Zenga come Costacurta, quanti problemi col figlio: "Ma ora riusciamo a capirci"

  • Postato il 11 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Campioni in campo, valorosi “guerrieri” senza macchia e senza paura, ma anche esseri umani, con le loro fragilità, in contesti familiari delicati. È la storia di Walter Zenga, ex portiere dell’Inter e della nazionale, che per anni ha perso di vista il figlio Andrea, salito alla ribalta per la partecipazione a un’edizione di Temptation Island (lasciò la compagna al falò nel confronto finale) e per aver trovato l’amore nella casa del Grande Fratello. Padre e figlio si sono raccontati, ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo: la distanza che li ha separati, negli ultimi anni si è ridotta e infine annullata. Ora stanno ricucendo il rapporto, seppure rimangano tracce delle incomprensioni che li ha accompagnati per un lungo periodo delle loro vite. Ma quello degli Zenga non è l’unico caso di padre calciatore e figlio ribelle, basti ricordare la telenovela Costacurta con le bizze del figlio Achille.

Walter Zenga e il rapporto ritrovato col figlio Andrea

Le parole con le quali Andrea Zenga descrisse il padre Walter, durante una delle puntate del Grande Fratello Vip di tre stagioni fa, fecero luce sul tormentato rapporto tra i due, praticamente inesistente, frutto della carriera da calciatore e da allenatore del padre in giro per il mondo e della separazione dell’ex portiere con la mamma di Andrea, Roberta Termali.

La distanza geografica e sentimentale, la frattura tra padre e figlio, sembrava insanabile. Eppure, a distanza di tre anni dal “grido di dolore” di Andrea, il rapporto sembra essere stato ricucito, già durante la partecipazioneal reality del giovane personal trainer, compagno dell’attrice Rosalinda Cannavò, dalla quale ha appena avuto una figlia, Camilla.

Walter andò a parlare col figlio in diretta nazionale, i due si promisero di ricostruire il rapporto, che a giudicare dalla complicità mostrata a Verissimo, sta evolvendo positivamente. “Ero sempre in giro e i miei figli non li ho mai vissuti interamente – ha dichiarato Walter Zenga -. Quando diventi più adulto riesci a capire meglio alcune situazioni e ti penti del tempo che non hai trascorso con loro. Il mio non vuole essere un alibi, vivere all’estero non significa non avere tempo. E’ solo che stare lontano rende tutto più complicato”.

Il rapporto tra Walter e Andrea è stato ricucito sulla base della sincerità e della buona comunicazione: “Gli ho detto da ora in avanti parliamo solo io e te, senza terze persone”, ha proseguito Walter. Gli ha fatto eco Andrea: “Abbiamo iniziato a conoscerci meglio, in modo più approfondito, dopo il Grande Fratello, che mi ha sconvolto la vita. Oggi ho una maturità diversa, crescendo capisci determinati percorsi di vita e che bisogna prendersi quello che c’è di buono da un genitore”.

Alessandro e Achille Costacurta, storia di un rapporto tormentato

Da una storia all’altra, tra vecchi rancori e rapporti da rafforzare, sembra sia passata la bufera che quasi ha travolto la famiglia Costacurta: papà Alessandro, ex difensore del Milan; mamma Martina Colombari, attrice e modella, e il loro figlio Achille, noto agli onori della cronaca per atteggiamenti sopra le righe.

Non è semplice essere figlio di due persone celebri nei loro rispettivi campi, si potrebbe finire per cercare strade alternative, più tortuose, per ricevere considerazione e affetto. E Achille, purtroppo, è finito troppo presto nel vortice della droga e degli eccessi, di vizi a volte pubblicati sui social.

E’ di qualche mese fa il video choc postato su Instagram, che lo ritrae con delle bustine contenenti della polvere rosa e una frase, a corredo, che ha gettato ombre su Martina Colombari, con accuse implicite, nei confronti della madre, di fare uso di droghe.

Risultato: account sospeso. Acqua passata, si spera. Tre settimane fa, in un’intervista concessa a Il Messaggero, Achille ha parlato della sua adolescenza e del suo periodo buio, ma anche del legame ritrovato con i genitori: Sono stato rinchiuso un anno e sette mesi in un centro penale. La dipendenza è stata dura, trascorrevo le mie giornate a letto, con il cellulare in mano, a navigare sui profili degli altri per vedere cosa facessero. A volte per imitarli e fare meglio degli altri. Pensavo che mamma e papà fossero miei nemici, ma se ho superato quel periodo è anche grazie all’aiuto dei miei genitori che mi hanno capito e supportato”.

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Virgilio.it

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