Wimbledon, tra tante delusioni l'Italia si gode un Darderi ritrovato. "E ora punto alla top 20"
- Postato il 3 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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In mezzo a qualche tribolazione di troppo, a Wimbledon l’Italia della racchetta ha ritrovato un signor Luciano Darderi. Tra tutti, forse il meno atteso: perché il 23enne di Villa Gesell nasce terraiolo e sulla terra ha sempre saputo il fatto suo, ma sull’erba nessuno poteva prevedere una fioritura così lampante. I due turni superati ai Championships però hanno saputo smentire anche i più scettici: Darderi è una piacevolissima realtà e le prospettive di fare strada sono piuttosto allettanti.
- Contro Thompson un'occasione da non fallire
- La metamorfosi di Luciano: un 2025 vissuto sull'altalena
- Darderi è più sicuro: "Servizio e dritto come li voglio io"
- Obiettivi a prossima scadenza: entrare nei primi 20 al mondo
Contro Thompson un’occasione da non fallire
Dopo la battaglia con Safiullin, risolta in rimonta al quinto set, è arrivata una vittoria convincente contro il britannico Fery, in un match cominciato mercoledì sera (6-3 6-4 per l’italo-argentino prima dello stop per umidità) e proseguito giovedì pomeriggio, col terzo parziale vinto 6-3 dopo aver recuperato un break di svantaggio maturato a inizio parziale.
Una vittoria utile anche a smentire le indicazioni arrivate nei tre tornei di preparazione a Wimbledon, dove Darderi aveva sempre conosciuto sconfitta nel match di debutto (con Jarry a s-Hertogenbosch, con Tsitsipas ad Halle e con Giron a Eastbourne).
L’aria londinese però sembra aver fatto veramente bene al figlio di Gino, che al terzo turno sfiderà l’australiano Jordan Thompson, avversario mai affrontato in carriera, ma che per quanto visto in questo primo scorcio di torneo potrebbe rivelarsi alla stregua di un rivale non così insormontabile. In palio, oltre agli ottavi, c’è anche il ritorno nella top 50 mondiale, da dove è uscito il mese scorso proprio a seguito dei primi risultati deludenti raccolti sull’erba.
La metamorfosi di Luciano: un 2025 vissuto sull’altalena
Le due vittorie ottenute contro Safiullin e Fery rappresentano un unicum assoluto nel percorso di Luciano sull’erba, superficie nella quale ha ottenuto appena 5 vittorie a fronte di 8 sconfitte in tutti i match disputati in carriera. Due vittorie di fila non le aveva mai mandate a referto: lo scorso anno a Wimbledon vinse al debutto contro Choinski, poi però dovette cedere al quinto set contro Lorenzo Musetti, che paradossalmente trovò molte più difficoltà contro l’italo-argentino che nel proseguo del torneo (arrivò fino alle semifinali, battuto da Djokovic).
Darderi quest’anno ha vissuto un’annata complicata: sul rosso, al netto della vittoria nell’ATP 250 di Marrakech, non tutti i nodi sono venuti al pettine, con i tanti balbettii mostrati nella breve tappa sudamericana di febbraio e poi ritornati a manifestarsi nei principali tornei sulla terra, con le eliminazioni al secondo turno a Madrid e Roma e la sconfitta all’esordio a Parigi contro Seb Korda.
Wimbledon però si sta rivelando alla stregua di un toccasana: la prospettiva di andare a sfidare Taylor Fritz agli ottavi è stuzzicante, e chissà che a Darderi non venga in mente di aprirsi nuovi orizzonti. Per quanto visto nei primi due turni, nulla di impossibile.
Darderi è più sicuro: “Servizio e dritto come li voglio io”
A margine del successo su Fery, l’italo-argentino ha spiegato di sentirsi veramente bene come non mai. “L’erba quest’anno a Wimbledon è un po’ più lenta, forse anche per via del caldo, e sinceramente mi sto trovando a mio agio. Tra l’altro so di essere migliorato tanto sia al servizio che col dritto e in risposta, e su questa superficie sono colpi essenziali che, se fatti correttamente, aiutano a prendere fiducia e a vincere le partite”.
La reazione mostrata dopo aver ceduto il servizio nella ripartenza del match contro il britannico è stata il segnale che Luciano è decisamente sul pezzo e duro a morire. “Era importante rimettere subito le cose a posto, e per mia fortuna ho subito riacceso l’interruttore.
Non so cosa aspettarmi dalla sfida con Thompson: lo conosco poco, non l’ho mai affrontato in singolare e neppure in doppio, per cui sarà tutto da scoprire. Lui viene da due partite vinte al quinto set e sta giocando anche in doppio, dove io mi sono cancellato per concentrarmi unicamente sul singolare”.
Obiettivi a prossima scadenza: entrare nei primi 20 al mondo
Al netto di quel che succederà nei prossimi giorni, Darderi fa capire di voler alzare l’asticella: “Nei prossimi 9 mesi avrò pochi punti da difendere, per cui spero di poter arrivare intorno alla top 20.
Fisicamente sento che sto entrando in forma: lo scorso anno c’erano le olimpiadi, quest’anno ho impostato il lavoro più sul lungo periodo e sento che sto migliorando tanto. Anche sull’erba sto imparando molte cose e mi sono allenato bene. Sono fiducioso e spero di poter fare tanta strada”.