Wimbledon, Alcaraz avanza in tre set senza problemi: Tarvet ci prova ma non ha lo stesso effetto di... Fognini

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Non c’era Fognini dall’altra parte della rete, e Carlos Alcaraz l’ha capito in fretta. Perché contro il carneade britannico Oliver Tarvet non c’è stato da dannarsi troppo l’anima: vittoria comoda in tre set per 6-1 6-4 6-4 e terzo turno conquistato di slancio, aspettando che più tardi (orario alla mano, probabilmente si giocherà fino a domani con annessa interruzione serale) uno tra Auger-Aliassime e Struff la spunterà per andare a sfidarlo e cercare di interrompere la striscia aperta di vittorie sull’erba dei Championships, salita a quota 16 incontri.

Tarvet saluta tra gli applausi, ma senza il… montepremi…

Se contro Fognini c’era stato da “spolmonare”, stavolta sul Centre Court il vento ha soffiato sempre e comunque dalla parte dello spagnolo. Che ha sfruttato nel primo parziale un po’ di emozione che ha frenato il buon Tarvet, salito agli onori delle cronache nei giorni scorsi per un caso più unico che raro: essendo un tennista non ancora professionista, ma iscritto al circuito americano NCAA (in pratica è uno studente universitario di San Diego, facoltà di comunicazione e marketing, e come tale deve sottostare alle regole imposte dagli atenei statunitensi), non può attingere a tutto il montepremi vinto grazie al secondo turno conquistato a Wimbledon (circa 99mila sterline).

Questo perché il regolamento NCAA impone ai propri studenti un tetto limite annuale di 10.000 dollari di entrate (al cambio poco più di 7.300 sterline), e pertanto la cifra che Tarvet avrebbe guadagnato resterà non riscossa. “Ho lavorato duramente per ottenere quei soldi e non ritengo siano immeritati. Forse è ora che in NCAA cambino un po’ di regole, ma ad ogni modo non spetta a me giudicare. Io sono qui per giocare e per fare esperienza, cercando di lasciare il segno”.

Forse però il suo caso è destinato a lasciarlo per davvero, un segno: Ben Shelton nel 2022, quando cominciò a intuire tutte le proprie qualità, preferì abbandonare il circuito NCAA per diventare professionista. Tarvet, presentandosi nelle qualificazioni di Wimbledon come numero 733 del mondo (se ne andrà dopo essere entrato nella top 400), potrebbe fare presto altrettanto.

Alcaraz ha l’autostrada sempre più spianata: fuori anche Tiafoe

Contro Alcaraz il britannico se l’è giocata come ha potuto, pagando dazio a un po’ di emozione in avvio per poi tenere assolutamente il gioco contro il numero due del mondo. Che alla fine però ha fatto valere la sua maggiore attitudine a calcare certi palcoscenici, pur dovendo annullare ben 9 delle 11 palle break che Tarvet s’è procurato in corso d’opera. Carlitos di palle break ne ha avute a disposizione 10, e 6 ne ha convertite: le percentuali al servizio hanno fatto la differenza (70% contro 51% di punti vinti con la prima, 57% contro 48% con la seconda), ma in generale il britannico ha dimostrato di avere ampi margini di miglioramento e di poter crescere sotto molteplici aspetti.

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Alcaraz però dopo il grosso spavento patito contro Fognini è sembrato voler alzare l’asticella e la soglia dell’attenzione: l’ultima sconfitta sul prato londinese è vecchia ormai di più di tre anni, quando Sinner lo estromise dalla corsa negli ottavi di finale dell’edizione 2022.

Da allora solo vittorie e (in generale) solo sorrisi, con la sensazione di avere davanti a sé un’autostrada da qui al prossimo 13 luglio, giorno della finale, tenuto conto che dalla sua parte di tabellone sono cadute praticamente tutte le principali teste di serie (Zverev, Medvedev e Rune solo tra le prime 10, ma oggi è uscito anche Tiafoe, numero 12).

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Virgilio.it

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