VNL, Michieletto spinge l'Italia in semifinale: Cuba dimostra di essere nella tosta, ma gli azzurri vincono 3-1

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Missione compiuta per l’Italia di De Giorgi: Cuba dimostra di essere una squadra tosta e per nulla semplice da arginare, ma alla fine gli azzurri il loro lo fanno e grazie a una buona prova corale (soprattutto nei momenti chiave) piegano i caraibici per 3-1, dando appuntamento sabato prossimo in semifinale alla vincente della sfida tra Francia e Slovenia. Una vittoria di carattere, figlia anche di un momento di difficoltà che nel corso del terzo set ha messo a dura prova le coronarie del pubblico italiano. Alla fine però Michieletto (18 punti) ha tolto diverse castagne dal fuoco, consegnando a De Giorgi il pass per andare a giocarsi una medaglia che in VNL l’Italia non ha mai messo al collo.

De Giorgi sceglie Rychlicki e Anzani: per un set tutto facile…

Non è stata la migliore Italia possibile, ma è stata concreta al punto giusto. Brava soprattutto a sfruttare le pause che Cuba ha mostrato lungo il cammino: i caraibici hanno dimostratori possedere una forza e un atletismo notevoli, uniti anche a una tecnica importante, ma hanno difettato di continuità ed è questo che ha permesso all’Italia di avanzare nel torneo.

De Giorgi in avvio ha fatto capire di avere le idee piuttosto chiare a livello di scelte tecniche: dentro Rychlicki in posto 2 (Romanò verrà centellinato strada facendo), dentro Anzani accanto a Galassi al centro, con Gargiulo (un po’ a sorpresa) relegato in panchina. Per il resto giocano i soliti noti, da Giannelli in regia a Lavia e Michieletto in banda, oltre a Balaso nel ruolo di libero.

La buona partenza degli azzurri è un indicatore, ma non il solo: troppo fallosi i cubani per pensare di poter impensierire la compagine italiana, mentre Michieletto e Rychlicki si mettono subito in moto per provare a tracciare un solco. Masso e Gomez ricuciono il primo tentativo di allungo (11 pari), poi un turno di servizio di Giannelli spariglia le carte e regala un break di 3-0 (18-15) che lancia l’Italia verso la conquista del primo set, anche perché Michieletto e Romanò trovano due ace pesanti che spengono ogni velleità di rimonta dei caraibici (25-18).

Giannelli al servizio fa proseliti, poi però la luce si spegne

Dal secondo set comincia un’altra partita: subito parziale di 4-0 firmato Yant al servizio e De Giorgi è costretto a fermare il match. La parità l’Italia la ritrova presto (soprattutto grazie al muro) e un muro di Giannelli su Concepion regala il primo break di vantaggio sul 12-10. Il parziale scivola via abbastanza similare a quello precedente: un muro di Galassi su Lopez regala il +4 agli azzurri (17-13), quello di Michieletto su Masso spinge i compagni sul 21-15.

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Lavia chiude per il 25-19 che sembra mettere una pietra quasi tombale sul match, ma Cuba trova le risposte desiderate dalla panchina e una partita che sembrava chiusa torna a farsi maledettamente complicata. Merito di Thondike, Mergarejo e Astengo, che i cubani “scongelano” dalla panchina rimescolando le carte all’istante.

Ne vien fuori un set tutto in salita: l’Italia fatica a entrare in attacco, soprattutto con Rychlicki che colleziona un errore dietro l’altro, mentre i caraibici si esaltano rapidamente infilando un 5-0 di parziale che vale il 15-10 e un’ipoteca sul prolungamento della sfida al quarto set. L’Italia invero risale anche fino al 19-21, ma Yant nel finale non le concede scampo, chiudendo per il 25-20.

Sofferenza e resilienza: così l’Italia si guadagna la semifinale

Se lasciata giocare, Cuba diventa una bruttissima gatta da pelare. Con Simon e Yant che segnano la via e De Giorgi che sul 4-6 del quarto set deve ancora una volta interrompere il gioco. Rychlicki, dopo un set e mezzo difficile, trova un paio di servizi vincenti con i quali rimette in carreggiata i compagni, bravi poi a trovare un 3-0 di parziale (da 9-10 a 12-10) ancora una volta in concomitanza con il turno di servizio di Giannelli, che trova anche un ace in zona di conflitto.

Cuba non demorde e Mergarejo la riporta avanti (14-15) trovando le righe dai 9 metri, ma proprio due errori dello schiacciatore caraibico aiutano l’Italia a rimettere il naso avanti. Un altro 3-0 di parziale (20-17) decide la contesa: Anzani con una monster block su Yant spedisce gli azzurri verso la semifinale, con Michieletto che nel finale testa a testa con Mergarejo dimostra di saperci stare, chiudendo sul 25-21.

Applausi per Cuba, ma questa Italia ha dimostrato di essere dura a morire. Anche se in un’eventuale semifinale con la Francia questo atteggiamento andirivieni potrebbe non bastare.

Autore
Virgilio.it

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