Welfare, Lodi: “507 minori non accompagnati presi in carico dal Comune. Presto tavolo con prefettura e Regione Liguria”

  • Postato il 16 dicembre 2025
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minori stranieri non accompagnati
Genova. “Ad oggi i minori stranieri non accompagnati presi in carico dal Comune di Genova sono 507, con dimensioni già superiori al 2024 a causa di un numero inferiore di uscite e ad una conseguente permanenza, più a lungo, di ragazze e ragazzi all’interno del sistema di accoglienza. Ciò significa che dalle strutture esce un numero inferiore di minori non accompagnati che, rispetto al recente passato, sono più e meglio seguiti: lo dimostra la relazione dei valutatori del SAI centrale venuti a svolgere, ad ottobre, un’attività di monitoraggio, con l’ascolto di ragazzi ed operatori, rilevando “una condizione di alta qualità dell’intervento, una completezza dei percorsi educativi dei ragazzi e una alta efficacia del lavoro sia degli enti del terzo settore che dei servizi del Comune”. Questo grazie al grande sforzo da parte della rete comunale e degli enti del terzo settore, per far fronte alla sempre maggiore complessità della situazione legata alle problematiche di alcuni minori, nel riuscire a garantire una condizione di alta qualità degli interventi e la completezza dei percorsi educativi che coinvolgono ragazze e ragazzi”.
Lo ha dichiarato questa mattina l’assessora al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi rispondendo all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera comunale di Riformiamo Genova Maria Luisa Centofanti.
In questo momento – ha spiegato l’assessora Lodi – gli aspetti che l’amministrazione sta affrontando sono principalmente collegati a due variabili. Da un lato l’incremento della presenza di minori stranieri non accompagnati, rispetto al quale stiamo attivando i nuovi posti SAI per le strutture autorizzate con l’obiettivo di passare da 183 a 283 posti, proseguendo al contempo l’esperienza dei setting emergenziali per poter continuare ad accogliere al meglio tutti i ragazzi fino a che non ci verrà fornita possibilità di ulteriore disponibilità di posti SAI. In questo senso, abbiamo presentato un progetto al Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali per l’Attivazione HUB di pronta accoglienza in emergenza e un servizio di pronta accoglienza temporanea (hub da 20 posti) per minori in emersione sul territorio cittadino: siamo in attesa della valutazione da parte del ministero. Dall’altro – ha sottolineato Lodi – la complessità di alcuni ragazzi con problematiche collegate alle dipendenze e storie di reati agiti che non possono e non devono essere presi in carico dai soli servizi socioeducativi”.
“Per questo – ha annunciato l’assessora Lodi – chiederemo urgentemente un tavolo interistituzionale alla Prefettura sul tema con l’intento di rafforzare il coordinamento con Forze dell’Ordine e Procure per monitorare gli arrivi dei minori, individuare eventuali fenomeni di traffiking e identificare gli adulti che accompagnano i ragazzi, ma anche un incontro con Regione Liguria con la richiesta urgente di una struttura sociosanitaria per questi ragazzi, sperimentando una struttura ad altissima intensità, con pochi posti e personale specializzato e nel contempo definite una presa in carico sociosanitaria integrata per dipendenze e vulnerabilità psicosociale», ha concluso l’assessora.
“Dal sistema dei dati sui Minori non accompagnati emerge che al 31 ottobre 2025 in Liguria erano presenti 571 ragazzi, di cui 439 nella provincia di Genova. Il 90% sono maschi e il 10% femmine, e quasi il 70% ha tra i 15 e 17 anni. Rispetto agli anni precedenti, i minori non accompagnati sono aumentati sensibilmente: un segnale chiaro che non possiamo affrontare questa sfida con misure emergenziali o interventi isolati, ma serve un approccio strutturale basato su protezione, prevenzione, cooperazione e monitoraggio. Genova, in quanto porto di mare, è direttamente coinvolta in questo fenomeno migratorio. I minori arrivano soli, senza adulti di riferimento, e sono particolarmente vulnerabili allo sfruttamento – commenta consigliera comunale di Riformiamo Genova Maria Luisa Centofanti –  È fondamentale conoscere il flusso attuale, comprendere la situazione dell’accoglienza e intervenire sulle principali criticità. Al 15 dicembre, i minori presi in carico erano 422: 170 in strutture SAI, 102 in setting emergenziali, 14 in altre strutture per minori, 70 in percorsi di autonomia, 52 fuori regione e 14 in strutture penali. Rispetto al 2024, le emersioni risultano già superiori e i ragazzi rimangono più a lungo nel sistema, a conferma dell’impegno della rete di accoglienza. Il monitoraggio svolto a ottobre dal SAI Centrale ha evidenziato una condizione di alta qualità dell’intervento, con completezza dei percorsi educativi e alta efficacia del lavoro sia degli enti del terzo settore sia dei servizi del Comune. Nonostante questo, persistono criticità legate all’incremento dei minori presenti e alla complessità di alcuni ragazzi con problematiche psicosociali, dipendenze o comportamenti violenti che richiedono interventi specifici e strutture adeguate”
“Per rispondere a questa situazione, come ha chiarito l’assessora ai Servizi Sociali Cristina Lodi, stiamo aumentando i posti SAI da 183 a 283, mantenendo i posti emergenziali e garantendo che nessun ragazzo finisca in albergo. Abbiamo presentato al Ministero del Lavoro un progetto per attivare un hub temporaneo di 20 posti, destinato alla pronta accoglienza dei minori in emersione sul territorio cittadino. Alcuni ragazzi con problematiche complesse non possono essere accolti nelle strutture residenziali ordinarie: in questi casi interveniamo con strutture specializzate, ma è indispensabile un coordinamento più ampio con Prefettura, Procura, Forze dell’Ordine e Regione, per monitorare gli arrivi, prevenire fenomeni di sfruttamento e garantire percorsi socio-sanitari adeguati. Non possiamo ignorare questi ragazzi né nascondere l’evidenza. La sfida dei minori non accompagnati richiede strumenti, risorse e coordinamento costante. È nostra responsabilità garantire ai Comuni e alle strutture che li accolgono tutto il necessario affinché ogni ragazzo possa essere protetto, incluso e accompagnato verso autonomia e integrazione nella città”
Autore
Genova24

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