WTA Finals, Rybakina completa l'opera: batte in due set Sabalenka e chiude una settimana semplicemente perfetta
- Postato il 8 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Stregate è dir poco: per Aryna Sabalenka, queste WTA Finals non s’hanno proprio da vincere. Un matrimonio che non riesce a vedere la luce: sembrava tutto apparecchiato per vedere incoronata l’11esima giocatrice diversa nelle ultime 11 edizioni del torneo di fine stagione, dando per scontato che quella sarebbe stata la bielorussa. Invece è la kazaka Elena Rybakina a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro del torneo di Riyadh, che l’ha vista prevalere in una finale combattuta, ma che è sempre sembrata essere saldamente nelle sue mani, come testimonia il 6-3 7-6 finale. E per Aryna la delusione è stata decisamente grande.
- Rybakina, un finale di stagione da sogno: 11 vittorie di fila
- Sabalenka "vede" il terzo, poi si butta via
Rybakina, un finale di stagione da sogno: 11 vittorie di fila
Certo è che il finale di stagione di Rybakina è da far vedere nelle accademie tennistiche di mezzo mondo. La kazaka chiude infatti l’anno con 11 vittorie consecutive, e in Arabia ha semplicemente dimostrato di avere un altro passo rispetto a quasi tutte le rivali affrontate. Ha lasciato per strada due set, uno con Swiatek nel round robin e uno con Pegula in semifinale, ma ha sempre dettato legge. È arrivata di rincorsa, come il cavallo che entra nel canape nel Palio di Siena, e ha fatto tutto alla perfezione.
In finale l’ha rasentata: Sabalenka entrava con un lieve favore del pronostico, ma non è riuscita a strappare mai il servizio alla kazaka (ha avuto 5 opportunità), finendo per deragliare completamente nel corso del tiebreak del secondo set dove non è riuscita neppure a conquistare un punto, cedendo di schianto per 7-0 dopo aver dilapidato 3 palle set nel dodicesimo gioco.
Rybakina, che grazie a questo successo salirà alla posizione numero 5 del ranking, di palle break ne ha avute 6 a disposizione, ma se n’è fatta bastare una, quella conquistata nel primo set, decisiva per stendersi un tappeto rosso ai piedi. Più aggressiva la kazaka nella prima parte di gara, più attendista e sorniona nel secondo set, dove la frustrazione ha preso il sopravvento nella mente di una Sabalenka che al solito ha finito per combattere con se stessa, prima ancora che con l’avversaria dall’altra parte della rete.
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Di opportunità per rimettere in piedi la baracca la bielorussa ne ha avute diverse, pur faticando più del dovuto al servizio. Quando però nell’ottavo gioco Rybakina non ha sfruttato due palle break, la partita è diventata un turbinio di emozioni: Sabalenka s’è procurata tre set point, ma non ne ha sfruttato alcuno, e a quel punto la testa ha preso strade non preventivate e ha abbandonato la numero 1 del mondo. Che al tiebreak ha buttato via ogni residua possibilità di spedire la partita al terzo.
Rybakina vince con merito, trovando il 71% dei punti con la prima (contro il 60% di Aryna) e confermando di essere fuori portata per chiunque in questo ultimo spicchio di stagione. Ma quando ricomincerà, tra poco più di un mese, rischia di essere ancora la mina vagante del circuito: in Australia, la kazaka avrà tutti gli occhi addosso.