Berrettini e Cobolli imbattibili, i campioni siamo sempre noi
- Postato il 24 novembre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Berrettini e Cobolli imbattibili, i campioni siamo sempre noi
Brividi e vittoria. All’ultima pagina di un romanzo che ricorderemo a lungo, l’illusione di un altro clamoroso trionfo in Davis è diventata una splendida realtà: la squadra azzurra di Filippo Volandri, specchio di una Federazione che non ha più spazio in bacheca per infilarci i continui successi, ha centrato l’obiettivo di mettere nuovamente le mani sull’insalatiera d’argento, dopo la prima vinta dai moschettieri azzurri in Cile nel 1976 e le due targate Sinner&Co nel 2023 e del 2024. Imitando peraltro le ragazze azzurre che, poco più di un mese fa, hanno conquistato la Billie Jean King Cup in Cina. Un’abbuffata impensabile sino a dieci anni fa per il nostro tennis.
A Bologna, in un pomeriggio dapprima pieno di tensione positiva, poi solcato da qualche nuvola passeggera e poi chiuso in modo esaltante, è arrivata una palpitante vittoria sulla Spagna, sottolineando la grande salute del movimento tennistico azzurro, il migliore dei cinque continenti. Matteo Berrettini prima e Flavio Cobolli poi hanno matato Carreno Busta (83 del ranking Atp) e Jaime Munar (36) nei due singolari e scolpito nel marmo i destini della Davis 2025. «In questa vittoria c’è determinazione e talento», si è complimentata subito la premier, Giorgia Meloni. «Congratulazioni! Vi aspetto al Quirinale», ha aggiunto il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Il punto dell’1-0 era arrivato dal senatore Matteo Berrettini all’11esima vittoria consecutiva in coppa. Ha spento le velleità dell’ex Top Ten Carreno Busta che ha alzato le mani (6-3, 6-4 per il nostro carissimo The Hummer) riempendo il suo match di erroracci. Sul 4-3 costui ha iniziato a dilapidare punti facili, ha perso il servizio e anche il primo set, facendo di tutto per continuare lo scempio all’inizio del secondo. Berretto non ne ha approfittato subito ma è rimasto calmo e ha aspettato il 4-4 per costringere l’iberico a nuovi strafalcioni.
Con tre palle break guadagnate su errori dello spagnolo, il nostro magnifico gladiatore ha strappato il servizio per poi chiudere l’1-0 per l’Italia con prima palle celestiali. «Ho cercato di non emozionarmi nei momenti thrilling ma in Davis l’importante è vincere non giocare al top. E questa vittoria è un mondo di felicità», ha detto Matteo che, nella sua partita e prima di tifare per Cobolli, aveva messo a segno 13 ace con l’82% di punti con la prima di servizio, zero doppi falli. In queste Final Eight Matteo ha giocato tre singolari, vincendoli tutti senza mai perdere un set.
NERVI Poi l’eccitante 2-0. Con i nervi strofinati, Flavio Cobolli ha incrociato la racchetta con il tignoso numero 1 spagnolo, Jaume Munar ma, all’inizio, si è bloccato, andando sotto 0-4 e non rientrando più nel set, chiuso per 1-6. Qui sono comparsi, minacciosi, i primi nuvoloni sulla finale dell’Italia. Non avevano fatto i conti con il soldatino Cobolli: raschiando il fondo delle energie, Flavio ha ripreso forza sotto gli occhi di papà Stefano e della panchina azzurra in versione ultrà: attaccando, è tornato con il cuore dentro la partita e agganciato Munar sul 5-5. Nel tie-break, il colpo da mago dell’azzurro: 7-5 e 1-1 come set, dopo aver sciupato ben sei set-point.
Nella terza frazione, palpitante come non mai, il miglior Cobolli di queste giornate bolognesi ha messo a segno il blitz decisivo: sempre sul 5-5, in un equilibrio che pareva eterno, ha strappato il servizio allo sfinito Munar e chiuso 7-5 vidimando una delle vittorie più incredibili del tennis italiano. Un risultato ottenuto senza il numero 1 (Sinner) e il numero 2 (Musetti) ma con un gruppo di campioni che proiettano nell’empireo un movimento invidiabile.
«Da tre giorni si ripete il giorno più bello della mia vita. Siamo come l’Italia del calcio mondiale nel 2006!», ha urlato al mondo Flavio Cobolli. E, da Sesto Pusteria, anche Jannik Sinner ha esultato («Vittoria incredibile!») perché dopo i brividi, il tennis azzurro è annegato in un nuovo mare di felicità.
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