Wimbledon, anche Zverev saluta al primo turno: Rinderknech infierisce nella crisi del tedesco. Strada spianata per Alcaraz
- Postato il 1 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Si scrive Wimbledon, si legge Squid Game: perché cadono più teste (di serie) di quante non ne cadevano durante la Rivoluzione Francese, con Sascha Zverev che è soltanto l’ultimo in ordine di tempo ad accordarsi a una lista che davvero non sembra voler fare prigionieri. Arthur Rinderknech si gode il suo meritato momento di gloria: liquida il tedesco dopo 5 set tiratissimi, sfiorando la vittoria già nel quarto set (quando arriva a due punti dal match) per poi trovare comunque il modo per spedire all’inferno il numero 3 del mondo, che pure va detto per onestà intellettuale che sull’erba londinese non s’è mai trovato a proprio agio (il miglior risultato restano gli ottavi conquistati nel 2017, 2021 e 2024).
- Battaglia a suon di ace, ma Rinderknech è più lucido
- Alcaraz se la ride: dalla sua parte uno stillicidio di teste di serie
Battaglia a suon di ace, ma Rinderknech è più lucido
Zverev contava molto sull’effetto Wimbledon per provare a dare un senso a una prima metà d’anno molto ondivaga. Rinderknech, semplicemente, gliel’ha impedito a suon di vincenti e di ace in una partita dove i turni di servizio sono stati dominanti, con il tedesco che ha mandato a referto 6 ace in più (31 a 25!) rispetto al francese.
Che però delle 12 opportunità break avute a disposizione è riuscito a convertirne tre, a differenza di Sascha che ha dilapidato tutte e 9 le opportunità per strappare la battuta all’avversario. Alla fine quei tre break sono bastati a Rinderknech per portare la partita dalla propria parte: Zverev è stato più lucido e pragmatico nei due tiebreak grazie ai quali s’è garantito almeno la possibilità di giocarsi tutto al quinto, dove però è bastata una lieve flessione per consentire al francese di prendere il largo e guadagnarsi la sfida al secondo turno contro il cileno Cristian Garin. Il punteggio finale recita 7-6 6-7 6-3 6-7 6-4 in un match cominciato lunedì e chiuso dopo quasi 5 ore di battaglia.
Alcaraz se la ride: dalla sua parte uno stillicidio di teste di serie
La sorpresa sul Centrale è stata grande, anche se in molti avrebbero immaginato un epilogo simile a quello vissuto ieri tra Alcaraz e Fognini, cioè con la vittoria del favorito seppur a debita fatica. Zverev invece è mancato nei momenti chiave del match, soprattutto quando s’è ritrovato a dover inseguire nel corso del set decisivo, riuscendo raramente a impensierire un Rinderknech solido come pochi.
Che pure ha rischiato grosso nel finale, quando ha sciupato le prime due opportunità per chiudere l’incontro, giocando poi un ultimo scambio con la paura di vedere vanificata tutta la fatica fatta, salvo poi chiudere con uno strettino che ha strappato applausi a tutto il pubblico presente.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/MRC_typing/status/1940110020869263408?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Etweet" profile_id="MRC_typing" tweet_id="1940110020869263408"/]La stagione sull’erba di Zverev si chiude così con un bilancio di 6 vittorie e tre sconfitte: la prima in finale a Stoccarda contro Fritz, la seconda in semifinale ad Halle contro Medvedev, la terza appunto sul Centrale di Wimbledon contro Rinderknech. Chi ne trae beneficio è però anche Alcaraz, che vede la sua parte di tabellone totalmente svuotata di teste di serie (oltre a Zverev anche Medvedev e Rune solo tra le prime 10, aspettando Djokovic).