Zverev all’attacco dell’ATP di Gaudenzi: “E’ una cosa che non piace a nessuno”. E torna sui danni procurati dal ko con Sinner
- Postato il 2 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Alexander Zverev ritrova il sorriso perlomeno in occasione della sua partecipazione al podcast Nothing Major. Il campione tedesco, che dopo Wimbledon, aveva confessato di essere alle prese con un momento molto negativo anche dal punto di vista personale, è apparso sorridente scherzando con John Isner, Steve Johnson e prendendo di mira soprattutto Sam Querrey.
Il duro attacco all’ATP e Gaudenzi
Il “calendario” del tennis torna a essere argomento di discussione e di polemica, il torneo di Toronto che ha perso pezzi importanti prima del suo avvio ha riacceso la discussione. E sul tema anche Zverev lancia il suo attacco: “Vorrei concentrare la preparazione in ottica slam ma è difficili. I Master 1000 sono tutti obbligatori e di due settimane a eccezione di Montecarlo e Parigi Bercy, che ritengo siano i migliori. Penso che tutti i tennisti, ma anche i tifosi, preferissero la vecchia formula. Arrivi in un posto, giochi 5 partite e vai via”. Ma l’attacco continua: “L’ATP ha reso obbligatoria anche la partecipazione a 4 ATP 500 mentre prima erano solo tre. Non sono convinto che questa sia la direzione migliore. Penso che sia un argomento di cui dobbiamo parlare, non penso che ci sia un singolo giocatore che ami i Master di due settimane e nemmeno ai tifosi”.
La finale contro Sinner
Alexander Zverev torna sulle conseguenze che la finale persa contro Sinner agli Australian Open ha avuto sul resto della sua stagione: “E’ stato un anno terribile per me, ci sono state tante volte in cui mi sono sentito completamente sul campo soprattutto dopo la sconfitta agli Australian Open contro Sinner. Ho giocato quella partita con la convinzione che avrei potuto vincere, nelle altre due finali slam avevo perso in due set. Avevo un’opportunità, mi sentivo fiducioso. In quel match sono stato distrutto, tolto il servizio lui riusciva a fare tutto meglio di me. Sono uscito da quella partita incredulo, semplicemente non sapevo che fare. Quindi dopo quel match ho avuto un periodo molto difficile dal punto di vista mentale”.
La collaborazione con Nadal
Dopo un’annata molto complicata, Zverev sembra pronto a fare dei cambiamenti importanti nel suo gruppo di lavoro. A Maiorca si è allenato con Toni Nadal che potrebbe collaborare con suo padre come allenatore, ma ha anche svelato l’aiuto che gli ha fornito Rafa.
“Mi sono divertito moltissimo con Toni Nadal e ho passato una bellissima settimana anche con Rafa. Non credo che quest’anno potrà seguirmi molto perché é molto impegnato, ma il prossimo anno potrà essere molto più presente. Passare una settimana a Maiorca, l’intensità con cui allena è incredibile. Nel bel mezzo di una cena lui si alzava e mi mostrava come giocare col diritto. E’ stato tanto tempo in campo con me per tanto tempo, gli sono davvero grato e mi ha aiutato a migliorare con il mio diritto. E’ stata una cosa incredibile. Mi ha detto di essere più coraggioso, è una cosa che so ma sentirlo da lui è stata una cosa diversa”.