Volley, Mondiale per Club: Perugia non sente la fatica, schianta il Sada Cruzeiro e vola in semifinale
- Postato il 18 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Ha riposato poco, ma se l’è fatto bastare: 18 ore tra l’ultimo pallone scagliato (fuori) da Lopez nella battaglia contro Osaka e il primo lanciato in aria nella partita da dentro o fuori contro i detentori del Mondiale per Club del Sada Cruzeiro, rispediti a casa con perdite da una delle migliori versioni stagionali di Perugia. Che vince 3-0, garantendosi il primato nel girone e aspettando di sapere chi tra Warta Zawierce, Praia Club e Volei Renata sarà l’avversario in semifinale (probabile una delle prime due, che si sfideranno in serata in un match a sua volta da dentro o fuori). Ma quel che più conta, dimostrando di essere assolutamente padrona del proprio destino.
- Sir dominante: solo nel secondo set una lieve flessione
- Lorenzetti ora vuole una medaglia: "Non importa il colore..."
- Semeniuk alza il ritmo, Plotnytskyi riemerge, Loser mura tutto
Sir dominante: solo nel secondo set una lieve flessione
Perché quando gioca così, la Sir ha poche squadre in grado di resisterle. La battaglia con i giapponesi aveva lasciato scorie più nel fisico che nella testa, eppure i dubbi sulla tenuta atletica della formazione di Lorenzetti sono stati spazzati in via in fretta, perché in campo la sensazione è stata quella di vedere una squadra assolutamente consapevole delle proprie qualità e possibilità.
Il Sada ha cercato di metterla sul ritmo, e pur riuscendo ad andare avanti sia nel primo che nel secondo set ha finito per perdere smalto e lucidità nel momento decisivo di entrambi i parziali, finendo poi per mollare l’osso alla stessa maniera anche a giochi fatti, visto che il 2-0 confezionato da Perugia era servito sia per spedire i Block Devils in semifinale, sia per eliminare automaticamente dalla competizione i brasiliani.
Notevole al solito la differenza nei fondamentali: 12-2 a muro, 5-1 il conto degli ace, 17-26 quello degli errori, che hanno finito per agevolare e non poco il compito di Giannelli e compagni. Che alla terza partecipazione al Mondiale per Club non hanno ancora conosciuto sconfitta: 11 partite giocate, 33 set vinti, appena 3 quelli lasciati per strada (e due in una sola volta contro l’Osaka Bluteon).
Lorenzetti ora vuole una medaglia: “Non importa il colore…”
Lorenzetti s’è detto più che soddisfatto della prova offerta dai suoi ragazzi, bravi soprattutto a reagire a qualche difficoltà incontrata nel corso del secondo set. “Non era scontato fare questo tipo di partita, sia per il valore dell’avversario, sia per i “postumi” della battaglia di ieri. A un certo punto abbiamo avuto un po’ fretta di chiudere i conti, forse illusi e invogliati anche dalla buona partenza, ma ad ogni modo stiamo trovando continuità e questo è un bene.
Volevamo arrivare a giocare 5 partite, ora pensiamo a portare a casa una medaglia: tutti vorrebbero quella del metallo più pregiato, io dico che l’importante è prenderci il massimo che riusciremo a ottenere, perché nello sport ogni medaglia conta”.
Giannelli non si pone limiti: “Bella partita, bella vittoria, per giunta contro una squadra storica come il Sada e nella loro terra, il che vale di più. Possiamo ancora migliorare, ma siamo dove volevamo essere e adesso bisogna solo alzare l’asticella”.
Semeniuk alza il ritmo, Plotnytskyi riemerge, Loser mura tutto
Contro gli ormai ex campioni del mondo, che un anno fa batterono Trento per 3-1 nell’atto conclusivo, la Sir s’è affidata spesso e volentieri a Kamil Semeniuk, MVP di giornata con 16 punti a referto. Bene ha fatto anche Plotnytyskyi (10 punti), che era andato un po’ a corrente alternata contro l’Osaka, ma che ha fatto capire di sapere cosa serve per elevare al massimo le proprie prestazioni. A muro al solito ha dominato Agustin Loser, che ne ha stampati 4 sui 12 punti mandati a referto (4 muri anche per Solè).
Lorenzetti ancora una volta ha tenuto le rotazioni cortissime, optando per giocarsela anche nel terzo set con i titolari, a riprova del fatto che in Brasile non sono ammessi troppi esperimenti, ma si va avanti sempre e comunque con i titolari. La prima missione, dunque, è stata completata: aspettando di conoscere il nome della rivale in semifinale, l’Italia del volley sogna un altro trofeo da mettere in bacheca in un 2025 di per sé già da sogno.