WhatsApp sotto attacco: la truffa del codice a sei cifre ti ruba l’identità in pochi secondi
- Postato il 8 novembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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WhatsApp, la truffa del codice a sei cifre ti ruba l’identità in pochi secondi: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità
Negli ultimi mesi, WhatsApp è tornata al centro dell’attenzione a causa di una nuova ondata di truffe informatiche che sfruttano il meccanismo di verifica tramite codice a sei cifre per sottrarre l’identità digitale degli utenti. Questa strategia criminale, evoluta e sempre più sofisticata, ha colpito migliaia di persone in Italia e nel mondo, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e di strumenti di difesa efficaci.
Il meccanismo alla base di questa truffa è relativamente semplice ma estremamente efficace. I malintenzionati inviano un messaggio, spesso camuffato da comunicazione ufficiale di WhatsApp o di un contatto fidato, chiedendo di condividere il codice di verifica a sei cifre che arriva via SMS per attivare o trasferire un account. Non appena la vittima fornisce questo codice, il truffatore prende il controllo dell’account WhatsApp, sfruttandolo per inviare messaggi fraudolenti a contatti, chiedendo denaro o dati personali.
Nel 2025, grazie anche a campagne di sensibilizzazione e a un maggiore investimento in sicurezza da parte di Meta, sono stati introdotti nuovi accorgimenti per limitare i rischi, come l’autenticazione a due fattori (2FA) migliorata e notifiche più chiare in caso di attività sospette. Tuttavia, la truffa continua a mietere vittime, soprattutto tra gli utenti meno esperti o che sottovalutano i segnali di allarme.
Strategie di difesa e consigli pratici per gli utenti
La protezione più efficace contro questa tipologia di frode resta l’attenzione e la prudenza. Non condividere mai il codice a sei cifre ricevuto via SMS con nessuno, nemmeno con persone apparentemente affidabili. WhatsApp non richiede mai questo codice per comunicazioni ufficiali. Inoltre, è fondamentale attivare l’autenticazione a due fattori direttamente dalle impostazioni dell’app, inserendo un codice PIN personale che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.

È inoltre consigliabile mantenere aggiornato il sistema operativo del proprio smartphone e l’applicazione WhatsApp, poiché gli aggiornamenti spesso includono patch di sicurezza che riducono la vulnerabilità agli attacchi. Infine, diffidare da messaggi sospetti che chiedono informazioni personali o denaro, anche se provengono da contatti conosciuti: i criminali spesso utilizzano l’account compromesso per perpetrare ulteriori frodi.
Oltre alla prevenzione individuale, è essenziale promuovere la cultura della formazione digitale e della sicurezza online, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e giovani poco esperti. Organizzazioni pubbliche e private stanno potenziando corsi e campagne informative per insegnare a riconoscere i tentativi di truffa e a reagire in modo adeguato.
In caso di sospetto di furto d’identità su WhatsApp, è importante agire tempestivamente segnalando il problema all’assistenza ufficiale e, se necessario, alle autorità competenti. Solo attraverso un approccio integrato, che combina tecnologia, educazione e vigilanza, sarà possibile contrastare efficacemente la diffusione di queste insidiose truffe digitali.
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