Vuelta, 17a tappa: Pellizzari stacca tutti sull'Alto de El Morredero! Brilla la stella del marchigiano, Vingegaard controlla

  • Postato il 10 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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C’ha pensato Giulio Pellizzari a colorare di azzurro le strade di Spagna: con una progressione irresistibile piazzata ai -3,5 km dall’arrivo sull’impervia salita dell’Alto de El Morredero, il 22enne marchigiano della Red Bull Bora Hansgrohe ha conquistato una vittoria prestigiosa, avvicinando al contempo anche il podio di una Vuelta che a quattro frazioni dalla conclusione (di fatto tre, perché l’ultima sarà la passerella di Madrid) deve ancora emettere verdetti. Ma che uno l’ha già scritto a caratteri cubitali: il futuro dell’Italia nelle corse a tappe in un modo o nell’altro avrà il volto del talento di San Severino Marche. (ma che vive da sempre a Camerino).

Giulio ci prova due volte: la seconda è quella buona!

Pellizzari alla vigilia della tappa aveva ribadito a chiare lettere di voler fare la corsa per Hindley, a sua volta impegnato nella rincorsa a Tom Pidcock per un posto sul podio. E tutto sommato è stato di parola: ha tirato per il capitano australiano nelle prime rampe della salita finale di giornata, poi quando davanti si sono messi gli uomini Visma ha semplicemente rifiatato e atteso il momento per andarsene da solo.

Un primo attacco l’ha portato ai -4 km dall’arrivo, ripreso però proprio dal forcing di Pidcock (nel frattempo Vingegaard era rimasto senza più gregari: con lui Almeida, Riccitello, Pidcock e appunto i due Red Bull Bora Hansgrohe, cioè Pellizzari e Hindley). Poi però quando il marchigiano ha tentato nuovamente di uscire dal gruppo, circa 400 metri dopo il primo scatto, nessuno gli è andato dietro: Hindley (evidentemente senza troppe energie per seguirlo) ha lasciato fare, gli altri sono andati su del loro passo.

Addirittura Almeida ha perso qualche metro, una prima volta sul primo allungo di Hindley (ai -5,5, km), poi quando Riccitello ha provato ad aumentare l’andatura intorno ai -2,5 km dall’arrivo (l’americano è in lotta con Pellizzari per la maglia bianca di miglior giovane, ma adesso paga un minuto e 8 secondi di ritardo in classifica). Alla fine il lusitano s’è accodato di nuovo in gruppo, ma all’arrivo ha comunque perso un paio di secondi rispetto a Vingegaard, dimostrando di essere un po’ al gancio.

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La prima volta in un grande giro di Giulio

La vittoria in terra galiziana è la prima ottenuta da Pellizzari in un grande giro. Considerato (a ragione) uno dei talenti italiani più interessanti in prospettiva per le grandi corse a tappe, ha dimostrato una volta di più di essere davvero maturo per cominciare ad alzare l’asticella e provare a competere per davvero con i migliori. E dopo il sesto posto ottenuto al Giro d’Italia, adesso potrebbe sensibilmente migliorare con una top 5 alla Vuelta attualmente più che meritata, distante peraltro 1’23” dal terzo posto occupato da Pidcock.

Vingo e Almeida al gancio, ma domani c’è la crono (e Ganna…)

La tappa di El Morredero, una volta tanto non condizionata dalle proteste pro-Palestina, ha vissuto piuttosto sull’incognita meteo, col vento che ha sferzato a più riprese i chilometri finali e costretto quasi l’organizzazione a una nuova modifica del percorso (per fortuna scongiurata). La notizia del giorno, oltre all’exploit di Pellizzari, è offerta dall’ennesima mini crisi di Felix Gall, che ha pagato 53 secondi di ritardo dal marchigiano (più 10 secondi di abbuono) e che di fatto ha continuato ad allontanarsi dalla top 5, distante ora un minuto e 6 secondi (appena due in meno rispetto a Riccitello).

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Nella prima parte di giornata s’era fatto vedere anche Antonio Tiberi, in fuga con 12 corridori e ultimo a mollare all’inizio della salita conclusiva. Non s’è visto invece Ciccone, che pensa unicamente a tenere le forze e affinare la gamba in vista dei mondiali. La Visma ha voluto controllare la corsa, ma Vingegaard è sembrato comunque un po’ stanco: per sua fortuna Almeida è parso a sua volta abbastanza sfiancato dalle fatiche di una Vuelta sfibrante, che domani peraltro vivrà una tappa cruciale con la cronometro di Valladolid, 27 chilometri pianeggianti dove il vero favorito è Filippo Ganna, sin qui rimasto nascosto ma pronto a lasciare il segno. Sarà una tappa probabilmente decisiva anche per la generale: per Almeida, forse l’ultima vero opportunità per attaccare Vingegaard.

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Virgilio.it

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