Volo Air India precipitato, l’inchiesta si concentra sui piloti: “I motori sono stati spenti, nessun problema all’aereo”
- Postato il 11 luglio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Nessun malfunzionamento dell’aereo, ma l’attenzione di chi indaga è tutta concentrata sulle azioni all’interno della cabina di pilotaggio. Dietro il disastro aereo del volo Air India – precipitato il 12 giugno scorso ad Ahmedabad, con un bilancio di 270 morti – vi sarebbe un gesto intenzionale o accidentale dei piloti o di un eventuale terzo soggetto presente in cabina. È quanto emerge dalle valutazioni preliminari dell’inchiesta condotta dalle autorità statunitensi. Come riporta in esclusiva il Wall Street Journal – e conferma The Air Current, testata specializzata nel settore dell’aviazione – gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai due motori del jet risulterebbero essere stati spenti, provocando così lo stop ai motori dell’aereo. Dettagli emersi dall’analisi del Flight Data Recorder, la scatola nera che registra i parametri di volo dell’aeromobile.
Le immagini dello schianto avevano subito evidenziato come il velivolo, immediatamente dopo il decollo dall’aeroporto Sardar Vallabhbhai Patel, fatica ad alzarsi e – privo di spinta – perde progressivamente quota finendo poi contro un ostello per studenti di medicina. Le prime valutazioni dei funzionari statunitensi, finora, non hanno quindi evidenziato alcun problema al Boeing 787 Dreamliner: quello in India è stato, tra l’altro, il primo incidente che ha coinvolto questo modello di aereo dall’azienda americana.
Gli investigatori stanno adesso cercando di capire se gli interruttori siano stati spenti accidentalmente o intenzionalmente e se sia stato tentato un reset per gestire una situazione di emergenza. Fondamentale per chiarire questo aspetto saranno gli audio presenti nella seconda scatola nera, il Cockpit Voice Recorder, che registra i dati audio, suoni e conversazioni, all’interno della cabina di pilotaggio. Gli interruttori in questione sono normalmente accesi durante il volo e non è chiaro come o perché siano stati spenti, hanno detto le fonti al Wall Street Journal. In ogni caso lo spegnimento degli interruttori potrebbe spiegare perché il generatore di emergenza del jet, noto come turbina ad aria compressa (Rat), si sarebbe attivato pochi istanti prima che l’aereo si schiantasse.
L’attenzione, pertanto, è adesso focalizzata sui piloti, morti anche loro insieme agli altri membri dell’equipaggio e a 241 dei 242 passeggeri del volo (il 40enne Vishwash Kumar Ramesh, è stato l’unico superstite del disastro). Il comandante del volo era Sumeet Sabharwal: come spiegato da Air India, era un pilota veterano con quasi trent’anni di esperienza e con 10mila ore di volo alle spalle. Il suo Clive Kunder, invece, aveva oltre 3.400 ore di esperienza. A breve, intanto, è atteso un rapporto preliminare dell’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, che sta conducendo l’inchiesta ufficiale. Ma per avere un quadro definitivo sulle cause dell’incidente potrebbero essere necessari ancora tanti mesi.
L'articolo Volo Air India precipitato, l’inchiesta si concentra sui piloti: “I motori sono stati spenti, nessun problema all’aereo” proviene da Il Fatto Quotidiano.