Von der Leyen: "Scelte difficili per l'Europa, è finito il tempo delle illusioni"
- Postato il 11 marzo 2025
- Di Agi.it
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Von der Leyen: "Scelte difficili per l'Europa, è finito il tempo delle illusioni"
AGI - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo, ha richiamato le parole di Alcide De Gasperi: " Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, mosso dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione". Ha poi sottolineato: "Sono passati settant'anni, ma la nostra generazione si trova di fronte allo stesso identico compito. Perché la pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Stiamo affrontando una crisi di sicurezza europea. Ma sappiamo che è nella crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. Questo è il momento di una difesa comune".
Von der Leyen ha evidenziato che "al Consiglio europeo ho visto un livello di consenso sulla difesa europea, che non è solo senza precedenti, ma era completamente impensabile solo poche settimane fa. C'e' una nuova comprensione del fatto che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza. Abbiamo iniziato a mobilitare le enormi risorse dell'Europa". Ha quindi aggiunto: "Nelle prossime settimane e mesi, sarà necessario più coraggio. E altre difficili scelte ci attendono".
La sicurezza del Continente
La presidente della Commissione ha poi affrontato il tema della sicurezza europea, affermando che "l'ordine di sicurezza europeo è scosso e molte delle nostre illusioni sono state infrante. Dopo la fine della Guerra fredda, alcuni credevano che la Russia potesse essere integrata nell'architettura economica e di sicurezza dell'Europa. Mentre altri speravano che potessimo contare indefinitamente sulla piena protezione dell'America. E cosi', abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo tagliato la nostra spesa per la difesa da una media di oltre il 3% a meno della metà. Pensavamo di godere di un dividendo di pace. Ma in realtà, stavamo solo gestendo un deficit di sicurezza. Il tempo delle illusioni è ormai finito. L'Europa è chiamata a prendersi maggiormente cura della propria difesa. Non in un futuro lontano, ma già oggi. Non con passi graduali, ma con il coraggio che la situazione richiede. Abbiamo bisogno di un'impennata nella difesa europea. E ne abbiamo bisogno ora".
Ucraina e Russia
Riferendosi alla situazione in Ucraina, von der Leyen ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di un'impennata nella difesa europea. E ne abbiamo bisogno ora. Ne abbiamo bisogno prima di tutto a causa della situazione in Ucraina. C'è l'urgente bisogno di colmare le lacune nelle forniture militari dell'Ucraina. E di fornire all'Ucraina solide garanzie di sicurezza. Ma questo momento della resa dei conti non riguarda solo l'Ucraina. Riguarda tutta l'Europa e la sicurezza dell'intero continente. Putin ha dimostrato più e più volte di essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui, può solo essere scoraggiato. E sappiamo che il complesso militare della Russia sta superando il nostro".
La presidente ha poi messo in evidenza il divario nella spesa militare tra Europa e Russia: "Se consideriamo la spesa militare in termini reali, il Cremlino sta spendendo più di tutta l'Europa messa insieme. La produzione europea è ancora su un ordine di grandezza inferiore. E al di là delle capacità tradizionali, la gamma di minacce che affrontiamo si sta ampliando di giorno in giorno. Il Parlamento europeo ha sostenuto per anni che l'Europa doveva fare di più. E avevate assolutamente ragione. In quest'epoca più pericolosa, l'Europa deve farsi avanti. Ed è questo l'obiettivo del piano che ho presentato ai leader la scorsa settimana. La sua logica è semplice: vogliamo agire su ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano RaArm Europe, possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro".
Le risorse ai singoli Stati
Riguardo alla mobilitazione delle risorse nazionali, von der Leyen ha spiegato: "Innanzitutto, sulla clausola di salvaguardia nazionale. Vorrei iniziare con il motivo per cui è fondamentale mobilitare i bilanci nazionali. Oggi spendiamo poco meno del 2% del nostro Pil per la difesa. Ogni analisi concorda sul fatto che dobbiamo andare oltre il 3%. L'intero bilancio europeo raggiunge solo l'1% del nostro Pil. Quindi è ovvio che la maggior parte dei nuovi investimenti può provenire solo dagli Stati membri. Ecco perché stiamo attivando la clausola di salvaguardia nazionale, prevista dalle nostre nuove regole fiscali. È un nuovo strumento creato solo l'anno scorso. E proponiamo di attivarlo in modo controllato, vincolato e coordinato per tutti gli Stati membri".
Ha poi aggiunto: "Ciò può trasformare i nostri bilanci della difesa in modo rapido ed efficace. Gli Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, aggiungendo l'1,5% del Pil ai loro bilanci della difesa in 4 anni. E' una cifra enorme. E tuttavia il Consiglio europeo ci ha incaricato di esplorare ulteriori misure, per facilitare una spesa per la difesa significativa a livello nazionale, garantendo al contempo la sostenibilità del debito".
Un nuovo strumento finanziario
Von der Leyen ha poi annunciato un nuovo strumento finanziario: "Il Consiglio europeo ha approvato la nostra proposta per un nuovo strumento finanziario. Lo chiamiamo Safe, Security Action for Europe. Offriamo agli Stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti, da investire seguendo alcuni principi di base. Potrebbero concentrarsi su alcuni ambiti di capacità strategica selezionati, dalla difesa aerea ai droni, dagli abilitatori strategici al cyber, per citarne alcuni, in modo da massimizzare l'impatto dei nostri investimenti".
Infine, ha concluso: "Vorremmo tutti vivere in tempi più pacifici. Ma sono convinta che, se scateniamo il nostro potere industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male. È tempo di costruire un'Unione europea di difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l'unità e la forza. Questo è il momento dell'Europa. E l'Europa sarà all'altezza".
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