Volano i titoli europei della difesa. Leonardo la meno cara e domani presenta i conti
- Postato il 19 febbraio 2025
- Di Panorama
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Volano i titoli europei della difesa. Leonardo la meno cara e domani presenta i conti
Forte rialzo di tutto il settore della difesa con gli investitori che scommettono sul via libera al programma europeo di riarmo, anche con l’utilizzo degli Eurobond. Dal confronto dei multipli Leonardo emerge come la più conveniente del settore in Europa. La società domani a mercati chiusi presenterà i conti. Un appuntamento che servirà alla Borsa per calibrare bene gli obiettivi. Il titolo, infatti, ha raggiunto il massimo storico superando i 36euro e ha frantumato tutte le stime degli analisti. Il consenso raccolto da Bloomberg indica un target price medio di 31,73 euro, superato dagli eventi, con 14 Buy, 3 Hold e solo 2 Sell.
Nell’ultimo mese il titolo ha guadagnato il 26,5% seguendo il trend del settore. A Stoccolma Saab sale dell’31%, a Parigi Thalés avanza del 23%, a Francoforte Rheinmetall guadagna il 35,4% e a Londra Bae Systems segna un rialzo del 7%. L’indice europeo Stoxx Europe Aerospace & Defense è in rialzo del 13%, mentre l’indice generale dei mercati azionari europei Stoxx Europe 600 avanza soltanto del 6,5%.
Durante il fine settimana, rappresentanti dei governi di tutto il mondo si sono incontrati in Germania per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove la spesa per la difesa europea è stata al centro dell'attenzione. In quella sede von der Leyen ha dichiarato che Bruxelles intende proporre di esentare la spesa per la difesa dalle regole dei bilanci degli Stati membri della Ue. In soldoni, l’Europa, presa in contropiede dal cambio di politica della nuova amministrazione di Washington, sta cercando di darsi gli strumenti per mettere insieme rapidamente un sistema difensivo autonomo ed efficace.
Per tenere in piedi la Nato gli Usa vogliono che la spesa militare in ogni Paese aderente salga ad almeno il 5% del Pil. E’ quello che ha chiesto il segretario della Difesa americano, Pete Hegseth, in un recente vertice a Bruxelles. Oggi tra i Paesi membri della Nato, ben 9 (compresa l’Italia) hanno una spesa militare inferiore al 2% del Pil. Il governo italiano si è già impegnato a salire al 3% e questa proiezione facilmente favorirà le azioni Leonardo, che peraltro dall’inizio dell’anno sono già salite del 28%. Negli ultimi 12 mesi il rialzo di Leonardo è stato del 74%.
Nonostante questa corsa la società italiana risulta fra le meno care, con un P/E di 19 volte sugli utili stimati per il 2025. La tedesca Rheinmetall, che ha una capitalizzazione di Borsa quasi doppia di Leonardo, è scambiata a 28 volte gli utili del 2025. Anche la svedese Saab è più cara di Leonardo, con un P/E 2025 di 24 volte. Fra i grandi nomi europei della Difesa, Leonardo ha più o meno le stesse valutazioni della britannica Bae Systems, un colosso anch’esso con capitalizzazione doppia rispetto all’azienda italiana, e un multiplo P/E 2025 di 17 volte.