West Nile, “seconda vittima in Campania”. Entrambe i pazienti avevano patologie pregresse
- Postato il 29 luglio 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
C’è una una seconda vittima in Campania per la West Nile, malattia che si innesca dopo la puntura di zanzare infette. Un uomo di 74 anni è deceduto venerdì scorso – secondo quanto riferiscono il Mattino e il Messaggero – all’Ospedale del Mare di Napoli ma la notizia si è appresa solo nelle ultime ore. L’uomo, nato a Pomigliano d’Arco, era stato trasferito d’urgenza in ospedale il 20 luglio scorso per un’emorragia digestiva. Due giorni dopo sono comparsi la febbre e uno stato confusionale, un quadro clinico aggravato da un’insufficienza renale. Il paziente è deceduto alle 4,20 di venerdì scorso. Ieri era morto un uomo di 80 anni originario di Maddaloni: era ricoverato all’ospedale di Caserta. Entrambi erano affetti da gravi patologie pregresse. Nello stesso ospedale è ricoverato per West Nile anche un altro anziano, sempre di Maddaloni. Nel Lazio, invece, è morto un uomo di 77 anni ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma: era affetto da patologie croniche e aveva subito un trapianto cardiaco. Aveva soggiornato nell’ultimo periodo a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove sono stati confermati nei giorni scorsi altri casi dell’infezione.
Con la seconda vittima campana salgono a cinque, dall’inizio dell’anno, le vittime per il virus West Nile in Italia. Dopo un decesso in Piemonte nei mesi scorsi e la morte di una donna di 82 anni a Latina lo scorso 20 luglio, gli altri decessi si sono registrati nel Lazio e in Campania.
Allerta alta nella Regione Lazio dunque, dove secondo il bollettino diffuso lunedì si sono registrati 16 nuovi casi di positività al virus, di cui 4 con sindrome neurologica e 12 con febbre. Con questi ultimi accertamenti, rilevava il bollettino della Regione di lunedì, “salgono a 44 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus nel 2025, registrate in provincia di Latina (41 casi totali, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi) e in provincia di Roma (2 casi) e 1 fuori Regione con probabile esposizione in provincia di Caserta”. Al momento, 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva.
La Regione ha disposto, tra le misure precauzionali, l‘estensione dell’esecuzione del test per il virus a tutti i donatori di sangue ed ha esteso le prescrizioni di contenimento del virus anche all’Asl Roma 6, ovvero ai territori dei Castelli romani e nel tratto del litorale sud. Nonostante le rassicurazioni, commenta tuttavia Alessio D’Amato, capogruppo di Azione al Consiglio regionale del Lazio, “si continua a morire per le complicanze da West Nile. La situazione non è governata e non è noto il piano di disinfestazione, le attività di coordinamento e monitoraggio procedono molto lentamente. La situazione sembra sottovalutata”. È stata intanto intensificata l’attività di sorveglianza per monitorare l’estensione del contagio sui cavalli nelle Asl Roma 5, a Frosinone, Roma 6 e Latina. Anche in Campania l’attenzione è alta, con otto ricoverati al 23 luglio, concentrati nel casertano.
La Regione ha richiamato l’attenzione sulla necessità di eseguire, unitamente alle Asl, campagne straordinarie di disinfestazione con particolare attenzione ad aree verdi, parchi pubblici, zone umide. “Dal 2008 abbiamo casi autoctoni di febbre da virus West Nile anche in Italia – ha spiegato all’Ansa Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano – ma ciò che oggi maggiormente preoccupa è l’individuazione di focolai in zone finora non colpite, come il Lazio”. Va ricordato, rileva, che “il tasso di mortalità è comunque basso e pari ad uno a mille, con un rischio maggiore per i soggetti più fragili, con patologie o immunodepressi. È dunque importante che, a livello individuale, ci sia una consapevolezza della necessità di proteggersi dalle zanzare con repellenti a indumenti adeguati”. Purtroppo, conclude l’esperto, “siamo ancora in una fase iniziale ed è probabile che con il caldo della stagione estiva anche la propagazione delle zanzare infette possa essere favorita. Per questo, è quanto mai fondamentale che i comuni intensifichino le misure di disinfestazione sul territorio, come già si sta facendo”.
L'articolo West Nile, “seconda vittima in Campania”. Entrambe i pazienti avevano patologie pregresse proviene da Il Fatto Quotidiano.