VNL Italia, che peccato: mette sotto il Brasile, spreca tanto e alla fine deve cedere al tiebreak a un super Alan
- Postato il 29 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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Quella maglia rossa in qualche modo stava a testimoniare che c’era voglia di battagliare. E di battaglia l’Italia contro il Brasile ne ha fatta fin troppa: non è bastata però per piegare i verdeoro, che grazie a un favoloso Alan de Souza da 31 punti (era già a quota 24 dopo i primi tre set!) ha dovuto soccombere per la seconda volta nel corso della campagna di VNL 2025. Una sconfitta intrisa di rimpianti, soprattutto ripensando alle 7 palle set gettate al vento nel terzo parziale, quello che di fatto ha consegnato ai brasiliani l’opportunità di spingersi fino alla vittoria finale.
- Partita tirata come non mai: l'Italia spreca troppo
- Il "maledetto" terzo set: quelle 7 palle non sfruttate...
- Reazione da fuoriclasse, poi però altro blackout fatale
- Romanò realista: "Atmosfera bellissima, loro più cinici di noi"
Partita tirata come non mai: l’Italia spreca troppo
Lo spettacolo in campo è stato totale, anche se qualche blackout di troppo da una parte e dall’altra ha finito per rendere il tutto ancora più divertente. Scambi lunghissimi, difese impossibili, attacchi senza una logica: Italia-Brasile è stato questo e molto altro, con De Giorgi che in avvio ha riconsegnato una maglia da titolare a capita Giannelli, Romanò, Gargiulo e Balaso, confermando rispetto alla gara con la Cina i soli Michieletto, Lavia e Galassi.
L’ottima partenza azzurra (o rossa, fate voi…) è figlia di ottimo turni al servizio, ma il Brasile è attaccato alle prodezze di Alan e Bergmann e la freccia la mette sul 20-18, quando un paio di errori italiani consentono ai sudamericani di scappare. L’ingresso di Porro non basta per ricucire lo strappo: Michieletto avrebbe la palla per ristabilire la parità, ma si becca un muro e il Brasile passa per 25-22.
Nel secondo set il copione è iniziale è simile, ma l’epilogo ben diverso: stavolta l’Italia non si disunisce e riesce a rispondere anche ai due ace con i quali Honorato la rimette nel mirino (21-18), ma Michieletto (due mani out) e Lavia tengono tutto sotto controllo e regalano l’1-1 a De Giorgi.
Il “maledetto” terzo set: quelle 7 palle non sfruttate…
Nel terzo set la lotta infuria come non mai: Alan è scatenato ma gli azzurri tengono botta, con Romanò ispirato al servizio prima del break verdeoro firmato sempre dall’opposto di Bernardinho (11-8). L’ingresso di Laurenzano dà ossigeno alla ricezione italiana e sul 17 pari la sensazione è che l’inerzia sia tutta dalla loro. Anche perché un errore di Darlan e un muro di Romanò scavano un solco che sembra invalicabile, con Galassi che procura ben tre palle set sul 24-21.
Qui però di colpo la luce si spegne e il Brasile reagisce: Honorato con un attacco, Alan con una free ball e di nuovo Honorato (stavolta ace) impattano a quota 24. L’Italia non sfrutta altre 4 palle set perché la fase di cambio palla brasiliana è impeccabile, poi sono i sudamericani a procurarsene tre e quella buona porta la firma di Bergmann, che mura Gargiulo e manda i sudamericani avanti per 2-1. Non senza rimpianti.
Reazione da fuoriclasse, poi però altro blackout fatale
La botta psicologica del set perso in quella maniera non si fa sentire troppo. Merito anche della “frenata” di un Brasile che comincia a sbagliare, consentendo a Giannelli di rimettere ordine e a Romanò di rispedire l’Italia avanti. Tanto che il quarto set è quello nel quale c’è minore equilibrio: Michieletto al servizio è una sentenza e si capisce in fretta che l’epilogo sarà al tiebreak, dove però i ragazzi di De Giorgi tornano a pasticciare e a regalare opportunità che il Brasile sfrutta a dovere.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/volleyballworld/status/1939117934066180424" profile_id="volleyballworld" tweet_id="1939117934066180424"/]Un paio di rigiocate non sfruttate danno ossigeno ad Alan e compagni, che ritrovano il filo interrotto nel finale di terzo set e tornano devastanti: Flavio sale in cattedra, Judson ferma Romanò e sul 9-5 la partita sembra ormai andata. De Giorgi si gioca la carta Porro e l’Italia torna miracolosamente a contatto, con Lavia che mura Alan (a uno!) e impatta a quota 12.
È l’ultimo bagliore di luce: Alan rimette i suoi avanti, Romanò non trova il modo di chiudere (due volte) e Bergmann regala i primi due match point al Brasile. Il primo lo annulla Michieletto, ma il secondo è quello buono sulla battuta lunga di Romanò. Finisce 3-2 (25-22, 21-25, 33-31, 17-25, 15-13) con l’Italia che vede allontanarsi la vetta, occupata dalla Polonia a quota 18 punti, mentre il Brasile insegue a 17 e gli azzurri restano terzi a quota 14.
Romanò realista: “Atmosfera bellissima, loro più cinici di noi”
A fine match le parole di Romanò testimoniano la delusione generata dal risultato. “Abbiamo lottato tanto, perché come spesso accade contro il Brasile è stata una partita molto tirata e sappiamo che con loro è sempre complicato. C’è rammarico per il terzo set, dove avremmo dovuto essere più cinici e portarlo a casa. Magari lì sarebbe cambiata la partita. Gli altri set sono stati equilibrati e a questi livelli la differenza la fanno uno o due palloni. Questa volta dobbiamo riconoscere che, in quelle situazioni specifiche, loro sono stati più bravi.
Domani dovremo ripartire da quello che sappiamo fare meglio e che oggi abbiamo mostrato a tratti. Nei due set vinti abbiamo dimostrato di poterli mettere sotto, imponendo il nostro gioco. Dobbiamo solo cercare di farlo con più continuità.
Il pubblico, anche se completamente dalla parte del Brasile, è stato bello e non ha dato fastidio. Quando i palazzetti sono pieni è sempre emozionante giocare. Con il Brasile è sempre così, in ogni parte del mondo sei fuori casa. Con gli Stati Uniti l’atmosfera sarà ancora più accesa e sicuramente sarà una bella partita”. Sarà l’ultimo impegno della week 2, in programma stanotte alle 2,30 italiane.