Un'attenta osservazione dell'accoglienza riservata dal sistema immunitario umano a un rene di maiale ha prodotto un notevole passo avanti nella conoscenza dei meccanismi di rigetto, il principale ostacolo alla pratica degli xenotrapianti.
Gli xenotrapianti sono trapianti di organi, tessuti o cellule da animali all'uomo e sono spesso indicati come possibile soluzione alla carenza di organi da trapianto. Sulla compatibilità degli organi (di maiale, e geneticamente modificati per essere meglio tollerati dall'uomo) con il corpo dei riceventi, però, c'è ancora molta strada da fare.. Interazioni in diretta. Un gruppo di scienziati dell'Istituto per i Trapianti e la Rigenerazione di Organi di Parigi e dell'Istituto per i Trapianti della New York University Langone ha studiato con tecniche all'avanguardia di imaging molecolare le interazioni tra le cellule immunitarie umane e il tessuto di un rene di maiale, per cogliere i primi segnali di rigetto "in diretta". Le cellule immunitarie umane sono parse diffuse in ogni parte del sistema di filtraggio del rene di maiale.. In particolare, i macrofagi (i globuli bianchi "spazzini", che inglobano e neutralizzano gli agenti patogeni) e le cellule mieloidi (cellule del midollo osseo che danno origine a globuli bianchi, globuli rossi e piastrine) sembrano essere le principali cellule mediatrici delle reazioni di rigetto.
Queste sono iniziate attorno al decimo giorno ma hanno raggiunto un picco al 33esimo: cominciano presto e si sviluppano in modo progressivo, come suggerito da precedenti osservazioni. Un'informazione importante per individuare la finestra di tempo in cui intervenire con terapie antirigetto.. Intervenire prima che sia troppo tardi. Infatti, quando gli scienziati hanno introdotto terapie mirate sulle cellule immunitarie presenti, e sin dai primi segni molecolari di rigetto, questi segnali si sono indeboliti. Questo progresso, insieme alle migliori conoscenze su dove interagiscono le cellule dell'organo e quelle umane, aiuterà a raffinare le terapie per migliorare la tolleranza del corpo umano agli organi da xenotrapianti.
Lo studio arriva mentre cresce l'attesa per i risultati della prima sperimentazione clinica sugli xenotrapianti di reni di maiali, che sarà effettuata negli Stati Uniti inizialmente su 6 persone e poi, se i risultati saranno incoraggianti, su 44..