Bimbi nel bosco, l’avvocato: “Scossi, ma sono forti”. Saranno visitati e verificate le vaccinazioni

  • Postato il 22 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva, perché sanno di essere nel giusto e i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto”. Sono le parole dell’avvocato Giovanni Angelucci che descrivono lo stato d’animo dei tre bambini della famiglia anglo-australiana di Palmoli, in Abruzzo, trasferiti giovedì scorso in una struttura protetta dal Tribunale dei Minori dell’Aquila.

I bambini, separati temporaneamente dalla mamma e sistemati in una stanza tutta per loro, saranno visitati e sottoposti a controlli pediatrici, sarà verificata lo stato vaccinale e sarà offerto supporto psicologico, attività finora impossibili a causa delle scelte dei genitori. Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, sottolinea che la misura è stata necessaria anche perché alcune prestazioni erano state rifiutate dai genitori (compreso un alloggio dotato ovviamente di energia elettrica e acqua), citando in particolare Nathan, il padre, che in passato aveva dichiarato pubblicamente in maniera provocatoria di voler chiedere 50mila euro per ogni bambino da sottoporre a visita medica.

Il Tribunale per i minorenni di L’Aquila ha disposto la sospensione della potestà genitoriale a padre e madre nei confronti dei tre figli minori. I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, in un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli. Il caso ha innescato una polemica politica, ma anche la reazione dell’Associazione nazionale magistrati. “L’ordinanza è stramotivata, è lunga dieci pagine – ha dichiarato Rocco Maruotti – È da ieri che Salvini e tutto un arco politico si scagliano contro il giudice. Il Csm e l’Anm servono anche a difendere i magistrati quando vengono inopportunamente attaccati dalla politica. Leggete i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi un giudice, perché un giudice prima di emettere un provvedimento esercita una funzione molto delicata, che è quella di decidere sulla vita delle persone e lo fa con grandissimo scrupolo“.

Secondo il legale della famiglia i bambini sono vaccinati, non hanno problemi di socialità e neppure di scolarizzazione, e l’abitazione ha l’idoneità statica. Circa il problema dell’agibilità e della salubrità della casa – spiega l’avvocato Angelucci – “abbiamo un certificato di idoneità statica rilasciato dall’ingegnere Di Muzio, tecnico di parte, lunedì scorso, dopo l’emissione del provvedimento, e lo depositeremo: nel documento in cui si attesta che la casa è sicura e non è a rischio crollo”.

“Per quanto riguarda il discorso del bagno – sottolinea il legale – lo studio di ingegneria ambientale di Mirko e Franco Di Muzio sta predisponendo un progetto con l’ufficio tecnico, con una Scia, per poter realizzare un bagno all’esterno, adiacente all’abitazione, dotato di un sistema di fitodepurazione. Ad aprile 2025 nel provvedimento provvisorio il Tribunale aveva disposto accertamenti per verificare, tramite un tecnico d’ufficio, la regolarità statica dell’immobile e la salubrità degli ambienti e questo non è stato mai fatto, da nessuno”. Quanto agli aspetti sanitari “i bambini hanno fatto i vaccini obbligatori, non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola, quindi non è che non sono vaccinati, il primo vaccino lo hanno fatto”. In merito alla scolarizzazione, il problema è superato da un provvedimento dell’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio che ratifica la richiesta dei genitori di avvalersi dell’istruzione parentale.

Nonostante le tensioni, la famiglia mantiene contatti con i bambini: Nathan è andato nella struttura già venerdì mattina per portare frutta e vestiti, restando con loro fino al pomeriggio. La madre segue i figli secondo le prescrizioni del Tribunale. La comunità di Palmoli, piccolo borgo di poco più di 800 abitanti, segue con apprensione la vicenda, mostrando vicinanza alla famiglia e interesse per il destino dei bambini. Il caso vicenda ha anche acceso un ampio dibattito online. Diverse le petizioni a sostegno della famiglia hanno raccolto migliaia di firme: la più nota, “Salviamo la famiglia nel bosco”, lanciata l’11 novembre, ha superato le 78mila adesioni, con un’impennata di circa 23 mila firme nelle ultime 12 ore. Altre sette iniziative chiedono il ricongiungimento dei bambini con i genitori o denunciano l’allontanamento come ingiusto, mentre alcune raccolgono centinaia di firme a sostegno della famiglia.

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