social): con 15.9 punti, 5.4 rimbalzi e 1.6 assist di media, Ferrari trascina l’Italia al trionfo a EuroBasket Under 20, siglando 26 punti in finale contro la Lituania (scontato il premio di MVP della manifestazione).
Il grande salto è ormai solo una questione di tempo: se sarà (come sembra) Virtus, l’auspicio è che possa essergli dato tutto lo spazio che merita.