Zelensky sfida Putin: “Ti aspetto in Turchia giovedì per trattare”. Ma Usa, Ucraina e il gruppo dei Volenterosi chiedono un cessate il fuoco immediato
- Postato il 12 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
- 2 Visualizzazioni

Volodymyr Zelensky accetta la sfida di Vladimir Putin e rilancia. “Aspetterò Putin in Turchia giovedì, personalmente” ha annunciato, rispondendo alla proposta a sorpresa avanzata dal capo del Cremlino per trattative dirette a Istanbul tra Mosca e Kiev dal 15 maggio. Il presidente ucraino ha così accolto l’invito di Donald Trump che ha chiesto di andare a vedere le carte della Russia.
La differenza nelle posizioni di Kiev e degli Usa riguarda però la possibilità di intavolare negoziati senza che si arrivi prima a quel cessate il fuoco “senza condizioni” di 30 giorni chiesto dagli ucraini e dai leader dei Volenterosi, ossia Francia con Macron tra i più decisi nel chiedere la tregua, Germania, Gran Bretagna e Polonia, durante il recente incontro in Ucraina a cui in videoconferenza ha partecipato anche la Meloni.
Zelensky, su X ha scritto: “Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”. Trump, scrivendo sul suo social Truth, si è invece detto convinto che “Putin non vuole avere un cessate il fuoco”, ma l’Ucraina, comunque, “dovrebbe accettare immediatamente”. In questo modo, afferma l’inquilino della Casa Bianca, si potrà vedere “se un accordo è possibile”. E “se non lo è, i leader europei e gli Stati Uniti sapranno come stanno le cose e potranno procedere”. Un riferimento alla minaccia di nuove sanzioni lanciata dall’incontro di Kiev durante la quale c’è stata una telefonata con lo stesso Trump.
La proposta di negoziati diretti era stata messa sul tavolo da Putin in un incontro notturno con i giornalisti dopo la conclusione dei tanti incontri con le delegazioni giunte a Mosca per la parata della Vittoria. Ma soprattutto dopo frenetici contatti diplomatici di Mosca con Ankara.
La prima reazione di Trump era stata prudente. Gli Usa vogliono “continuare a lavorare con entrambe le parti” per porre fine al conflitto, aveva scritto il presidente sempre su Truth. Ma qualche ora più tardi ha assunto una posizione più decisa, lanciando anche una frecciata a Putin.”Inizio a dubitare – ha affermato nel suo secondo post – che l’Ucraina farà un accordo con Putin, che è troppo impegnato a celebrare la vittoria della Secondo Guerra Mondiale, che non sarebbe stata vinta senza gli Stati Uniti”.

Il principale ostacolo ai negoziati diretti, che dovrebbero riprendere in Turchia come quelli del 2022 poche settimane dopo l’inizio del conflitto, poi interrotti, sono le diverse posizioni sulla tregua di 30 giorni concordata in marzo tra Kiev e gli Usa in un incontro a Gedda. L’ultimatum arrivato da Kiev è stato respinto da Putin, che ha parlato di dichiarazioni “rozze”. Per Mosca, infatti, la tregua è possibile solo a patto che durante i 30 giorni vengano sospese anche le forniture di armi occidentali all’Ucraina, per impedire che approfitti della pausa per riarmarsi.
In caso contrario, secondo il presidente russo, è possibile avviare “negoziati seri” anche “senza condizioni”, vale a dire senza un cessate il fuoco in atto, per puntare ad “eliminare le cause alla radice del conflitto e aprire la strada ad una pace solida di lungo termine”.
Rubio: “Cessate il fuoco immediato in Ucraina”
A chiedere che si arrivi ad un cessate il fuoco immediato è anche il Segretario di Stato americano Marco Rubio in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri britannico David Lammy avvenuta nella giornata di ieri al termine dell’incontro dei Volenterosi. Rubio ha ribadito che la “massima priorità” degli Stati Uniti sulla guerra tra Russia e Ucraina
“rimane la fine dei combattimenti e un cessate il fuoco immediato”.
L'articolo Zelensky sfida Putin: “Ti aspetto in Turchia giovedì per trattare”. Ma Usa, Ucraina e il gruppo dei Volenterosi chiedono un cessate il fuoco immediato proviene da Blitz quotidiano.