Volley Femminile, Conegliano torna a dettar legge: batte 3-1 Milano e vola in fuga. Haak ed Egonu show, decisivaSillah
- Postato il 5 novembre 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni
La Supercoppa è stato soltanto un incidente di percorso. Ma a Milano poco importa: un trofeo in bacheca vale più di una partita di regular season, dove però Conegliano torna a dettare legge e a mettere nuovamente un bel po’ di luce tra sé e il resto del mondo. Perché il primo confronto diretto in campionato sorride ancora alle Pantere, che battono 3-1 la Numia e allungano in vetta alla classifica, dimostrando di aver superato la crisi (più mistica che tecnica, per la verità) di inizio stagione. E ribadendo ai quattro venti che il gap con le rivali nella lotta tricolore rimane ancora ampia.
- La reazione delle Pantere: stavolta Egonu non basta
- Gabi indica la via, Haak e Sillah chiudono i conti
- Deludono Daalderop e Pietrini, Fersino fa meglio di Moki
La reazione delle Pantere: stavolta Egonu non basta
Ci teneva tanto il Palaverde a rivedere le gialloblù di casa battere Egonu e compagne, e la tradizione è stata rispettata. Anche se Lavarini qualche motivo per pensare positivo ce l’ha: la Numia il suo l’ha fatto, tenendo Gabi e compagne in campo per almeno una mezzora in più rispetto a quanto si poteva preventivare, ma è evidente che quando Conegliano decide di giocare ancora non ce n’è per nessuno. Come nel primo set, vinto 25-17 grazie a una Isabelle Haak da 8 punti e il 63% in attacco, oltre a Gabi e alla solita Fahr che certo non sono rimaste a guardare.
Milano ha faticato a entrare in partita, soprattutto Egonu che ha visto andare a segno appena 4 dei primi 14 tentativi in attacco, complice anche le ottime coperture preventive studiate da Santarelli. Che questa partita l’aspettava da più di due settimane, da quel 18 ottobre che ha visto interrotta la striscia di 18 titoli nazionali consecutivi delle Pantere.
Quando Lanier ha cominciato a salire di colpi, provando a spaventare quello che fino a qualche mese fa era anche il suo pubblico (prima da ex a Villorba), Milano ha ritrovato un po’ di continuità e soprattutto il modo per scappare grazie a un 4-0 di parziale da 13-13, con Egonu e Sartori leste a sfruttare gli errori altrui (uno anche di Moki Di Gennaro: rarità…). E il 25-23 con il quale la Numia s’è imposta nel secondo set (con più di un brivido finale, per al verità) ha rimesso tutto in discussione.
Gabi indica la via, Haak e Sillah chiudono i conti
La ripartenza a mille di Conegliano nel terzo set ha subito però fatto capire l’aria che tirava: nonostante 11 punti realizzati da Egonu nel parziale, tanti quanti quelli messi assieme da Haak e Gabi, l’Imoco ha sempre tenuto il naso avanti, anche quando un ace di Sartori ha riportato il Vero Volley a un solo punto di distanza sul 16-15 e quando soprattutto un errore (banale) di Chirichella ha regalato la parità a 21.
Due punti di Haak (il secondo è un ace) e altrettanti di Sillah (e anche in questo caso il secondo è un ace) spediscono in orbita Conegliano (25-23) che nel quarto set parte forte con un altro ace, stavolta di Gabi, e fa salire subito le marce. La brasiliana stampa anche un muro in faccia a Egonu per l’11-7 e quei 4 punti di distanza saranno quelli che Milano pagherà alla fine (25-21), nonostante un paio di buone difese e due contrattacchi di Sartori e Danesi aveva provveduto ad annullare il gap a metà parziale. Sillah e Haak però nel finale confezionano i punti che servono e per Santarelli in campionato arriva la vittoria numero 8 su altrettante gare disputate.
Deludono Daalderop e Pietrini, Fersino fa meglio di Moki
I numeri della serata del Palaverde: Haak vince la sfida diretta con Egonu firmando 26 punti (col 45% in attacco: Paola si “ferma” a 25 col 41%), ma è decisivo ancora una volta l’ingresso di Sillah che firma 10 punti condensati praticamente in un set e mezzo, rilevando una spessa Daalderop che si ferma a soli 3 punti col 15% in attacco (male anche Pietrini per Milano, anche lei ancorata a quota 3 punti).
Conegliano vince la battaglia a muro (9 a 5) e serve anche meglio (gli ace sono 7-5), nonostante Fersino tiri fuori percentuali altissime in difesa vincendo il confronto diretto con la mentore azzurra De Gennaro. Lavarini si consola con la buona prova di una Sartori sempre più convincente, anche se dall’altra parte della rete Fahr (9 punti, di cui 3 a muro) dimostra di essere ancora in formato nazionale. E la prima vendetta, seppur piccola, è servita.