Zungri, falso invalido: sequestrati beni per oltre 144 mila euro

  • Postato il 18 dicembre 2025
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Zungri, falso invalido: sequestrati beni per oltre 144 mila euro

Sequestrati 144 mila euro a un falso invalido di Zungri: fingeva di essere in carrozzina ma camminava autonomamente.


VIBO VALENTIA – Un decreto di sequestro preventivo per equivalente è stato notificato dai Carabinieri della Stazione di Zungri nei confronti di E. A., 50 anni, residente a Zambrone, indagato per indebita percezione di prestazioni assistenziali. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ed è finalizzato alla confisca diretta o, in subordine, per equivalente di beni nella sua disponibilità per un valore complessivo di circa 144.800 euro, ritenuti profitto del reato contestato.

L’attività investigativa, avviata nel gennaio 2025, ha consentito di ricostruire una presunta percezione indebita di benefici economici protrattasi per oltre sette anni e quattro mesi. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’indagato avrebbe continuato a beneficiare del trattamento assistenziale dichiarando una condizione di invalidità totale e permanente.

IL FALSO INVALIDO DI ZUNGRI: PEDINAMENTI E SCOPERTE DEI CARABINIERI

Nel corso degli accertamenti, i militari dell’Arma hanno svolto mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, documentando come l’uomo, pur risultando formalmente costretto all’uso della sedia a rotelle, fosse in realtà in grado di deambulare autonomamente e di svolgere le ordinarie attività quotidiane, inducendo in errore l’ente previdenziale erogatore.

Parallelamente, la Stazione Carabinieri di Zungri, con il supporto del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, ha proceduto alla ricostruzione dei rapporti finanziari e patrimoniali dell’indagato, al fine di individuare beni e disponibilità economiche utili all’esecuzione della misura cautelare reale disposta dall’Autorità Giudiziaria.

LA DIFESA E IL PRINCIPIO DI PRESUNZIONE DI INNOCENZA

E. A. è difeso dall’avvocato Demetrio Procopio. Gli elementi raccolti attengono esclusivamente al profilo cautelare e patrimoniale del procedimento e dovranno essere valutati nelle successive fasi processuali. Si precisa che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che, fino a eventuale sentenza irrevocabile di condanna, vige il principio di presunzione di innocenza.

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