“Abito da sposa in pizzo, bomboniere e centro-tavola, attenzione a questi dettagli se non volete far fallire il vostro matrimonio ancor prima di sposarvi”: le regole della wedding planner

  • Postato il 7 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Stop agli eccessi: dai pizzi effetto lingerie sull’abito della sposa agli addobbi troppo vistosi e dispendiosi, dalle inutili bomboniere ai centro tavola e rivestimenti delle sedie fintamente semplici. Stop, soprattutto, agli indebitamenti per creare un “wedding day” da sogno. Il matrimonio dura un giorno ma i debiti restano e saranno un elemento poco fiabesco per la coppia nel tempo. Altro che fiaba, quando c’è da pagare la rata.

A dichiararlo su TikTok e Instagram, e in un’intervista al Daily Mail, è Robin “Birdie” Yarusso, americana di Minneapolis, Minnesota, wedding planner da 25 anni: esperta di coppie che durano e di coppie che scoppiano ha visto tutto, o quasi: il buono, il bello, il brutto e il cattivo. Ora Yarusso è pronta a stilare una lista di tendenze e abitudini obsolete. Pratiche da dimenticare o quanto meno da lasciarsi alle spalle: non solo perché di cattivo gusto ma anche per garantire la solidità futura del matrimonio. La prima è, si potrebbe dire, una regola aurea. Mai indebitarsi. Farlo poi all’insaputa del partner è una bomba a orologeria che prima o poi deflagra.

Lo spiega bene: “Se ho una coppia che sta contraendo un debito importante per affrontare il matrimonio, nascondendo la spesa l’uno all’altro e non rispettando le aspettative del partner verso determinati confini finanziari, il matrimonio molto probabilmente vedrà questi problemi manifestarsi più avanti e questa potrebbe essere una ragione di divorzio”. Yarusso specifica che il modo in cui gli sposi gestiscono le loro finanze quando si tratta delle loro nozze è un grande indicatore della durata della loro unione alla prova del tempo. Aggiunge: “Sappiamo tutti che la questione denaro contribuisce al divorzio”. La scoperta dell’acqua calda? In realtà, se l’esperta lo puntualizza significa che questa regola non è poi così seguita. Pur di garantire il ricordo di un giorno perfetto si fa di tutto. Davvero. La seconda regola affonda invece nel novero di esperienze che tutti abbiamo, dirette o indirette. Riguarda l’ingerenza delle madri, che siano suocere o no poco importa.

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“Quando impareremo che una madre ingerente non è un bene per il matrimonio?” si chiede. “Una madre che non rispetta la scelta di una coppia durante il processo di pianificazione del matrimonio non rispetterà le loro scelte future durante fasi ancora più importanti come l’acquisto di una casa, avere figli o persino decidere dove trascorrere le vacanze”, rivela. In definitiva Yarusso ritiene che le coppie che consentono a una delle loro madri di essere troppo coinvolte potrebbero non avere le migliori basi per andare avanti.

Altro aspetto, meno considerato ma importante, è il bombardamento delle domande agli sposi sulla logistica il giorno delle nozze: dove parcheggiare, opzioni per il cibo, ritardi improvvisi da comunicare. Gli ospiti che inondano gli sposi di domande nel loro più grande giorno sono fastidiosi e stressanti. Ci sono altri modi per capire dove parcheggiare senza gravare sugli sposi come fossero addetti del servizio informazioni. Ma il top della cafoneria, secondo Yarusso, è rappresentato dai non puntuali: “Camminare alla cerimonia in ritardo mentre si cerca il proprio posto distrae gli ospiti”, sottolinea. Tutti gli sguardi dovrebbero essere concentrati sulla coppia di sposi. Infine, per parlare di altri aspetti meno essenziali, ci sarebbero scelte di arredo da evitare, non più di moda e anche noiosamente straviste. La prima è l’uso della iuta per rivestimenti di sedie e centro tavola utilizzati al fine di restituire un effetto semplice e campagnolo. “È una scelta popolare per coloro che vogliono creare un’atmosfera rustica al loro matrimonio”, svela sorridendo. “Ma per favore lasciate perdere”. Poi c’è l’usanza (a dir la verità non così comune in Italia) del lancio della giarrettiera della sposa da parte dello sposo che la addenta da sotto il vestito. Grossolana? A dir poco. Secondo la wedding planner americana alcune tradizioni e abitudini stanno perdendo il loro fascino, rivelandosi spesso uno spreco di tempo e denaro. Che dire delle bomboniere? “Spesso dimenticate dagli invitati, sono diventate un elemento superfluo che grava sul budget e sull’organizzazione senza lasciare un vero ricordo”, avverte.

La nuova tendenza oggi? Il “Solo wedding”, il “micro-matrimonio”: intimità, autenticità e personalizzazione. Non vuol dire che ci si sposi da soli con sé stessi, ma che si prediliga un’esperienza raccolta da condividere con pochi che, possibilmente, si siano già informati sul parcheggio e non arrivino in ritardo. Anche per scelte più spettacolari, comunque, l’importante è condividere gli aspetti economici e di stile con il partner. Meglio che con le madri e le future suocere. Anzi: che non paghino nulla così il problema non si pone. In un video su TikTok che ha ricevuto oltre tre milioni di visualizzazioni Yarusso spiega che durante la sua carriera ha notato segnali indicatori di futuro fallimento della coppia già dal matrimonio. Fra questi annovera il nascondimento, l’uno all’altro, di elementi economici. Insomma, non è certo il lancio del bouquet a dividere la coppia ma altre questioni. Questa usanza antica dele nostre nonne, cara Robin “Birdie” Yarusso, ce la permetta anche in un matrimonio contemporaneo.

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