World Athletics, sì agli eventi con sole stelle: Ultimate Championship avrà montepremi da urlo (e c’è Furlani)
- Postato il 31 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Anche il mondo dell’atletica cede al fascino dei grandi appuntamenti con un montepremi da sogno: a Budapest dall’11 al 13 settembre 2026 World Athletics s’è inventata Ultimate Championship, una sorta di mondiale del mondiale che metterà sul piatto una torta da 10 milioni di dollari, da spartirsi tra coloro che riusciranno a passare le forche caudine di una selezione decisamente “da eletti”.
Il mondiale dei mondiali: si qualificano solo le stelle dell’atletica
La nuova competizione, un misto tra esibizione e agonismo allo stato puro, vedrà infatti qualificati soltanto una manciata di atleti, che per essere della partita dovranno aver vinto qualcosa di veramente importante nel biennio precedente. In tutte le gare della varie discipline potranno partecipare soltanto i campioni olimpici delle gare di Parigi 2024, quelli iridati dei mondiali di Tokyo 2025, i vincitori della Diamond League 2026 e i meglio piazzati nei ranking di ogni singola specialità nell’arco temporale che va dall’1 settembre 2025 all’1 settembre 2026.
In pratica a gareggiare saranno solo e soltanto i migliori atleti di questa era, o perché vincitori delle medaglie più importanti nell’ultimo biennio, o perché resisi protagonisti delle migliori performance in assoluto. Un’autentica parata di stelle, il tutto per rendere quanto più accattivante un prodotto che pare pensato più per le tv che per il pubblico che riempirà lo stadio magiaro.
Competizioni e numero di partecipanti: gare esclusive per davvero
World Athletics ha fissato anche il numero degli atleti che potranno prendere parte a ogni singola disciplina: saranno 16 per 100 metri, 200 metri, 400 metri, 800 metri, 100/110 ostacoli, 400 ostacoli, un massimo di 12 per 1500 metri e 5000 metri, 8 per tutti i concorsi, 8 anche per le staffette 4×100 e 4×400 miste (nello specifico: le prime sei delle World Relays e due ammesse in virtù dei migliori crono stagionali).
Non ci saranno vincoli di passaporto o paletti particolari: una singola gara potrebbe vedere al via anche atleti provenienti da un solo paese, se i requisiti di qualificazione lo consentiranno. Stranamente però alcune discipline non vedranno gare, vedi il martello femminile o il salto triplo maschile.
Non sono stati considerati il getto del peso in nessuna delle due categorie. Non è stata data ragione del motivo che ha portato a una simile scelta, ma ad ogni modo il livello degli atleti in gara rischia di rivelarsi quattro mai nutrito e competitivo.
Furlani (per ora) unico italiano qualificato di diritto
Al momento l’unico italiano qualificato per la rassegna è Mattia Furlani, in qualità di campione del mondo in carica di salto in alto. Altri se ne potranno aggiungere nei prossimi mesi in base ai risultati di Diamond League (Larissa Iapichino e Nadia Battocletti in primis, ma anche Lorenzo Simonelli, Gianmarco Tamberi o un eventuale redivivo Marcell Jacobs oltre alle staffette 4×100, mentre non sono previste le gare di Andy Diaz e Leonardo Fabbri) o al ranking che riusciranno a ottenere nei prossimi 10 mesi.
World Athletics ha fatto sapere che la nuova competizione avrà cadenza biennale, e di fatto rappresenta una sorta di “evento di punta” che dovrà servire per incentivare tutti gli atleti a fare il massimo, oltre a quanto già non fanno come abitudine. Ogni singolo vincitore delle discipline riceverà un bonus di 150mila dollari: già questa è una buona ragione per provare a entrare in un evento “da eletti”.
Insomma, il Six Kings Slam di tennis ha fatto scuola: ormai è tutta una gara a chi può puntare a incassare di più. Perché un conto in banca più “robusto” è meglio che vedere scritto il proprio nome nell’albo d’oro di mondiali e olimpiadi (la gloria eterna non sempre produce soldi).