Cinque vittime legate al black-out in Spagna: due donne erano collegate a un respiratore
- Postato il 29 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il black-out che ha paralizzato la Spagna non ha creato solo disagi a servizi e trasporti. Al momento, sono cinque le persone che hanno perso la vita per ragioni indirettamente legate all’interruzione del servizio di elettricità. Una coppia di 81 e 77 anni, insieme al figlio di 56, è stata trovata morta intorno alle 12 di martedì 29 aprile nella propria abitazione a Taboadela, in Galizia. I tre, da quanto si apprende, sono deceduti a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. In pratica, hanno cercato di fronteggiare il black-out procurandosi un generatore per poter collegare il respiratore di cui aveva bisogno il più anziano dei coniugi. Il generatore era stato installato al piano inferiore, ma la porta che comunica con la zona abitativa sarebbe stata lasciata aperta, causando la diffusione del monossido di carbonio in tutta la casa nelle ore successive, senza che gli abitanti se ne accorgessero.
Un’altra donna di 46 anni ad Alzira (Valencia), che era collegata a un respiratore per l’ossigeno come supporto vitale, è morta dopo che la macchina è rimasta senza corrente per il collasso della rete elettrica. Una chiamata alla sala operativa di polizia è arrivata alle 13:00, ma quando gli agenti sono giunti sul posto, la donna, che soffriva una patologia polmonare, già non respirava e sono state inutili le manovre di rianimazione. Con la donna, sale a 5 il numero di vittime indirette del blackout.
La quinta vittima del black-out è una donna, ritrovata ieri sera dopo che un incendio è scoppiato nella sua abitazione nel distretto di Carabanchel, a Madrid. La polizia nazionale indaga sulle cause dell’incendio che secondo i vigili del fuoco avrebbe avuto origine da una candela accesa in una delle stanze della casa.
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