Zanon: Trump vuole Zelensky in esilio a Parigi e smonta Macron e Starmer

  • Postato il 22 febbraio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Zanon: Trump vuole Zelensky in esilio a Parigi e smonta Macron e Starmer

Prima le accuse incendiarie di essere «un dittatore non eletto» e «un comico modesto» con un indice di popolarità fra gli ucraini del 4%, poi un messaggio distensivo in cui viene definito un «leader coraggioso», e ieri una nuova mazzata: la presenza ai negoziati del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «non è molto importante».

Tra la nuova amministrazione americana e il leader di Kiev continuano le querelle a distanza, sullo sfondo delle trattative per porre fine alla guerra in Ucraina che gli Stati Uniti di Donald Trump e la Russia Vladimir Putin vorrebbero portare avanti senza includere Zelensky. «Non credo sia molto importante la sua presenza agli incontri», ha dichiarato ieri Trump in un'intervista a Fox Radio. «È lì da tre anni. Rende molto difficile fare accordi», ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca, ribadendo i concetti espressi dopo il vertice tra le delegazioni di Usa e Russia andato in scena all'inizio della settimana a Riad, in Arabia Saudita. «Ho avuto ottime discussioni con Putin, mentre non ho avuto ottime discussioni con l'Ucraina. Non hanno carte in mano, ma stanno giocando duro.

Non permetteremo che questo continui». In serata, poi, Trump ha detto: «Penso che abbiamo la possibilità di raggiungere un accordo di pace fra Ucraina e Russia», ma soprattutto che «Putin e Zelensky devono parlarsi». Smentendo, invece, la sua presenza a Mosca il prossimo 9 maggio per l'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, come annunciato dalla stampa francese. Zelensky, dal canto suo, ha deplorato il mancato coinvolgimento di Kiev nel dialogo di Riad. «Si lamenta perché non era al vertice. È stato in riunione per tre anni e non è stato concluso nulla», ha affermato Trump. La relazione tra Zelensky e Trump è sfociata in aperta ostilità dopo che il numero uno di Kiev ha rifiutato la proposta Usa di cedere il 50% delle terre rare del suo Paese come forma di pagamento per gli aiuti militari ricevuti. «Dittatore senza elezioni», ha risposto Trump sul suo social network, Truth Social, accusando Zelensky di aver innescato l'invasione russa del febbraio 2022. In passato The Donald lo aveva già definito sarcasticamente come «il miglior piazzista sulla terra: ogni volta che viene in Usa se ne va con 60 miliardi». Ma mai aveva sferrato un attacco così violento. Seguìto, per altro, da un messaggio altrettanto virulento di Elon Musk, braccio destro di Trump: «Zelensky non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni!». Il presidente ucraino, da parte sua, ha accusato il suo omologo americano di vivere in una “bolla di disinformazione russa”, prima di ricevere giovedì Keith Kellogg, l'inviato Usa per il conflitto russo-ucraino.

«Una giornata lunga e intensa con i vertici dell'Ucraina. Discussioni dettagliate e positive con Zelensky, leader coraggioso e sotto attacco di una nazione in guerra e il suo talentuoso team di sicurezza nazionale», ha scritto su X Kellogg al termine della sua visita a Kiev. Parole al miele, che lasciavano intravedere uno spiraglio di riconciliazione tra l'amministrazione americana e Zelensky.

Poi, però, è arrivato il nuovo attacco di Trump su Fox Radio che conferma nuovamente le pessime relazioni tra i due leader. Ieri, Zelensky ha avuto un colloquio telefonico col presidente polacco, Andrzej Duda, al quale ha espresso il “grande apprezzamento” per il sostegno del popolo polacco. «Abbiamo discusso degli eventi attuali e dei prossimi impegni. Il nostro obiettivo comune rimane chiaro: proteggere l'Ucraina e tutta l'Europa dalla guerra di aggressione della Russia», ha sottolineato Zelensky su X, prima di aggiungere: «Gli ho anche parlato del dialogo in corso con il team degli Stati Uniti. È importante che gli Stati Uniti siano al nostro fianco.

Una pace solida e duratura può essere raggiunta solo attraverso l'unità». Duda, in questo senso, ha consigliato a Zelensky di «rimanere impegnato in una cooperazione calma e costruttiva con Donald Trump».

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Libero Quotidiano

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