WhatsApp: 6,8 milioni di account truffa cancellati
Postato il 23 agosto 2025
Di Focus.it
1 Visualizzazioni
Spesso legati a vere e proprie centrali criminali in Asia sudorientale, i truffatori digitali sono sempre più organizzati e tentano ogni giorno di agganciare nuove vittime, promettendo guadagni facili con criptovalute o con lavori lampo ben pagati... ma dietro c'è quasi sempre una frode! Negli ultimi sei mesi, WhatsApp ha individuato e bloccato oltre 6,8 milioni di account collegati a queste reti, neutralizzando in anticipo i loro tentativi di truffa.
L'operazione, resa possibile grazie all'uso di sistemi di intelligenza artificiale predittiva, in grado di intercettare attività sospette prima che possano diffondersi, mostra quanto la sicurezza sia diventata una priorità strategica per la piattaforma di messaggistica più usata al mondo.. Centrali criminali. Le cosiddette "scam factory" operano come aziende illegali, con tanto di decine di "operai" costretti a lavorare in turni spesso insostenibili e obbligati a generare messaggi ingannevoli a catena, segregati, per giorni, all'interno di strutture difese da personale armato. I raggiri spaziano da false opportunità di investimento con schema piramidale fino a vere e proprie campagne di phishing. In molti casi, l'approccio inizia con una chat su un'app di incontri o con un SMS, per poi proseguire su social network e piattaforme di messaggistica e, infine, approdare a pagamenti in denaro o criptovalute.
Questo continuo spostamento serve a frammentare le tracce digitali, rendendo difficile individuare l'intera frode a un singolo servizio. Secondo investigatori indipendenti, il giro d'affari generato da questi centri raggiunge miliardi di dollari l'anno, a spese di persone ingannate dalla promessa di guadagni irrealistici. Un meccanismo che ricorda la logica delle catene di Sant'Antonio, ma moltiplicato all'infinito dalla potenza e dalla velocità dei social.. Tecnologia e alleanze. WhatsApp non agisce da sola. Negli ultimi mesi Meta ha collaborato con OpenAI per smantellare alcune reti collegate a un centro criminale in Cambogia. In quel caso, i truffatori usavano ChatGPT per generare i messaggi iniziali, dirottando poi gli utenti verso altre app di messaggistica, soprattutto Telegram, con compiti apparentemente innocui, come mettere dei "mi piace" a video su TikTok. Lo scopo era quello di costruire un clima di fiducia per poi avanzare richieste sempre maggiori, fino a quella di fare un deposito su un conto in criptovalute.
La strategia adottata dai malfattori dimostra quanto siano ormai in grado di sfruttare strumenti digitali sofisticati, adattandosi rapidamente ai cambiamenti tecnologici. Ed è proprio per questo motivo che WhatsApp ha potenziato i suoi sistemi di difesa, integrando filtri automatici e segnalazioni in tempo reale, ma anche strumenti pensati per rendere gli utenti più consapevoli quando ricevono richieste insolite.. Nuove difese. La prima novità è l'introduzione di un messaggio di avviso quando un contatto sconosciuto aggiunge qualcuno a un gruppo: una scheda informativa chiarisce di cosa si tratta e permette di uscire subito dalla conversazione. Per le chat individuali, invece, WhatsApp sta testando notifiche che invitano a "fare una pausa" prima di rispondere a numeri non presenti in rubrica, offrendo più dettagli per capire se il mittente sia affidabile.
A questo si aggiungono consigli pratici elaborati con esperti di cybersicurezza: riflettere a lungo prima di interagire, dubitare di offerte troppo allettanti e verificare sempre l'identità di chi scrive, magari con una chiamata diretta. L'approccio scelto dall'azienda statunitense punta non solo a blindare la piattaforma, ma anche a responsabilizzare gli utenti, rendendoli parte attiva del processo di sicurezza..