Zaia: “A disposizione del partito, ma Veneto first”. Su Terzo mandato “rischio fibrillazioni”
- Postato il 14 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Zaia: “A disposizione del partito, ma Veneto first”. Su Terzo mandato “rischio fibrillazioni”
AGI – A disposizione della Lega (“partito a cui devo tutto”), ma prima del Veneto (“Veneto first”). L'elenco delle priorità il governatore del Veneto Luca Zaia lo stila chiaro: Veneto, Lega, centrodestra. Un podio più che eloquente, soprattutto alla luce delle fibrillazioni in atto all'interno del centrodestra intorno alla scelta del futuro presidente del Veneto e sul blocco del terzo mandato. E se anche Zaia usa tutta la sua consueta scaltrezza che da sempre gli permette di esprimere punti di vista alle volte anche molto lontani dal suo stesso partito ma sempre evitando lo scontro aperto, la lista delle priorità parla chiaro.
“Per qualsiasi progetto sarò dalla parte del partito. Ma 'ha da passà a nuttata' o, come si direbbe in Veneto, un salame lo mangi una fetta alla volta. Abbiamo dieci mesi prima del voto e dieci mesi sono la notte che porta consiglio anche ai più irredentisti. Di certo è impensabile che arrivi qualcuno inamidato, calato dall'alto e dica 'sono io il candidato'. Questo creerebbe tensioni" ha spiegato a margine di un punto stampa organizzato alla sede della giunta regionale.
"In 10 mesi potrebbe accadere di tutto"
I rischi per la Lega e per tutto il centrodestra sono chiari ed evidenti secondo il governatore più amato d'Italia (da sempre stabilmente in testa a tutte le classifiche di gradimento). "La lettura non è 'Zaia vuole correre da solo', la lettura è 'avete 10 mesi di tempo per pensare e trovate una soluzione' – spiega - Sono certo che alla fine prevarrà il buon senso anche perché ci sono tutti i presupposti per una fibrillazione che rischia di diventare pericolosa. In 10 mesi potrebbe accadere di tutto".
Terzo mandato? "No lezioni da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento"
Nessuna minaccia, né ultimatum sul tema del terzo mandato ma un avvertimento chiaro: "Ovvio che noi speriamo una corsa unitaria ma è fondamentale che ci siano i presupposti per farla bene… e lo dice uno che se le corse solitarie le ha già fatte" ha spiegato ricordando quella del 2002 quando a Treviso corse da solo sbaragliando le previsioni che davano il centrodestra al 40% e finendo con un ballottaggio Zaia - Partito democratico. Come a dire che al centrodestra proprio non converrebbe un nuovo braccio di ferro di questo tipo.
"E' umano e comprensibile che ogni partito avvicinandosi alle elezioni accampi dei 'desiderata'. Che FdI, o FI, chiedano di aver parte in questa partita non lo trovo un reato di lesa maestà ma si tratta di capire il punto di caduta. Penso che noi abbiamo governato bene, ma se non sono d'accordo ce lo dicano che non l'abbiamo fatto, ma allora le strade si separeranno” ha infine aggiunto.
Una cosa è certa per il governatore: "è inaccettabile che parlino di blocco dei mandati e del rischio di centri di potere bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento".
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