Calderoli: “Troppe bambine violentate, è necessaria la castrazione chimica”

  • Postato il 16 aprile 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Due episodi recenti di violenza sessuale ai danni di minorenni hanno profondamente scosso l’opinione pubblica e riacceso il dibattito politico in Italia. Il primo riguarda una bambina di 11 anni aggredita a Mestre da uno stupratore seriale. Il secondo caso ha visto protagonista una 14enne violentata a Busto Arsizio da un giovane di 21 anni, di origini nordafricane. A commentare con durezza la situazione è stato il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, che ha rilanciato una sua proposta storica: la castrazione chimica per gli autori di reati sessuali, soprattutto nei confronti dei recidivi. Per il senatore leghista non è più sufficiente indignarsi: servono strumenti concreti per prevenire nuove aggressioni.

La proposta di Calderoli

Calderoli ha sottolineato come “stia crescendo il numero di casi di violenza sessuale su bambine, sempre più piccole”, facendo riferimento diretto agli episodi di Mestre e Busto Arsizio. Ha quindi ribadito la necessità di adottare “una misura temporanea e reversibile” per soggetti ritenuti patologici e seriali, ovvero la castrazione chimica. Si tratta di una proposta che il ministro presenta a ogni legislatura, ma che – come lui stesso lamenta – non è mai stata né discussa né calendarizzata. Tuttavia, nel settembre 2024, la Camera dei Deputati aveva approvato un ordine del giorno che apriva alla possibilità di istituire un tavolo tecnico sul tema. Il documento impegnava il governo a valutare trattamenti farmacologici o psichiatrici per soggetti condannati, su base volontaria, finalizzati a evitare la recidiva.

Una misura già adottata altrove

La castrazione chimica, a differenza di quella chirurgica, non comporta la rimozione degli organi genitali, ma agisce tramite farmaci che riducono la produzione di testosterone e, di conseguenza, gli impulsi sessuali. Il trattamento è reversibile, sospendendo la terapia. In diversi Paesi del mondo, questa misura è già prevista per i reati sessuali più gravi. Il Madagascar, ad esempio, ha recentemente autorizzato la castrazione chirurgica per chi violenta bambini sotto i 10 anni e quella chimica per casi meno gravi. Anche nazioni come Russia, Indonesia, Germania, Australia e Pakistan hanno leggi che prevedono la castrazione chimica per reati come la pedofilia. In Francia, invece, è una misura sanitaria su base volontaria, valutata dai medici su richiesta della magistratura.

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Blitz

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