Chiuso un progetto su 64 del Pnnr lucano sugli asili Basilicata
- Postato il 17 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Chiuso un progetto su 64 del Pnnr lucano sugli asili Basilicata
La Cgil: «si rischia di perdere i fondi del Pnnr», dei 64 progetti sugli asili sovvenzionati In Basilicata, ne è stato concluso uno. Provvista di fondi da 65 milioni di euro.
MATERA- La Basilicata arranca nella realizzazione di opere a sostegno dell’infanzia con i fondi Pnnr: a poco più di un anno dalla scadenza, lo scenario dello stato di attuazione della Missione 4 e in particolare del “Piano asili nido e scuole dell’infanzia” in Basilicata registra più ombre che luci con progetti a rilento, ritardi nell’esecuzione e una situazione di complessiva difficoltà, secondo quando emerge dal rapporto “Missione infanzia, lo stato d’attuazione” di Cgil, che fotografa la Basilicata come terza nelle lungaggini nell’inizio dei lavori. «I ritardi maggiori nell’inizio esecuzione dei lavori – si legge infatti nel rapporto – si registrano in Sicilia (con ritardi nel 30,0% dei progetti validati), Puglia (21,8%) e Basilicata (18,4%)».
ASILI RITARDI NELL’AVVIO DEI LAVORI IN BASILICATA E RISCHIO DI PERDERE I FONDI DEL PNNR
I numeri, del resto sono cristallizzati in tabelle eloquenti, elaborate da Cgil su dati della piattaforma ReGiS (il portale che permette di rendicontare i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) al dicembre 2024. Per quanto attiene il “piano asili nido e scuole infanzia e servizi educazione e cura” i progetti in corso risultano 64, finanziati con 65 milioni e 905.105 euro: per questi sono stati pagati finora circa 12 milioni: «un solo progetto è stato completato, 36 risultato viaggiare nei tempi stabiliti e 28 hanno invece «almeno uno step di ritardo». Le regioni con meno ritardi sono l’Umbria (ritardi del 2,9%) e il Friuli Venezia-Giulia (2,2%). Nessun ritardo nell’esecuzione dei lavori delle strutture della Valle d’Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano.
PROGETTI AGGIUDICATI E POSTI DA ATTIVARE
Per quanto riguarda invece i progetti aggiudicati, in Basilicata su 76 ne sono stati conclusi 4, con 45 in corso, di cui 14 hanno patito ritardi all’inizio e 13 ne patiscono alla fine. Posti da attivare negli asili nido: in Basilicata sono 1396 (e non ne è stato attivato ancora nessuno), mentre i posti da attivare nelle scuole d’infanzia sono 920 (in questo caso, secondo il rapporto, ne sono stati attivati due, vale a dire lo 0,2%). Ma se lo stato dell’arte risulta complessivamente indietro in Basilicata, non è che nel resto d’Italia le cose vadano tanto meglio.
«Da ReGIS, la piattaforma di monitoraggio predisposta dal MEF, a dicembre 2024, relativamente ai progetti validati, risultano effettuati pagamenti per soli 767 milioni di euro, corrispondenti al 21,2% dei fondi disponibili. Secondo il cronoprogramma finanziario a tutto il 2024 avrebbero dovuto essere spesi 1,7 miliardi di euro ma dopo tre anni dall’avvio del PNRR, è stato speso un quinto dei fondi disponibili», rileva Cgil. Più nel dettaglio, il rapporto sottolinea che per quanto riguarda la fase esecutiva delle opere, risultano in corso i lavori per la realizzazione di 1.602 strutture (il 57,2% del totale delle opere previste) ma ci sono ritardi «evidenti e diffusi» nell’esecuzione dei lavori che riguardano un terzo dei progetti.
In particolare, il rapporto del sindacato ravvisa ritardi nell’avvio dei lavori di esecuzione di 385 strutture (13,8%), a cui si aggiungono altre 629 opere con ritardi nella fine dei lavori (22,5%). Sono stati completati i lavori dei cantieri solo per 175 asili nido o scuole infanzia (6,3%).
ALLARME SUI COLLAUDI E SCADENZA PNRR
Nel rapporto è poi definita come «allarmante» la distanza dal traguardo del collaudo per 76 progetti (3,6% del totale), ancora fermi alla fase della progettazione esecutiva, un passaggio che di fatto impedisce l’avvio dei cantieri. Vista nel suo complesso, la situazione ha portato il sindacato a dire che «in questo scenario di ritardi nella realizzazione delle opere previste dalla Missione 4 del PNRR e in particolare per asili nido e scuole dell’infanzia, risulta davvero difficile credere che il Governo possa immaginare seriamente di riuscire a terminare tutti i lavori per collaudare le strutture entro giugno 2026, data prevista per la scadenza definitiva».
Secondo Cgil «il quadro di incertezze e ritardi nell’attuazione del PNRR su asili e scuole dell’infanzia conferma le ragioni delle nostre numerose denunce. Il possibile mancato conseguimento dell’obiettivo rappresenta un intollerabile fallimento. Un’occasione irripetibile che, se persa, certificherebbe l’incapacità del nostro Paese di raggiungere standard europei e di garantire ai bambini e alle bambine il fondamentale diritto a un percorso educativo di qualità sin dai primissimi mesi di vita».
A ciò va aggiunto che con i tagli agli Enti locali previsti «nella Legge di Bilancio 2025, diventa ancora più drammatico il nodo irrisolto delle risorse per la gestione ordinaria dei nidi per il corretto funzionamento e ancor più difficile scongiurare il rischio di strutture esistenti sulla carta ma impossibilitate ad operare». Per Cgil, infine, «non solo il Governo finora non ha garantito la spinta necessaria al recupero dei ritardi accumulati e nella garanzia dei LEP, ma nella rimodulazione del PNRR di un anno fa ha tagliato oltre 100 mila posti rispetto a quelli inizialmente previsti, e nel recente Piano Strutturale di Bilancio ha aggirato l’obiettivo del 33% di posti da garantire entro il 2027 trasformandolo in un obiettivo medio nazionale, mentre l’obiettivo su base regionale è sceso al 15%, il che lascerebbe immutati i divari territoriali con una ulteriore penalizzazione del Meridione»
Il Quotidiano del Sud.
Chiuso un progetto su 64 del Pnnr lucano sugli asili Basilicata