“William ha preso in mano i dossier più controversi. Ha fatto togliere l’effige di Andrea dalla Cappella di San Giorgio ed è pronto a togliere i titoli dinastici a Harry e Meghan”

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Adesso tocca a William. Il re compie gesti ad alto valore simbolico, il figlio gestisce i guai di famiglia che hanno due nomi: Andrea ed Harry.
Mentre Carlo III andava in Vaticano, dove ha fatto la storia interrompendo cinque secoli di silenzio interreligioso tra la Chiesa cattolica e quella Anglicana, l’erede al trono ha messo mano ai dossier più controversi della corona. Il sovrano si ricongiungeva in preghiera con il Santo Padre sotto agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina mentre qualcuno a Londra dava ordine di rimuovere l’effige del Duca di York dalla Cappella di San Giorgio a Windsor.

Lo stemma di Andrea si trovava accanto a quello del principe ereditario ed era stato apposto sulle pareti in alto, accanto ai rosoni gotici, nel 2006 quando il fratello del re era stato insignito del prestigioso titolo di cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera. La rimozione degli stendardi, un gesto ad altissimo valore simbolico, avviene solo in caso di alto tradimento o di “alzata di armi contro la corona”. Andrea, il principe disgraziato, forse aveva sperato che rinunciare all’uso, ma non al possesso dei suoi titoli e delle onorificenze, sarebbe bastato a soddisfare la sete di giustizia e l’indignazione popolare scatenata contro di lui dalle ultime rivelazioni contenute nel libro di Virginia Giuffrè, pubblicato postumo in questi giorni.

Ma così non è stato, i sudditi, la giustizia e la politica vogliono di più e lo pretendono anche dalla famiglia reale, che finora ha mostrato troppa reticenza nell’affrontare la questione scottante delle relazioni di Andrea con il pedofilo americano Jeffrey Epstein e con le spie cinesi in giro per Londra accolte a Buckingham Palace.
Il gesto di rimuovere le bandiere che con i tre leoni simboleggianti l’Inghilterra, l’arpa simbolo dell’Irlanda e il leone rampante scozzese, che rappresentavano la carriera nella Marina del principe Andrea, non lascia spazio a dubbi, ma ancora non basta. La distanza che deve separare la Royal Family dalla sua pecora nera deve essere sancita dallo sfratto dal Royal Lodge nel quale il fratello del re vive senza pagare l’affitto dal 2003.

E se re Carlo III non avrà la forza per trovare la soluzione, ci penserà suo figlio, che avrebbe già messo nei suoi radar anche suo fratello, Harry. Circola sempre con maggiore insistenza la teoria secondo la quale l’accelerazione nei confronti di Andrea sarebbe stato il frutto della volontà di William di fare pulizia, la stessa che ora si avventerà contro l’altro principe ribelle che ha scelto di vivere in California. I titoli dinastici ed onorifici di Harry e Meghan rappresentano un grattacapo per William che non ha mai mostrato alcuna volontà di riconciliazione con il fratello.

L’intervista rilasciata alla serie The Reluctant Traveler, condotta dal canadese Eugene Levy, avrebbe lanciato dei messaggi sibillini che molti stanno decodificando in questa direzione: nella monarchia serve “un cambiamento definitivo e necessario” aveva scandito William. Tradotto in fatti concreti, dopo l’allontanamento definitivo di Andrea, potrebbe essere la volta dei duchi del Sussex, pizzicati più di una volta a fare ancora uso dei titoli che, in passato, avevano promesso alla regina Elisabetta II di non usare più. E’ tempo di cambiare regime e di adottare una linea dura superando le concessioni di una sovrana ormai anziana e meno incline al conflitto e quelle di un re, anche lui troppo anziano per ingaggiare lotte fratricide e malato, salito al trono con il solo desiderio di godersi gli ultimi anni di vita con la corona in testa e ritrovandosi invece con la tesa piena di grattacapi.

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Il Fatto Quotidiano

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