Volkswagen, 20.000 lavoratori lasciano l’azienda: Wolfsburg a rischio
- Postato il 5 giugno 2025
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- Di Virgilio.it
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È un periodo difficile per Volkswagen, che guarda al futuro con la consapevolezza di dover affrontare un ambizioso programma di elettrificazione destinato a dover fare i conti anche con un mercato che cresce a un ritmo inferiore alle attese. Per la Casa tedesca, inoltre, c’è anche una vera e propria crisi industriale, con la necessità di tagliare i costi, soprattutto per quanto riguarda i suoi stabilimenti europei e, in particolare, i siti tedeschi.
Nei mesi scorsi, Volkswagen ha raggiunto un accordo con i sindacati locali per definire un piano di uscite volontarie. Si tratta di una misura simile a quella che Stellantis, fin dalla sua fondazione, ha portato avanti per contenere i costi degli stabilimenti italiani. Questo piano sembra aver ottenuto un successo significativo. Nel frattempo, però, lo stabilimento di Wolfsburg, il più grande in Europa, si avvia a vivere anni molto difficili.
I lavoratori lasciano Volkswagen
Il piano di uscite volontarie, frutto di un accordo con i sindacati, che Volkswagen sta portando avanti potrebbe avere un grande successo. Come riportato da Bild, infatti, circa 20.000 lavoratori hanno accettato l’offerta dell’azienda tedesca e si preparano a lasciare il posto di lavoro, con un pensionamento anticipato o con la risoluzione del contratto. L’uscita volontaria è accompagnata da un bonus che Volkswagen eroga al lavoratore e che viene definito caso per caso, in base alla retribuzione e all’anzianità del dipendente. La quota di 20.000 lavoratori è notevole: si tratta, infatti, di circa il 12% della forza lavoro del Gruppo Volkswagen in Germania.
Un futuro difficile
La transizione verso una mobilità elettrica, oltre a un taglio netto della forza lavoro, porterà a una trasformazione del principale stabilimento di Volkswagen. Il sito produttivo di Wolfsburg, dove vengono prodotte la Golf e la Tiguan, si avvia a una profonda trasformazione. L’azienda produrrà nello stabilimento la nuova variante elettrica della Golf e anche la nuova T-Roc, sempre a zero emissioni.
I progetti per il futuro dell’impianto non mancano, ma il livello produttivo potrebbe essere più basso. Secondo Daniela Cavallo, presidente del Betriebsrat, il Consiglio della fabbrica dell’azienda tedesca, per i prossimi anni è realistico pensare a un lavoro ridotto per lo stabilimento. In questo scenario, non è da escludere una riduzione della settimana lavorativa con un passaggio a quattro giorni di lavoro (e una riduzione delle retribuzioni).
Lo stabilimento di Wolfsburg deve fare i conti con una realtà molto complicata. Come confermano alcune informazioni riportate da Reuters, infatti, la produzione della Golf, modello di riferimento per le attività dell’impianto, si è ridotta a circa un terzo rispetto al 2015. Per il futuro, inoltre, la hatchback di segmento C, nella sua versione termica, potrebbe trasferirsi in un altro impianto.
Volkswagen si prepara a trasformare completamente le sue attività produttive con due stabilimenti prossimi alla chiusura (Dresda e Osnabrück), un taglio netto alla forza lavoro (già iniziato) e la modifica delle condizioni salariali particolarmente vantaggiose che, negli ultimi anni, sono state riservate ai lavoratori tedeschi, grazie agli ottimi risultati del Gruppo. L’elettrificazione porterà a enormi sacrifici.