“Addio Inzaghi? Sentivamo voci, le portavamo dentro. Con Chivu staremo più alti”: Dumfries esce allo scoperto dopo il cambio allenatore
- Postato il 24 giugno 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Le voci su Inzaghi non ci hanno condizionati. Ma è chiaro che leggevamo. Sentivamo voci che portavamo dentro, ma vi assicuro che nella testa c’era solo il Psg e nient’altro”. Denzel Dumfries torna a parlare a distanza di oltre 20 giorni dalla finale di Champions League e lo fa senza filtri. Da Inzaghi a Chivu, passando ovviamente per la finale, sono diversi i temi affrontati dall’olandese. “Non abbiamo vinto un titolo, anche se eravamo in grado di farlo, questo è un fatto. Finire con zero trofei per una squadra ambiziosa e forte come la nostra è molto dura perché avevamo obiettivi precisi a cui ci siamo avvicinati tantissimo”. Il riferimento chiaro è alla finale di Champions League persa per 5-0, il peggior passivo della storia: “È molto duro da accettare, ma è una finale: o la vinci o la perdi. Certo, noi l’abbiamo persa male, 5-0, ma il Psg è stato la squadra migliore e quel 31 maggio non era per niente la nostra giornata. Non abbiamo mostrato ciò di cui siamo sempre stati capaci: non vincevamo i duelli, eravamo in ritardo lì dove di solito siamo sempre pronti. Bisogna accettarlo e ricominciare”.
Finale a cui ha fatto seguito l’addio di Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita dove guadagnerà oltre 50 milioni in due anni. “È stato molto difficile per me e per tutti, eravamo molto legati a Inzaghi. Sono arrivato qui all’Inter insieme a lui, tutto quello che ho costruito all’Inter è stato con lui. Per quattro anni siamo stati come una famiglia”. Via Inzaghi, dentro Cristian Chivu, allenatore giovanissimo e ancora con poca esperienza, ma Dumfries ci tiene a precisare: “S’è già visto che Chivu è davvero un ottimo allenatore, con uno staff molto valido, e poi cambieranno alcune cose, ovviamente. È importante anche per noi giocatori ricevere nuova energia e nuove idee. E penso che il nuovo tecnico sia in grado di farlo”. A proposito di nuove idee, Dumfries ha parlato delle prime novità a livello tattico, spiegando: “Siamo all’inizio, non possono essere idee che cambiano completamente il modo di giocare, ma correttivi in alcune fasi della partita, ad esempio nell’altezza in cui portare il pressing. Magari giocheremo un po’ più alti, ma c’è un clima molto positivo perché Chivu è davvero bravo a spiegarsi: la nuova energia, il nuovo spirito mentale nasce da lui”, ha concluso l’esterno olandese, tornato a disposizione dopo aver saltato le prime due contro Monterrey e Urawa Red Diamonds.
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